Dopo il crollo dei giorni passati gli investitori biotech torneranno su Merrimack Pharma ($MACK)?.

Eccoci tornati dopo la breve pausa estiva, pronti e combattivi più che mai. Nonostante la mia assenza pensavo di abbandonare il blog a se stesso ma devo dire che sono rimasto sorpreso dal fatto che nonostante la mia assenza, e anche per alcuni giorni quella di Giorgio, il blog ha continuato a vivere tranquillamente anche senza di noi. Come avete visto dai commenti dell’ultimo articolo nonostante la pausa estiva sono arrivati oltre 200 commenti. Molti di voi hanno proposto e discusso titoli che davano segnali up, avendo anche delle ottime intuizioni.

Quindi un ringraziamento a tutti voi che avete fatto sentire poco la mia assenza. Bravi !!.

Visto che in questi giorni avrò più tempo del solito non faremo il classico aggiornamento del portafoglio, perchè ci sarebbe troppo da scrivere in un solo articolo e potrebbe diventare noioso, faremo in questa settimana piccoli aggiornamenti concentrandoci su un titolo alla volta. Magari potrei concentrare la mia attenzione su titoli richiesti anche da voi.

Il primo titolo che dobbiamo trattare è sicuramente Merrimack Pharma $MACK. A molti di voi è sicuramente e giustamente saltato lo stop loss sul titolo. Come ricorderete avevamo effettuato l’ingresso in portafoglio perchè l’azienda ha in corso una fase III molto importante con l’MM-398, ma anche, motivo da non sottovalutare, ha un secondo farmaco l’MM-121 in fase II che sembra essere molto promettente e che potrebbe aprire le porte all’azienda verso traguardi importanti.

Quindi ricapitolando sulla base di questi due motivi e approfittando di un ulteriore sconto sulla quotazione dovuta ad un emissione azioni abbiamo fatto l’ingresso sul titolo. Fatto questo dopo una fase laterale per una serie di motivi, sulla quotazione è successo di tutto.

Cercherò di usare un linguaggio consono senza offendere nessuno, ma credo che il 90% di quello che è successo, ovvero la perdita del valore del titolo che ricordo è passato da circa 5$ ai 3,30$ circa di questi giorni, sia colpa del CEO. Diamo poi le colpe del restante 10% agli speculatori e in quadro è completo. Cosa ha provocato questo crollo? Diversi fattori. Come facevano notare alcuni attenti lettori di un forum U.S.A. una persona che guadagna un sacco di soldi all’anno certe frasi, anche se supportate da dati clinici che magari non sono al momento conosciuti da noi piccoli azionisti, forse non sono da dire. Non voglio affermare che sia stato voluto (perchè passo per quello che vede cospirazioni ovunque) ma sta di fatto che al momento chi ne ha pagato le conseguenze è il mio portafoglio (non certo il suo).

La prima frase incriminata è la seguente. Riferita all’MM-121 “failure to reach endpoints”. Ebbene dove sono i dati clinici?. Prima di dire questa frase vorrei vedere i dati clinici a quel punto deciderò cosa fare delle mie azioni, ma detta a circa 6/9 mesi dall’uscita dei primi dati clinici, sinceramente non ha fatto altro che creare il terremoto che abbiamo visto.

E’ normale che un farmaco che deve andare a curare i tumori solidi (e non solo visto che sono tre studi completamente diversi tra loro) possa trovare problemi a trovare gli endpoint, lo sanno anche i muri, ma avrei preferito frasi più speranzose che forse avrebbero portato la quotazione ai valori pre-emissione azioni.

Che sia difficile trovare una strada percorribile lo sappiamo, le fasi II servono proprio a questo, e una volta trovata si cerca un ulteriore conferma in fase III su larga scala. Attualmente l’MM-121 ci sta provando, presto sapremo se e come potrebbe funzionare.

Il secondo motivo del crollo del titolo è stato il seguente. Il fatto che il CEO non abbia volutamente parlato durante l’ultima conference del dopo dati dell’MM-398. Gli investitori aspettavano un piano del dopo “uscita dati” con dei target ben precisi. Mi riferisco a quelle frasi di rito che prevedono presentazione NDA, partner commerciali per la distribuzione e lancio previsto ecc ecc, ma anche qui bocche abbastanza cucite. Proprio questo genere di affermazioni le troviamo costantemente in tutte le presentazioni trimestrali, sarà stata pretattica o il farmaco è veramente inconcludente?. Grosso interrogativo.

Avevamo già detto nel precedente articolo che andare a scadenza binaria, ovvero uscita dati previsti per fine 2013-inizio 2014 è un grosso rischio. L’indicazione seconda linea in cancro al pancreas è molto di più di una scommessa. Riuscire là dove colossi hanno fallito è veramente un azzardo. Alla quotazione attuale possiamo dire che il titolo da per scontato che questi dati siano negativi.

Cancro metastico al pancreas è una delle indicazioni più difficili per un farmaco sperimentale. In fase II il farmaco ha fatto bene centrando il primary endpoint e il 20% dei pazienti ha vissuto più di un anno e la median survival è stata di 22,4 settimane.

Come già detto ricordo che MM-398 non è altro che una riformulazione dell’irenotecan farmaco approvato che viene utlizzato attualmente. Questa nuova riformulazione ha l’ambizione di essere impiegata in seconda linea.

Come già detto in precedenza questo farmaco non è innovativo, come sappiamo le grosse aziende si stanno muovendo in altro modo….ma se fosse efficace quanto basta per avere una strada al momento percorribile in seconda linea?. Sarebbe una grossa sorpresa.

Quindi ricapitolando il ragionamento sul titolo che mi ha fatto restare dentro incrementando anche la posizione è stato il seguente. Dati di fase 3 che ormai tutti danno per scontato negativi previsti per fine 2013, che spero siano già stati pagati sulla quotazione, sulla bilancia però abbiamo un paracadute ovvero le tre fasi 2 dell’ MM-121. Il successo anche solo in uno di questi studi clinici aprirebbe un percorso di fase III (pagato da Sanofi) e un potenziale rialzo corposo della quotazione.

Qualche buona notizia in realtà era già arrivata con un grosso insider che da inizio 2013 a oggi ha acquistato oltre 500 mila azioni dell’azienda (mi riferisco a Tekla Capital Management) sarà un pazzo ?. A voi.