Mercato Biotech: Alcobra ($ADHD) l’ora della verità !

Veloce articolo per chiudere il discorso su Alcobra Ltd. (ADHD).

Se avete letto l’articolo di presentazione dell’azienda e dell’evento a breve avrete (spero) capito che ci troviamo davanti al classico evento binario dove in caso di esito positivo il candidato farmaco ha tutte le carte in regola per essere un sicuro protagonista nell’indicazione ADHD ovvero Sindrome da deficit di attenzione e iperattività.

Questa è una malattia che purtroppo solo negli Stati Uniti ha un mercato piuttosto grosso (4B all’anno) e i farmaci in uso hanno dei limiti ma comunque vengono usati anche da diverso tempo. Alcobra tenta una carta che solo un’azienda ha tentato ricevendo tempo fa l’approvazione ovvero quella dei non stimolanti. Prima di vedere i pro e contro, è da notare come il mercato non sta premiando l’azienda, infatti negli ultimi sei mesi il titolo ha fatto su e giù non disegnando il classico trend positivo che un evento del genere doveva prevedere.

Quindi possiamo riassumere gli aspetti positivi e negativi per permettere anche a voi di farvi un’idea e decidere il da farsi. Io personalmente mi trovo in grossa difficoltà infatti i miei ingressi e uscite successive sul titolo dimostrano questa mia indecisione.

Partiamo con i punti di forza:

1- La fase II ha dato risultati nel complesso piuttosto buoni e in particolare nei pazienti che vengono identificati con PI ovvero principalmente disattenti ha dato risultati ottimi. Nei pazienti impulsivi/iperattivi o con entrambe il farmaco si è dimostrato simile al placebo ma con un buon profilo di sicurezza.

2- L’azienda ha arruolato solo il 39% dei pazienti PI pensando che essendo in questo sottogruppo piuttosto forte lo studio verrà spostato da questa parte dando esito positivo sull’intera popolazione.

3- Il mercato dei non stimolanti è tutto da esplorare perchè l’unico in commercio ha dati di efficacia modesti e gravi effetti collaterali, di conseguenza il farmaco di Alcobra potrebbe prendersi una buona fetta di mercato andando anche a prendersi parte dei pazienti che attualmente usano i quattro stimolanti in commercio.

4- L’azienda all’attuale capitalizzazione è ampiamente sottovalutata. In caso di esito positivo la quotazione potrebbe triplicare.

Vediamo gli aspetti negativi:

1- Lo studio nonostante le convinzioni dell’azienda, con solo il 39% dei pazienti PI, appare sbilanciato o comunque al limite. Statisticamente i calcoli non possono essere previsti ma la sensazione che si possa centrale l’endpoint è improbabile.

2- Teva che era partner dell’azienda nonostante i dati di una prima fase 2 fatta con successo abbandonò l’azienda, motivando con la classica frase “cambiamento delle strategie aziendali”.

3- L’azienda ha già in previsione di fare una seconda fase III nel 2015. Questo è un chiaro segnale che evidentemente possa essere fatta concentrandosi nei soli pazienti PI, e a quel punto sarà FDA a valutare se l’indicazione è per tutta la popolazione o sui soli pazienti PI, oppure l’azienda andrà avanti solo nei pazienti che meglio rispondono al farmaco.

4- L’azienda non ha una situazione di cassa forte, dovrà sicuramente in qualche modo finanziarsi per gli studi nell’indicazione X Fragile in corso e nella seconda fase III nell’ ADHD che ha già annunciato di fare. Leggevo su tweeter che è in atto qualche forma di ATM, vorrei verificare magari più avanti con l’uscita dei dati di bilancio.

5- La fase II è stata fatta in Israele, è la prima volta che il farmaco esce dal paese; la prima cosa che mi viene in mente è che la risposta del placebo migliore dello studio precedente potrebbe influenzare non poco lo studio ed essere diversa dalla fase II, muovendo l’ago della bilancia contro il raggiungimento dell’endpoint finale.

Per concludere per una volta mi trovo d’accordo con le conclusioni dell’articolo che trovate qui sotto al fondo di SA, che dopo lo scandalo GALE sta credo cercando di sfornare articoli più bilanciati, e che sono le stesse cose che con Matteo e Davide in questi giorni abbiamo discusso. Sono circa due settimane che ormai ne parliamo e anche se a volte non siamo presenti sul blog questo non vuol dire che non stiamo valutando.

Per concludere al momento tutta porta a pensare ad un fallimento della fase III riguardo all’endpoint finale ma con dati parecchio forti nel sottogruppo PI, che tanto sottogruppo in realtà non è perchè comunque i pazienti non sono pochi. In realtà è anche vero che da anni è in corso anche un dibattito sulla diagnosi della malattia e sui criteri per valutare correttamente i pazienti, ma alla fine dobbiamo attenerci a quello che sappiamo

Il mio ingresso di ieri quasi contemporaneo con Matteo è stato fatto perchè il -7% in apertura era sospetto e allettante. Successivamente in seduta infatti il titolo ha recuperato. La mia posizione è veramente piccola, da scommessa, in queste ore deciderò se lasciare il titolo o restare. A voi

Qui sotto il link dell’articolo di SA.

http://seekingalpha.com/article/2532115-overpriced-expectations-alcobra-will-get-to-second-base-but-no-home-run-options-are-mispriced-for-an-unlikely-event

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