Archivi tag: Angela Merkel

Scritto il alle 13:10 da carloscalzotto@finanza

  Sarà divertente, ANZI NO, DRAMMATICO, ESSENDO ITALIANI… vedere cosa succederà al Pil dei grandi paesi nel 2017, sicuramente noi saremo ancora sotto ai livelli di precrisi e nuovi ricchi detteranno legge a livello mondiale…. chi? Cina, Brasile, Turchia, India…. … Continua a leggere

Scritto il alle 13:50 da Agata Marino

In questo momento sono 17 i miliardi bruciati in borsa, no dico 17 tragica l’asta BTP la politica si deve dare una mossa 5 anni 3.59, 10 anni 4.83, 6 mesi 1.23% Mentre si vocifera il sacrificio di Renzi a capo … Continua a leggere

Scritto il alle 15:59 da carloscalzotto@finanza

  Nell’Eurozona, il debito pubblico nel secondo trimestre è salito al 90% del Pil della regione dall’88,2% dei primi tre mesi. Il paese più indebitato è la Grecia, che nel secondo trimestre ha accumulato un debito pubblico di 300,807 miliardi di … Continua a leggere

Scritto il alle 18:27 da carloscalzotto@finanza

  Ecco perchè la Germania frena sulla concessione di nuovi aiuti. Grecia, la cura Lagarde e il nein tedesco. Il debito divide i creditori. Il 26 novembre nuova riunione. Undici ore non sono state sufficienti ai ministri delle finanze europei … Continua a leggere

Scritto il alle 11:37 da carloscalzotto@finanza

  L’accordo raggiunto a Bruxelles è in realtà un passo indietro rispetto al piano approvato a giugno.  Le esigenze elettorali di Angela Merkel e l’irresponsabilità collettiva hanno prevalso. Angela Merkel ha voluto rinviare la nomina di un nuovo supervisore per … Continua a leggere

Scritto il alle 13:19 da carloscalzotto@finanza

Occhio alla Germania che sembra volerci far compagnia in recessione  leggete l’articolo QUI Ora riparliamo di Esm…. la fabbrica dei debiti Il Meccanismo europeo di stabilità lanciato il 9 ottobre viola le regole del gioco e le promesse dei fondatori … Continua a leggere

Scritto il alle 13:41 da Agata Marino

Altra batosta sulla nostra economia… è il turno dell’agenzia di rating che taglia ancora le stime dell’economia dell’Eurozona per il biennio 2012-2013,oggi i  valori già critici sono peggiorati rispetto a quelli espressi a luglio scorso. Punti importanti sono la previsione … Continua a leggere

Scritto il alle 09:46 da carloscalzotto@finanza

Osservatori autorevoli come il Financial Times “sfottono” l’apologia trionfatrice di Monti
Borse e spread timidi c’è chi frena su Monti. Fu vero trionfo?

I giornali e le tv hanno dipinto Monti come il trionfatore di Bruxelles. Ma osservatori autorevoli come il Financial Times sfottono un po’ questa apologia.

