Quando la crisi ti uccide: un’ anziana si toglie la vita a Gela dopo il taglio di 200€ alla pensione, salgono a 16 le vittime da inizio 2012
L’ INPS riduce la pensione di 200 euro mensile ad una signora anziana di Gela, portandola da 800€ a 600. Nunzia C., 78 anni, afflitta dall’incubo di non potercela fare a vivere con quei pochi soldi, ha deciso di morire, gettandosi dal terrazzo, al quarto piano, un volo di 12 metri. Il figlio minore Bruno: “Mia madre ha saputo ieri, da noi figli, che la sua pensione non era più di 800 euro ma di 600. E questa notizia l’ha letteralmente sconvolta. Non sapeva darsi pace perché la riteneva un’ingiustizia”.
E con quest’ altra disgrazia, salgono a 16 le vittime della crisi da inizio anno, ecco l’ elenco completo:
3 aprile: A Gela un’anziana di 78 anni, Nunzia C., si suicida gettandosi dal quarto piano della sua casa dopo un taglio di 200 euro, da 800 a 600, alla pensione.
29 marzo: A Verona un operaio edile di 27 anni, di origini marocchine, si da’ fuoco alle gambe e alla testa dopo essersi cosparso di benzina nei pressi del municipio di Verona. L’uomo non riceveva da quattro mesi lo stipendio dal consorzio cooperativo di servizi d’impresa in cui lavora.
28 marzo: A Bologna un artigiano di 58 anni di Ozzano Emilia, G.C., si da’ fuoco nel parcheggio dell’Agenzia delle entrate. in via Paolo Nanni Costa. Aveva una pendenza con il fisco di 104mila euro e un processo, chiuso proprio quel giorno con una condanna, per false fatturazioni.
27 marzo: A Trani un uomo di 49 anni si suicida lanciandosi dal balcone di casa. Di professione imbianchino, da tempo non riusciva a trovare lavoro.
22 marzo: A Genova un disoccupato di 45 anni sale su un traliccio alla periferia della citta’ e minaccia di uccidersi. Chiede aiuto per comperare scarpette ortopediche alla figlia malata.
15 marzo: A Lucca un’infermiera di 37 anni tenta il suicidio ingerendo un liquido tossico. Aveva perso il lavoro che aveva in un ospedale della provincia di Lucca.
9 marzo: A Ginosa Marina (Taranto) il titolare di un negozio di abbigliamento, Vincenzo Di Tinco, si impicca a un albero. Si era visto rifiutare da una banca un prestito di poco piu’ di mille euro.
26 febbraio: Vicino a Firenze un imprenditore di 64 anni si impicca nel capannone della sua azienda. Aveva problemi economici.
25 febbraio: A Sanremo un elettricista di 47 anni, Alessandro F., si spara un colpo di pistola in bocca. Era stato licenziato da un’azienda di Taggia.
21 febbraio: A Trento un piccolo imprenditore, schiacciato dai debiti, si getta sotto un treno alla stazione. Lo salvano gli agenti della Polfer.
17 febbraio: A Napoli un uomo da tempo disoccupato tenta il suicidio con il gas in casa. E’ la polizia, allertata dai vicini, a fermarlo.
13 febbraio: A Paterno’ (Catania) un piccolo imprenditore di 57 anni si impicca a una corda legata ad un muletto. Era in preda alla disperazione a causa dei debiti della sua azienda di macchinari per l’agricoltura ad Acireale.
10 gennaio: A Ciro’ Marina (Crotone) un cinquantenne da poco licenziato tenta il suicidio con un grosso quantitativo di ansiolitici. Lo salvano i carabinieri, chiamati da un trisettimanale locale cui l’uomo aveva mandato un’email in cui annunciava il gesto.
8 gennaio: A Bari Antonia Azzolini, 69 anni, e il marito Salvatore De Salvo, 64 anni, si suicidano lo stesso giorno, lei con barbiturici in una stanza di albergo della citta’, lui in mare lungo il litorale. La coppia aveva gravi difficolta’ economiche da quando, nel 2004, De Salvo aveva perso il lavoro di rappresentante di tessuti.
7 gennaio: A Policoro (Matera) un operaio edile di 58 anni tenta il suicidio con un colpo di pistola all’addome. Temeva che con la riforma della previdenza non sarebbe piu’ potuto andare in pensione.
2 gennaio: A Bari un 73enne si getta dal balcone di casa dopo avere ricevuto dall’Inps la richiesta di restituire 5mila euro.
Purtroppo con le stangate in arrivo non si può pensare altro che la lista si allunghi, invece di salvare solo le banche si dovrebbe pensare un pò di più a tutti gli individui in difficoltà che non riescono a sopravvivere decentemente. >
Vi rimando al post di Agata:
Ecco i costi della crisi, i penalizzati sono i più deboli
Questo è solo l’inizio. Siamo nella terza guerra mondiale,dove si muore senza sparare un colpo. In portogallo anno su anno sono morte 1000 persone in più,e il motivo principale è la mancanza di soldi per comprarsi i farmaci e curarsi meglio.
kry@finanza:
balrock@finanzaonline,Questo è solo l’inizio. Siamo nella terza guerra mondiale,dove si muore senza sparare un colpo. In portogallo anno su anno sono morte 1000 persone in più,e il motivo principale è la mancanza di soldi per comprarsi i farmaci e curarsi meglio.
http://it.finance.yahoo.com/notizie/crisi-cgia-suicidi-economici-aumentati-160421896.html
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Grazie. Letto. Restando in tema visto che ti piace scrivere mi permetto di darti uno spunto. HD= hopelessness depression ( trovi una buona descrizione sul sito drlorettabezzi) sommalo alle multinazionali farmaceutiche e traine le conclusioni presenti e future. Buon lavoro. Ciao.
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Purtroppo oggi si sale a 17:
Si allunga la lista di suicidi per colpa della crisi economica. L’ultimo caso registrato è quello di un uomo di 51 anni che si è tolto la vita a Milano. L’uomo, che si chiamava Giuseppe Polignino, si è suicidato dopo aver perso il lavoro e a seguito della separazione dalla moglie. Il 51 enne, in condizioni finanziarie precarie, ha così deciso di farla finita. Ha preso una corda e si è impiccato ad una trave della cantina ad uso comune nel condominio in viale Ungheria 11, dove l’uomo viveva con i genitori in seguito alla separazione. A fare la macabra scoperta è stata l’anziana madre che in mattinata aveva denunciato alle autorità la scomparsa del figlio.