Archivi tag: bruxelles

Scritto il alle 10:32 da carloscalzotto@finanza

Per premunirsi da un’eventuale crisi bancaria simile a quella che aveva colpito l’Europa nel 2008, il Parlamento europeo ha dato il suo consenso, giovedì 12 settembre, alla creazione di un meccanismo di sorveglianza delle banche. La sua supervisione sarà assicurata … Continua a leggere

Scritto il alle 19:48 da carloscalzotto@finanza

    Il TWO PACK, insieme al FISCAL COMPACT e al MES approvati appena un anno fa e al trattato di Lisbona, costituiscono (al momento) i principali strumenti di compressione della sovranità dei singoli stati, in nome della realizzazione di … Continua a leggere

Scritto il alle 09:24 da carloscalzotto@finanza

Dopo il modello Cipro, ecco quello portoghese: stipendi e pensioni in titoli di stato Reazione a catena. Gli anelli deboli dell’Unione europea sono alle prese con equilibrismi finanziari per scongiurare il default. A Cipro il prelievo forzoso sui conti correnti … Continua a leggere

Scritto il alle 09:12 da carloscalzotto@finanza

  Banche: Dopo lo scandalo Libor tocca all’Euribor Dopo lo scandalo Libor avvenuto a marzo di quest’anno, ora tocca all’Euribor. “Un tasso può nasconderne un altro. E lo stesso vale per gli scandali”, ironizza Le Figaro. Il quotidiano francese riporta … Continua a leggere

Scritto il alle 14:06 da carloscalzotto@finanza

budget europeo 2014-20120 In attesa della tredicesima c’è da mettersi l’animo in pace. Chi da mesi aspetta la tredicesima per tirare una boccata d’ossigeno dopo un anno di austerity si metta pure l’anima in pace. Anche quella finirà tutta nelle … Continua a leggere

Scritto il alle 17:36 da carloscalzotto@finanza

  Dopo la riunione del Consiglio Europeo il “salvataggio” della Spagna è rimasto solo nella carta. Aiuti in cambio di controlli….tutto rinviato. Rajoy indeciso. L’altro ieri a Bruxelles è cominciato il nuovo vertice europeo. Si deciderà il primo ministro Mariano … Continua a leggere

Scritto il alle 11:37 da carloscalzotto@finanza

  L’accordo raggiunto a Bruxelles è in realtà un passo indietro rispetto al piano approvato a giugno.  Le esigenze elettorali di Angela Merkel e l’irresponsabilità collettiva hanno prevalso. Angela Merkel ha voluto rinviare la nomina di un nuovo supervisore per … Continua a leggere

Scritto il alle 11:11 da carloscalzotto@finanza

I   Le autorità dell’Unione europea stanno lavorando dietro le quinte per preparare il terreno per un nuovo programma di salvataggio spagnolo e acquisti illimitati da parte della Banca centrale, a cui Madrid dovrà contribuire con un programma di riforme … Continua a leggere

Scritto il alle 09:46 da carloscalzotto@finanza

Osservatori autorevoli come il Financial Times “sfottono” l’apologia trionfatrice di Monti
Borse e spread timidi c’è chi frena su Monti. Fu vero trionfo?

I giornali e le tv hanno dipinto Monti come il trionfatore di Bruxelles. Ma osservatori autorevoli come il Financial Times sfottono un po’ questa apologia.