Mario Monti riferirà alla Camera giovedì pomeriggio sull’esito del vertice europeo, ma più tempo passa, meno brillante sembra essere il suo vantato successo nella dura trattativa con Angela Merkel….
A Bruxelles, il presidente del consiglio ha strappato il cosiddetto meccanismo calma-spread, ma ieri Olanda e Finlandia (alleati di ferro della Germania) lo hanno rimesso in discussione. Ieri i mercati hanno galleggiato sulla parità, più sensibili ai dati drammatici dell’economia reale. Se la borsa di Wall Street ha perso mezzo punto secco appena è stato comunicato l’indice Ism manifatturiero negli Stati Uniti di giugno, sceso a 49,7 da 53,5 punti di maggio (dato peggiore delle delle stime degli analisti), le borse europee hanno frenato anche sui dati della disoccupazione dell’eurozona a 17 paese, salita all’11,1%, la più alta dai tempi dell’introduzione dell’euro. Né i mercati hanno gradito le prese di posizione di Olanda e Finlandia, che hanno ribadito la loro contrarietà a che il fondo salvastati Esm acquisti titoli di stato dei paesi in difficoltà sul mercato secondario, punto centrale del piano calma-spread italiano. Già, lo spread: il differenziale tra i Btp e i Bund tedeschi è sceso a 423 punti base, con i titoli italiani che scambiano al 5,71%. Meglio della settimana scorsa, ma nulla di più. Piuttosto si spera in un taglio dei tassi della Bce, dopodomani.
«Per il governo tedesco contano i risultati», ha risposto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert a Berlino alla domanda se Angela Merkel si sentisse sconfitta o meno da Monti, aggiungendo che «al vertice si sono prese decisioni importanti coerenti con la linea tedesca». Sul Financial Times, l’editorialista Wolfgang Munchau dà una lettura del vertice Ue molto realista: se Monti ha «sfidato» Merkel e ha «vinto la battaglia», il «vero vincitore» del summit di Bruxelles è stato «il cancelliere tedesco, non Monti». La spiegazione è più che corretta: per Munchau, Monti è stato «intelligente» a minacciare il veto su «qualcosa di cui la Merkel aveva urgente bisogno», riferendosi al piano per la crescita da 120-130 miliardi di euro. Il presidente del Consiglio ha messo la Merkel «nell’angolo» e «sopravviverà qualche settimana o mese in più in politica», «un esempio di classica diplomazia Ue». Ma «dietro le quinte», si legge su Ft, si vede che, «almeno per l’Italia, non è cambiato assolutamente nulla». Anzi: il fondo salva-Stati poteva già acquistare titoli italiani sul mercato ma non era utilizzato e l’Italia deve comunque firmare un memorandum d’intesa (Mou) ed essere soggetta alla Troika (Commissione Ue, Bce, Fmi), anche se la procedura sarà «meno invasiva», permettendo all’Italia di «salvare un po’ più la faccia». Resta il fatto che la capacità di fuoco dell’Esm (European stability mechanism) di 500 miliardi di euro «non è cambiata», prosegue Munchau, osservando che questa somma, «semplicemente, non è abbastanza». Quindi, «Monti si sarà assicurato il giusto accordo politico, ma per risolvere il problema delle dimensioni dell’Esm avrebbe dovuto veramente insistere su una licenza bancaria». Per questo, è la Merkel la «vera» vincitrice: la cancelliera è riuscita a mantenere invariate le responsabilità della Germania. «Qualcuno – scrive – dovrà spiegarmi com’è possibile non avere alcun cambiamento nelle responsabilità complessive della Germania, né delle politiche della Bce, e comunque (dire) che adesso l’Italia e la Spagna possono essere al sicuro, quando non lo erano una settimana fa» Continua a leggere

Scritto il alle 17:21 da Agata Marino

Oggi è il giorno delle rettifiche, per quanto riguarda eurobond e osservando l’articolo citato in precedenza, dove parlavo dell’intervista concessa da Schäuble al Wall Street Journal, era stata interpretata come un segnale di disponibilità del governo tedesco a lanciare in … Continua a leggere

Scritto il alle 15:00 da Agata Marino

Ecco l’anticipazione della bozza che dovrebbe essere sul tavolo del vertice Ue del 28- 29 giugno la rende nota il Financial Time in un documento di sole 7 pagine, messo a punto dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, … Continua a leggere

Scritto il alle 18:09 da Agata Marino

Ecco l’anticipazione della bozza che dovrebbe essere sul tavolo del vertice Ue del 28- 29 giugno la rende nota il Financial Time in un documento di sole 7 pagine, messo a punto dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, … Continua a leggere

Scritto il alle 10:07 da Agata Marino

In tanto che l’Europa ha occhi e orecchie puntate sulle elezioni greche Angela Merkel ribadisce ancora una volta il suo “no” agli Eurobond, ha addirittura chiesto che il tema uscisse dalla discussione del vertice tra i paesi membri. In parte … Continua a leggere

Scritto il alle 16:34 da carloscalzotto@finanza

Fitch ha declassato 18 Banche spagnole. Piuttosto Ed Parker ha aggiunto che tutti i Paesi dell’eurozona (Germania compresa) rischiano un downgrade invitando così i Paesi dell’eurogruppo a trovare in fretta proposte concrete alla soluzione della crisi. Questo che significa? Oramai … Continua a leggere

Scritto il alle 16:16 da Agata Marino

  Dopo l’Economist, che ha esortato Angela Merkel a “riavviare i motori” dell’economia dell’eurozona, tocca al Sole 24 Ore sollecitare la cancelliera tedesca: “Schnell, frau Merkel” (“Presto, signora Merkel”) titola il quotidiano italiano. Nel frattempo, nonostante l’annuncio di un piano … Continua a leggere

Scritto il alle 16:11 da Agata Marino

La Banca centrale europea lascia i tassi invariati. Il presidente: ”La crescita nell’area Euro rimane debole con un’incertezza che pesa sulla fiducia”. E sottolinea: ”L’Europa ha responsabilità per la crisi ma anche gli altri Paesi ne hanno” Quando le banche … Continua a leggere

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