Crisi in Italia sempre più nera: ecco i furti del governo tecnico, con la complicità della politica e le drammatiche conseguenze presenti e future !! ed intanto gli spread continuano a risalire PARTE 1

Scritto il alle 14:01 da wilfra62@finanzaonline


Come potete capire dal titolo, parliamo dei furti perpetrati dal Governo dei Professori ai danni del cittadino comune, delle imprese, e dei speranzosi pensionandi che invece la pensione non la vedranno se non tra qualche anno, che nel frattempo andranno a mangiare con quattro centesimi in quel ristorante bettola, dove giornalmente il Parlamento mette a disposizione dei pasti caldi per quella classe politica ladra, corrotta e senza dignità e che vive al limite della “povertà”, visto che non sono stati minimamente sfiorati dai sacrifici chiesti a tutti, ed intanto lo Spread, a cui il Governo ha dato colpa per la situazione nostrana, sta risalendo pericolosamente, e questa volta non per colpa nostra (votazioni francesi e crisi olandese !!),

Tutte le manovra fatte fino ad oggi dal professore, e speriamo che si fermi, hanno messo mani e piedi nelle tasche degli italiani, attraverso i provvedimenti per le pensioni, l’introduzione dell’IMU con contestuale aumento del 60% della rendita catastale di riferimento, nuove accise su tabacchi e benzina, con conseguenti e pesanti ripercussioni anche sulle bollette energetiche, l’obbligo del tracciamento dei pagamenti sopra i 1000 euro, che mi sa tanto di regalo alle banche che di effettivo contrasto all’evasione, aumento delle addizionali regionali, aumento dei contributi a carico dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti ed imprenditore agricoli), obbligo ai poveri pensionate di aprire un conto bancarie per 1 volta l’anno che prende più di 1000 euro di pensione, anche se già oggi molte banche e poste italiane stanno obbligando i malcapitati pensionati ad aprirlo con la minaccia o meglio il ricatto di non pagare più la pensione (in questo caso dove sono le fiamme gialle?), il sicuro aumento dell’IVA da ottobre 2012, con ulteriori conseguenze drammatiche sui consumi e produzione, l’introduzione di una nuova accise per il finanziamento della Protezione civile, la stessa degli scandali del 2010, di 5 cent. per lo Stato ed altri 5 cent. che possono chiedere le Regioni colpite.

E la stessa manovra svuota-tasche ha lasciato indenni dai provvedimenti quella fascia di popolazione, forse perché ne son pochi, come la mancata introduzione della super irpef per chi superava un certo reddito, la fasulla tassazione del 1.50% su capitali scudati tanto per farlo, la manca patrimoniale sui grandi patrimoni, i regali alle banche, i mancati tagli alla politica, ed oggi ne stiamo vedendo di tutti i colori e da tutti i partiti, che con i nostri soldi fanno quello che vogliono, comprano immobili, diamanti, oro, investimenti nei paesi più remoti tranne che in Italia.

Ed intanto, notizia fresca fresca di ieri, sia la Corte dei Conti sia la Bancad’Italia, hanno bacchettato il professore, che con tutte le tasse e balzelli introdotti, portano l’Italia al non invidiabile primo posto europeo come nazione con la più alta tassazione, e con questo livello di tassazione non si va da nessuna parte, e che il vero problema è la voragine sempre più grande della spesa pubblica.

Ma pare che sia i componenti del governo che i partiti politici, parlano parlano parlano, ma continuano imperterriti per la loro strada nell’introduzione di sempre più tasse, ma di riduzioni non se ne vedono, e che mancano ancora 17 mld di euro, per cui aspettiamoci, spero vivamente di sbagliarmi, una nuova manovra correttiva dei conti, così come ammesso anche da esponenti del governo i quali negano che ci saranno nuove tasse!, e speriamo che i tagli non riguardano sempre i soliti noti, anche se alcuni giorni fa il Governo stesso, poi smentito trattandosi di un refuso (!) , aveva previsto l’abolizione delle esenzioni dal ticket sanitario i disoccupati, …….. che fossero le prove generali di quello che sara’ ??, di “refusi” di riduzioni dei costi della politica stranamente non succedono mai !!

