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Spread e scudo anti spread: l’Italia non lo userà!
Spread sempre a rialzo e, per fortuna, sempre sotto la resistenza a quota 478 che ci porterebbe ad allungare sino a quota 530, mi aspettavo che scendesse ma, dopo un recupero repentino della dinamica rialzista, siamo ancora in trend positivo, la soglia di finito pericolo passa a quota 420 circa e sino ad allora non cambia la situazione
Ora cerchiamo di chiarire un pò di confusione e come mai noi non scendiamo nonostante l’approvazione della manovra anti spread.
Ieri è arrivata qualche ulteriore schiarita su come funzionerà questo meccanismo di protezione degli spread.
Innanzitutto chiariamo subito un aspetto NOI NON NE USUFRUIREMO perchè questo scudo non agirà indifferentemente come una contraerei in difesa dalle vendite indifferenziate di titoli sovrani.
Proteggerà solo i Paesi che ne chiederanno espressamente aiuto.
E, visto che Monti ha detto e ridetto che non abbiamo bisogno di aiuti la cosa non ci riguarda… e qui dico MAH!
Dal punto di vista tecnico lo scudo anti-spread sarà la Banca centrale europea ad acquistare titoli sovrani “sotto attacco” (per proteggere appunto lo spread) ma attingendo dalle casse dei fondi salva-Stati, ovvero dell’Efsf che da questo mese è affiancato dall’Esm (European Stability Mechanism) che, a sua volta, lo rimpiazzerà definitivamente dal 2013. Casse limitate a 500 miliardi di euro, di cui 375 già stanziati sino ad oggi per andare in soccorso a Grecia, Portogallo e Irlanda attraverso l’emissione di bond a tassi agevolati.
In poche parole la Banca centrale europea risulterà solo un “agente fiscale” nell’operazione di scudare i titoli periferici dei Paesi che richiedono un aiuto.
E gestirà solo operazioni sul mercato secondario (quello aperto a tutti gli investitori, sia istituzionali che piccoli). Vi lascio all’ articolo su FTSE MIB DA LEGGERE QUI