Mario Monti riferirà alla Camera giovedì pomeriggio sull’esito del vertice europeo, ma più tempo passa, meno brillante sembra essere il suo vantato successo nella dura trattativa con Angela Merkel….
A Bruxelles, il presidente del consiglio ha strappato il cosiddetto meccanismo calma-spread, ma ieri Olanda e Finlandia (alleati di ferro della Germania) lo hanno rimesso in discussione. Ieri i mercati hanno galleggiato sulla parità, più sensibili ai dati drammatici dell’economia reale. Se la borsa di Wall Street ha perso mezzo punto secco appena è stato comunicato l’indice Ism manifatturiero negli Stati Uniti di giugno, sceso a 49,7 da 53,5 punti di maggio (dato peggiore delle delle stime degli analisti), le borse europee hanno frenato anche sui dati della disoccupazione dell’eurozona a 17 paese, salita all’11,1%, la più alta dai tempi dell’introduzione dell’euro. Né i mercati hanno gradito le prese di posizione di Olanda e Finlandia, che hanno ribadito la loro contrarietà a che il fondo salvastati Esm acquisti titoli di stato dei paesi in difficoltà sul mercato secondario, punto centrale del piano calma-spread italiano. Già, lo spread: il differenziale tra i Btp e i Bund tedeschi è sceso a 423 punti base, con i titoli italiani che scambiano al 5,71%. Meglio della settimana scorsa, ma nulla di più. Piuttosto si spera in un taglio dei tassi della Bce, dopodomani.
«Per il governo tedesco contano i risultati», ha risposto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert a Berlino alla domanda se Angela Merkel si sentisse sconfitta o meno da Monti, aggiungendo che «al vertice si sono prese decisioni importanti coerenti con la linea tedesca». Sul Financial Times, l’editorialista Wolfgang Munchau dà una lettura del vertice Ue molto realista: se Monti ha «sfidato» Merkel e ha «vinto la battaglia», il «vero vincitore» del summit di Bruxelles è stato «il cancelliere tedesco, non Monti». La spiegazione è più che corretta: per Munchau, Monti è stato «intelligente» a minacciare il veto su «qualcosa di cui la Merkel aveva urgente bisogno», riferendosi al piano per la crescita da 120-130 miliardi di euro. Il presidente del Consiglio ha messo la Merkel «nell’angolo» e «sopravviverà qualche settimana o mese in più in politica», «un esempio di classica diplomazia Ue». Ma «dietro le quinte», si legge su Ft, si vede che, «almeno per l’Italia, non è cambiato assolutamente nulla». Anzi: il fondo salva-Stati poteva già acquistare titoli italiani sul mercato ma non era utilizzato e l’Italia deve comunque firmare un memorandum d’intesa (Mou) ed essere soggetta alla Troika (Commissione Ue, Bce, Fmi), anche se la procedura sarà «meno invasiva», permettendo all’Italia di «salvare un po’ più la faccia». Resta il fatto che la capacità di fuoco dell’Esm (European stability mechanism) di 500 miliardi di euro «non è cambiata», prosegue Munchau, osservando che questa somma, «semplicemente, non è abbastanza». Quindi, «Monti si sarà assicurato il giusto accordo politico, ma per risolvere il problema delle dimensioni dell’Esm avrebbe dovuto veramente insistere su una licenza bancaria». Per questo, è la Merkel la «vera» vincitrice: la cancelliera è riuscita a mantenere invariate le responsabilità della Germania. «Qualcuno – scrive – dovrà spiegarmi com’è possibile non avere alcun cambiamento nelle responsabilità complessive della Germania, né delle politiche della Bce, e comunque (dire) che adesso l’Italia e la Spagna possono essere al sicuro, quando non lo erano una settimana fa» Continua a leggere

Scritto il alle 12:59 da Agata Marino

Sinn (Presidente IFO) …. la stabilità finanziaria tedesca è in pericolo. H.W. Sinn, attacca le recenti decisioni del vertice UE e ricorda ai tedeschi: i vostri patrimoni serviranno a rimborsare le banche americane e britanniche. L’ultima difesa è la corte … Continua a leggere

Scritto il alle 17:21 da Agata Marino

Oggi è il giorno delle rettifiche, per quanto riguarda eurobond e osservando l’articolo citato in precedenza, dove parlavo dell’intervista concessa da Schäuble al Wall Street Journal, era stata interpretata come un segnale di disponibilità del governo tedesco a lanciare in … Continua a leggere

Scritto il alle 14:42 da carloscalzotto@finanza

Per il ​​prossimo vertice, Bruxelles vuol presentare agli azionisti la proposta di iniettare 200.000 milioni di euro per infrastrutture, energia e tecnologia. L’UE sta preparando una sorta di Piano Marshall, un riferimento storico inquietante che negli ultimi mesi appare anche … Continua a leggere

Scritto il alle 09:19 da carloscalzotto@finanza

  Il presidente del Parlamento Ue auspica un bilateralismo tra Bruxelles e Berna, e non tra i singoli stati. Intanto i capitali (e quindi i potenziali clienti) continuano a fuggire dall’Italia verso i paradisi fiscali del Vecchio Continente. L’obiettivo è … Continua a leggere

Scritto il alle 14:26 da carloscalzotto@finanza

Ecco un paio di articoli che descrivono un’instaurarsi di un fenomeno lobbystico da monitorare attentamente.  Il 1° è un pò datato ma spiega benissimo questo tipo di sentiment negli ambienti economici del vecchio continente. Lobby contro la finanza… Nelle ultime settimane … Continua a leggere

Scritto il alle 09:12 da Agata Marino

  Come aveva annunciato in conferenza stampa… ecco la lettera firmata da Mario Monti e altri 11 della comunità europea, facevamo accenno a questa lettera prorpio ieri… Qui “ Il 20 febbraio i primi ministri David Cameron, Mario Monti e … Continua a leggere

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