Iniziamo dall’IMU, vista l’avvicinarsi della scadenza e dei preoccupanti numeri e della confusione totale e non  c’è giorno in cui i leggono e si sentono dati drammatici, che porterà il paese nel baratro, con la totale indifferenza dei Professori e politici. Questo  furto,  introdotta con il decreto “salvatialia” dal Professore & C. e con il benestare di tutto il mondo politico, il Governo, voluto da tutti pur di far fuori Berlusconi (a ragione), prevede di incassare circa 21 mld di euro pari a circa 2/3 dell’intera manovra di dicembre, e che costerà al popolo italiano lacrime e sangue, ed ho molti dubbi che tutti riusciranno a pagarla, anche perché sempre più Comuni pare che abbiano l’intenzione di applicare l’aliquota massima del 10.6 per mille sulle seconde case, quindi il salasso per questi sfortunati possessore sarà ancora più insostenibile, che hanno l’unica colpa di aver investito anni di sacrifici nel mattone.  E non solo !!, ci sono tanti proprietari, e tra questi molti che hanno perso anche il lavoro, che riescono già a malapena di pagare il mutuo per l’acquisto delle “maledette” 4 mura, e che con l’introduzione dell’IMU rischiano seriamente di perdere anni ed anni di sacrifici, a favore di chi ?? delle banche, categoria, manco a dirlo, baciato dalle grazie del Governo dei tecnici…. e dei banchieri, sarà pura coincidenza ??……. la storia ci farà da testimone !! L’ultimo ed ignobile provvedimento, preso dai grandi professori con la gentil collaborazione degli “onesti” politici, che prevede la possibilità di pagare in tre rate anziché in due è una grossa presa in giro (avrei usato un’altra espressione!!), perché non è vero che l’imposta totale calcolata (come ancora non si sa e ci sono molti punti oscuri sul calcolo) va diviso tre, ma attenzione questa possibilità di dividere l’obolo riguarda solo la prima rata, tant’è che i Comuni (altro pozzo senza fine) stanno protestando e qualche motivo ci sarà o no ?!! ed inoltre la possibilità di rateizzare riguarda solo l’imposta sulla prima casa, e non gli altri immobili eventualmente posseduti, quindi state molto attenti !! La promessa dei nostri impiegati (i politici) per noi li paghiamo, che l’IMU sarà solo temporaneo per il 2012, è la solita promessa da marinaio dei politici, pur di accaparrarsi qualche voto in più alle prossime politiche, perché alle prossime politiche ci sarà veramente da lottare per loro! Cari signori della politica facciamo i seri, so che per Voi è difficile,  ma almeno provateci !!

Inoltre nelle norme di introduzione dell’IMU, c’è un trafiletto che riguardala TARSU, questa imposta, che sappiamo tutti che riguarda la raccolta della “monnezza”!!, prenderà un nuovo nome TARES, che sostituisce la vecchia tassa, a cui andrà aggiunta una non meglio componente di 030cent. a mq.,destinata a coprire i costi dei servizi dei Comuni, ma non aspettiamoci assolutamente una riduzione dei costi stessi.

Eppure….. eppure c’è chi dell’IMU non gliene frega per niente !! chi sono ? sindacati, partiti politici, e fondazioni bancarie.

SINDACATI

Ebbene si, anche gli immobili dei sindacati non sconteranno l’IMU, nonostante che vantano un patrimonio  immobiliare immenso, ma non pagheranno un solo euro di IMU. Questo grazie ad una legge, la numero 504 del 30 dicembre 1992 (governo Amato, quello della manovra da 90mila miliardi, sempre in nome del salvataggio dell’Italia), che di fatto impedisce allo Stato italiano di avanzare richieste ai sindacati. E i soldi sottratti, o meglio non percepiti, dalle casse statali sono davvero tanti:la Cgil,  sostiene di avere circa 3mila sedi in tutta Italia, ma si tratta di una specie di autocertificazione, in quanto i sindacati non sono assolutamente tenuti a presentare i loro bilanci. Solo un altro dei tanti privilegi dell’”altra Casta”, come è stata brillantemente definita dal giornalista dell’Espresso Stefano Liviadotti.

La Cisl dichiara di avere addirittura 5mila sedi. E la Uil, pare, sarebbe in possesso di immobili per un valore di 35 milioni di euro. La legge, però, paragona in modo del tutto immotivato i sindacati alle Onlus, ossia alle organizzazioni di utilità sociale senza scopo di lucro.

Senza scopo di lucro? I sindacati? Un paradosso. Ma c’è di più. Cgil, Cisl, Uil, Cisnal (poi diventata Ugl) e Cida hanno ereditato immobili dai sindacati del Ventennio fascista, senza dover pagare tasse. Tutto secondo legge, in questo caso la 902 del 1977, che con l’articolo 2 disciplina la suddivisione dei patrimoni residui delle organizzazioni sindacali fasciste. Non c’è da stupirsi: soltanto nella scorsa legislatura, 53 deputati e 27 senatori, quindi 80 parlamentari in totale, provenivano dalla Triplice. Logico che in parlamento si facciano leggi “ad personam”, o meglio ad usum sindacati. I regali più importanti, inutile dirlo, arrivano però sempre quando al governo c’è una coalizione di centro-sinistra.
Eccone alcuni: nel maggio 1997 il governo Prodi, per iniziativa del ministro della Funzione pubblica, Franco Bassanini, ha tirato fuori dal cilindro la legge 127, la quale grazie all’articolo 13 libera le associazioni dall’obbligo di autorizzazione nelle attività e nelle operazioni immobiliari. Con la finanziaria del 2000 vengono invece istituiti fondi per la formazione continua gestiti da sindacati e associazioni degli imprenditori. Ancora con il governo Amato, nel 2001 è fissato l’importo fisso per i patronati calcolato su tutti i contributi obbligatori versati da aziende e lavoratori agli enti. Attraverso i patronati, i Caf (Centri di assistenza fiscale) e le deleghe sindacali sulle pensioni giungono fiumi di denaro nelle casse dei sindacati. Un meccanismo infallibile: i patronati si occupano di previdenza, richieste di aumento e pratiche di invalidità. E per ogni pratica l’Inps rimborsa. L’assistito del patronato è però logicamente anche un potenziale cliente dei Caf: i Centri di assistenza fiscale, nati ovviamente con la sinistra al governo (Amato, anno 1992), compilano le dichiarazioni dei redditi e le spediscono via internet all’Inps. Ad ogni spedizione corrisponde un rimborso, anche se i costi sono pressoché azzerati.

