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Vegas(Consob) ”Dalla Tobin Tax rischi irreversibili”
“Basta austerità senza speranza”, possibile “detonatore di una crisi generalizzata”.
E’ il monito del presidente della Consob, Giuseppe Vegas, che ne ha parlato durante l’incontro annuale con il mercato. Vegas riconosce che “la parsimonia nella spesa pubblica e il rispetto delle ragioni dei contribuenti debbono costituire la stella polare dell’azione di ogni governo”, ma “il risanamento dei conti dei Paesi più indebitati non può che realizzarsi in un quadro di crescita economica, e attraverso un
approccio piu’ graduale rispetto a quanto oggi previsto dal fiscal compact”.
RISCHIO CONTAGIO – L’Italia deve preservare un equilibrio precario. La tregua sui mercati finanziari “è fragile”, e questi “continuano a essere esposti a comportamenti emulativi da parte degli investitori e a fenomeni di contagio che allontanano i corsi azionari dai valori delle imprese”. Vegas riconosce che nel 2012 vi è stato “un complessivo sia pur discontinuo allentamento delle tensioni sui mercati”. Tuttavia per l’Italia “i valori di borsa restano sensibilmente inferiori a quelli registrati prima della crisi Lehman e molto distanti rispetto ai risultati assai più brillanti dei principali Paesi europei e degli Stati Uniti”. Nei primi mesi del 2013, sostiene, “le tensioni economiche e politiche di alcuni Paesi, tra cui l’Italia, e gli sviluppi della crisi di Cipro sono tornati a scuotere i mercati finanziari”.
TOBIN TAX – L’imposta sulle transazioni finanziari nota come Tobin tax potrebbe provocare la ”delocalizzazione di importanti comparti dell’industria finanziaria nazionale” e ”la penalizzazione per l’operativita’ in strumenti derivati”. In particolare, secondo Vegas la Tobin tax comporta ”il rischio di spiazzamento, forse anche irreversibile, sui mercati”. source
ITALIANI RISPARMIATORI? NON PIU’ – ”Negli ultimi venti anni – ha detto – la propensione al risparmio degli italiani si e’ ridotta di quasi due terzi, passando dal 22 all’8% circa del reddito disponibile”. Secondo il presidente della Consob, ”occorre fare tutto il possibile affinche’ questo trend sia invertito al piu’ presto”. Soprattutto perche’, ha evidenziato ancora Vegas, ”senza risparmio non e’ possibile realizzare gli investimenti necessari per lo sviluppo economico e per offrire un futuro alle giovani generazioni”.
PIU’ POTERI ALLA CONSOB – L’annata appena chiusa è stata contraddistinta dall’affaire Mps. Il riferimento di Vegas è chiaro: “La Consob dovrebbe essere dotata di maggiori poteri, tra cui quello di rimozione, nei confronti degli amministratori delle società quotate responsabili di condotte illecite. La possibilità di attivare misure cautelari – ha detto – finalizzate a impedire che gli amministratori possano perpetrare più gravi comportamenti illeciti, potrebbe consentire di intervenire prima che si possano determinare danni irreparabili”. Un’esigena individuata anche dall’Fmi. Il Fondo monetario internazionale ha promosso la Consob nel suo rapporto sull’Italia ma ha rilevato che sarebbe necessario rendere più coerente il modello di vigilanza e razionalizzare i poteri di indagine dell’istituto. Un’altra strigliata ai manager è arrivata sull’argomento busta paga: “Gli stipendi dei manager delle grandi società quotate devono essere legati ai risultati ottenuti”.
PRIVATIZZARE LE UTILITIES – Le modeste dimensioni del listino della Borsa italiana potrebbero essere ampliate grazie al “forte impulso” proveniente “da una nuova fase di privatizzazioni, non solo delle grandi società di carattere nazionale, ma anche di molte utilities di proprietà degli enti locali. Lo sviluppo del mercato mobiliare domestico – aggiunge Vegas- è frenato dall’assenza di un’adeguata domanda da parte di investitori istituzionali dedicati all’operativita’ su titoli di nuova quotazione, in particolare small caps. Una possibile strada potrebbe essere la creazione di un Fondo di Fondi”.