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Fitch boccia l’Italia ma anche i politici che ci hanno governato
Nel frattempo Fitch non cambia idea… anzi: l’instabilità in Italia non piace ed ecco che arriva il rating negativo
L’agenzia di rating indipendente DBRS è passata ai fatti, firmando il primo downgrade della terza economia del Vecchio Continente da quando le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio si sono rivelate inconcludenti tanto da gettare nello sconforto gli investitori. E pone le condizioni per un’altra sforbiciata. “Le finanze pubbliche sono deboli, il debito non fa che crescere, la produttività è al palo, la partecipazione al mercato del lavoro è molto bassa”
“La prospettiva di un periodo lungo di instabilità dopo le elezioni italiane aggiunge pressioni sul rating sovrano del Paese. Ha il potenziale per mettere a repentaglio la continuità delle politiche portate avanti fino ad oggi pesando ulteriormente su un’economia già debole”. Lo scrive Fitch in un report che segue quelli arrivati nei giorni scorsi da S&P e Moody’s.
L’agenzia di rating ricorda quanto sostenuto a dicembre, quando confermò il giudizio “A-” e un outlook negativo per la Penisola: incertezza economica e instabilità politica potrebbero provocare una bocciatura.
“Misure ambiziose di consolidamento già adottate potrebbero significare un deficit sotto il 3% del Pil nel 2012, in linea con le nostre aspettative.
Qualsiasi nuovo governo sarà fiscalmente legato dalla previsione costituzionale dell’anno scorso che richiede al governo centrale il pareggiamento di bilancio dal 2014″, scrive Fitch.
“Ma il consolidamento fiscale da solo, senza crescita economica, non sarà sufficiente per stabilizzare il rapporto tra debito e Pil”, avvertono gli analisti dell’agenzia di rating precisando che “l’esito inconcludente delle elezioni” ha “esacerbato la nostra preoccupazione sulle prospettive economiche del Paese. Una prolungata incertezza politica può danneggiare l’umore e frenare ulteriori riforme strutturali”.
Fitch sembra mettere in allerta il prossimo governo italiano: “se emerge un governo debole, sarà meno capace di rispondere agli shock economici”.
L’agenzia di rating passa in rassegna i dati economici del quarto trimestre dell’anno scorso, che hanno confermato che “l’Italia sta attraversando una recessione prolungata e profonda.
Il tasso della contrazione trimestrale ha accelerato nonostante condizioni finanziarie in miglioramento nell’Eurozona”. E per il futuro non ci sono prospettive rosee: “Non ci aspettiamo che una ripresa inizi prima della seconda metà del 2013″.
Fitch conclude con un apprezzamento indiretto a quanto sta facendo la Banca centrale europea, che funge da “scudo contro rischi di contagio nell’Eurozona”, insomma bocciata l’austerità di Monti e promosso Draghi.
Ultimo sforzo. leggete questo, il vero problema della nostra povera Italia
Stipendi d’oro dirigenti dello Stato italiano: sono i meglio pagati al mondo media di 308 mila euro per i top manager Leggete QUI… ah Bersani non fa nessun accenno nel suo programma ad eliminare i finanziamenti ai partiti 🙄
E poi l’ombra di un governo tecnico QUI
E IN FINE LEGGETE I TROMBATI IN POLITICA CHE FINE FANNO QUI
direi di spostare i soldi dai giornali ai blog
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ALTRA COSA DA ELIMINARE…. finanziamento pubblico ai giornali e vedi come i giornalisti cambieranno idea