In soccorso dei Caf è arrivato persino il decreto legislativo 241 del 1997, governo D’Alema, che concedeva loro l’esclusiva sulla verifica dei dati inseriti sui 730. Costringendo il Ministero delle Finanze a elargire un lauto rimborso per ogni 730 inviato dai Caf.

Peccato che tale decreto sia stato “bastonato” nel 2006 dalla Corte di Giustizia Europea, senza che nessun quotidiano nazionale sempre attento alle sanzioni europee ne abbia dato notizia. Ma su internet  si trova http://www.fiscooggi.it/giurisprudenza/articolo/il-730-nessuna-esclusiva-ai-caf
Alla fine le entrate che derivano dai tesseramenti, la cui revoca è pressoché impossibile, sono quelle meno importanti.
Allora, i sindacati davvero meritano agevolazioni fiscali? Proprio quei sindacati che ogni giorno, e senza vergogna per le loro esenzioni fiscali, e dei loro doppi e tripli stipendi da dirigenti, continuano sempre con il solito ritornello, che il mondo degli imprenditori, dei liberi professionisti è un mondo di evasori, dimenticando che fino ad oggi sono già 24 imprenditori che si suicidano, e certamente non perché evadono, anche per colpa dei sindacati così ligi di continuare a difendere anche l’indifendibile e succhiando sangue a chi da lavoro a tante famiglie !!!!!!!!! Esenzioni per gli stessi sindacati, che per la manovra salvitalia e …. “spolpa cittadino” non hanno alzato un dito, cosa che stanno facendo sul falso problema sull’articolo 18, ricordandosi solo ora : “Non c’è equità, faremo lo sciopero generale”

Fondazioni bancarie e banche

Qui vale in parte lo stesso discorso sugli immobili fatto per i sindacati, solo che le agevolazioni a favore del mondo bancario sono maggiori, tant’è che con la prima manovra Monti gli istituti bancari, proprietari delle fondazioni,  sono stati addirittura beneficiari di fondi e provvedimenti ad “bancam”.  Sono stati reperiti fondi per rimpinguare il fondo di garanzia per le banche, e che con questa garanzia dovrebbero mettere in circolazione i denari a loro pervenuti dalla BCE all’irrisorio tasso dell’1%, per le banche italiane si parla di circa 250 mld di euro, e che invece servono per acquistare titoli di Stato, ed ovviamente da buon mestieranti, con rendimenti elevati, e per coprire le loro porcate con i flop dei loro “virtuosi” investimenti, i cosiddetti titoli tossici, che hanno poi girato agli ignari risparmiatori (vedi per tutti i tango bond argentini). E non contenti degli aiuti al settore bancario, con il DL sulle liberalizzazioni approvato al Senato il 1 marzo 2012 veniva previsto l’abolizione delle commissioni bancarie sulle linee di credito. Dopo l’approvazione si è dimesso il comitato di presidenza dell’Associazione bancaria italiana(Abi). (ps: per protesta)  Questa sarebbe stata la prima norma a favore dei consumatori. Sarebbe stato bello se fosse durato. Infatti, il governo, il 21 marzo, ha accolto interamente e con una certa velocità, l’ordine del giorno bipartisan sul decreto Liberalizzazioni volto a risolvere la norma sulle commissioni bancarie presente nell’articolo 27bis. Il documento bipartisan è firmato da Stefano Fluvi(PD) assieme a Stefano Saglia(PDL), Andrea Lulli (PD), Angelo Cera(UDC), Maurizio Bernardo(PDL) , componenti la triade ABC e Catia Polidori(Popolo e territorio). I banchieri ordinano e i “maggiordomi” eseguono. Stranamente i tre partiti della nuova maggioranza, che tanto parlano, tanto criticano, ma poi eseguono in maniera egregia i compiti a casa, con le approvazioni. La ripresa economica e la ripresa dei consumi dipende quasi in toto dai soldi che le banche dovrebbero mettere in circolo, ma come leggiamo giornalmente le banche stringono sempre di più i cordoni delle loro borse, con il mutismo assoluto del Governo dei Banchieri, e quei pochi fortunati che riescono ad ottenere l’elemosina dalle banche pagano tassi molto alti. E non c’è nessuno provvedimento del governo che possa portare ad un aumento dei consumi, se, chi dovrebbe alimentarlo non mette benzina nella macchina.

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