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Obama accusa i Repubblicani: con i loro ricatti le conseguenze potrebbero essere catastrofiche
il bilancio settimanale vede S&P 500 in rialzo del 4,6%, migliore ottava dal 2011; Dow +3,8%, Nasdaq +4,8%
Se manterrà gli attuali guadagni l’indice benchmark di Wall Street potrebbe archiviare i massimi del 31 dicembre 2007.
Non manca molto, l’indice deve riuscire a corre del 6,8% per potere superare il livello record storico visto il 9 ottobre del 2007 e pari a 1.565,15… direi che qui è visibile quanto l’economia reale si distingua da quella tecnica.
Noi tradiamo i future e volente o nolente dobbiamo seguire indici… non ponendoci il problema se c’è una bolla o no, non ponendoci il problema morale che l’economia va a rotoli… ma inserendo una strategia di acquisto o di vendita vincente sui prodotti che compriamo o vendiamo LA BORSA NON SEGUE UNA MORALE segue dei livelli tecnici e sino a che non sono chiari questi concetti occhio ad operare in borsa… VI FATE MALE!.
Oggi voglio comunque affrontare l’argomento da un lato diverso.
Il lungo elenco di banche americane fallite dall’inizio della crisi finanziaria globale del 2008 ha raggiunto quota 468. Lo scorso mese di dicembre le autorità statunitensi hanno imposto la chiusura dei battenti alla Community Bank of the Ozarks, un istituto di credito con sede a Sunrise Beach nel Missouri. Il numero dei fallimenti dichiarati nel 2012 si ferma a 51 contro i 92 (2011), 157 (2010), 140 (2009), 25 (2008) e 3 nel 2007. Intanto la Casa Bianca ha raggiunto un accordo d’emergenza con i leader repubblicani al Senato e alla Camera per evitare le conseguenze del Fiscal cliff (baratro fiscale, termine usato dal vampiro della FED Ben Bernanke).
Dopo l’approvazione fiscal cliff, con purtroppo una serie di compromessi che spostano i problemi a febbraio marzo, visto che non risolvono i grandi quesiti su debito e deficit. Analizziamo la politica di Obama che accusa i repubblicani di un “gioco pericoloso” infatti il presidente li accusa di sottovalutare le conseguenze “catastrofiche” per l’economia globale delle loro politiche e ricatti… è si cari amici non sono solo i nostri politici a farlo succede anche in america. Obama fa delle accuse precise ai repubblicani usando parole come “ gioco pericoloso”.
Il problema fondamentale sta al tetto del debito pubblico, raggiunto lunedì scorso e pari a 16.400 miliardi di dollari.
Il tema è decisamente spinoso e il Congresso si troverà a confrontarsi con moltissime tensioni proprio su questo fronte nelle settimane a venire.
Capitol Hill ha due mesi di tempo per innalzare tale limite e consentire così al governo di accedere a nuovi prestiti.
La cosa pericolosa ( ed ecco perchè Obama ha citato e accusato i repubblicani di voler giocare con il fuoco) e’ il rischio che gli Usa vadano verso l’insolvenza, ossia l’incapacità di onorare i propri impegni finanziari con i suoi creditori, privati e non… Spaventa l’idea che l’america sia insolvente e soprattutto sarebbe spaventata la Cina, per esempio, è l’entità che detiene il maggiore valore di titoli di Stato e obbligazioni americane per 1.200 miliardi di dollari. In totale, Pechino ha in portafoglio l’8% del debito americano in circolazione… non male direi!!!.
Quindi Obama è sotto ricatto dei repubblicani “Se il Congresso di rifiuta di dare agli Stati Uniti la possibilità di pagare in tempo il suo conto, le conseguenze per l’economia globale potrebbero essere catastrofiche”,ricordando che l’economia americana “ha sofferto” e che la discussione sul debito pubblico con i repubblicani ha portato al primo downgrade storico del rating degli Stati Uniti nell’agosto del 2011.
Quali sono le richieste dei repubblicani?
Obama ha detto che i nuovi tagli alle spese, pretesi dai Repubblicani, “devono esser bilanciati con ulteriori riforme del sistema fiscale, ribadendo che non intende essere ricattato dall’opposizione, disposta a concedere l’innalzamento del tetto al debito pubblico in cambio di decisivi tagli alla spesa. “Gli individui più ricchi e le corporation più forti non dovrebbero trarre vantaggio da esenzioni fiscali che non sono valide per la maggior parte degli americani”, ha spiegato il presidente… Vedremo chi vincerà la battaglia, di certo un vincitore c’è e quello è il mercato… che comanda e ha sempre ragione.