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Elezioni 2013: cosa dicono nel mondo su di noi?

Scritto il alle 16:15 da carloscalzotto@finanza

Le elezioni italiane, la stampa estera e spread

I primi commenti dei maggiori siti dei quotidiani internazionali sono improntati al pessimismo dopo la due giorni elettorale italiana.

Non l’hanno presa benissimo all’estero il risultato delle elezioni italiane. Lo dimostrano i titoli delle principali testate internazionali.Eccone alcune….

 

 

 

 

 

Il New York Times parla di un’Italia spaccata a metà e del rischio di un’Italia e di una zona euro sottoposta alle turbolenze di mercato:”Gli italiani respingono l’austerità, ma il voto diviso può voler dire il blocco” è il titolo del sito internet quotidiano. Che come molti altri commenti anche italiani sottolinea come stia già venendo fuori l’ipotesi di nuove elezioni a breve per cercare di dare un assetto stabile ad un paese considerato vicino agli Stati Uniti.

Il sito del francese Le Monde si limita a riportare i dati nudi e crudi delle elezioni italiane senza però risparmiare un commento, sia pure molto facile: ” L’Italia esce dalle sue elezioni del 24 e 25 febbraio, senza una chiara maggioranza al Senato, mentre il centro sinistra prevale alla Camera dei Rappresentanti, secondo i risultati parziali e le proiezioni. Queste incertezze alimentano i timori di una incapacità di governare la terza più grande economia della zona euro”.

“Le elezioni italiane sono un testa a testa” è il sintetico titolo del Guardian. Che poi si concentra sul clamoroso risultato del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, paragonato a quello di Silvio Berlusconi nel 1994. Un paragone che probabilmente all’ex comico genovese non farà molto piacere.

In Germania il commento del Frankfurter Allgemeine parla dei problemi di Pierluigi Bersani per governare l’Italia e titola :” Bersani ha bisogno di partner per una coalizione di governo stabile”. Ennesimo commento e valutazione di come la divisione del voto abbia tutt’altro che risolto i problemi del paese, anzi forse, secondo il quotidiano di Francoforte, sede della più importante Borsa di Germania, li ha aumentati

Più duro Der Spiegel che invece attacca Berlusconi e Grillo, rei di aver bloccato l’Italia. “Elezioni in Italia: la Repubblica intasata” è il titolo mentre il catenaccio dice :”L’Italia rischia una situazione di stallo: il centro-sinistra ha dominato la Camera dei Deputati, l’anti-europeo Silvio Berlusconi e l’ex comico Beppe Grillo hanno la maggioranza al Senato. Già si parla di nuove elezioni”.

Infine la Spagna dove il principale quotidiano del paese, El Pais, evidenzia come il risultato elettorale diBerlusconi metta l’Italia in una difficile situazione per il futuro. “Il successo di Berlusconi al Senato, complica la governabilità in Italia”. source

Fino a che punto può salire lo spread..?
Le urne italiane hanno dato un responso da brividi, il paese è ingovernabile: la Borsa ha già reagito in maniera nervosa e il differenziale tra Btp e Bund tedeschi è già schizzato a 350 punti (e oltre .. nota T&P).

I listini europei hanno aperto stamattina nella maniera più complicata possibile a causa del voto italiano: ovviamente Piazza Affari non poteva essere da meno, ma quello che preoccupa maggiormente è lo spread, il differenziale tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi. Le ultime rilevazioni parlano di una quotazione che è schizzata fino a 350 punti (ieri sera la chiusura era inferiore ai 300), dunque la domanda è lecita: fino a dove arriverà questo differenziale alla luce del caos elettorale del nostro paese?
L’unica certezza, purtroppo, è che esso è destinato a salire. Ne sono convinti praticamente tutti gli analisti e gli operatori di mercato. Uno degli scenari più inquietanti è quello che vede lo spread tornare a quota 400 nel giro delle prossime due settimane, un livello molto alto, ma ancora tollerabile da parte della Banca Centrale Europea. L’intervento di Francoforte potrebbe avvenire nel caso del superamento di quota 450 punti.
Due banche americane importanti come Citigroup e Bank of America hanno concordato sul fatto che i risultati di ieri sera sono i peggiori possibili che ci si potesse attendere: le conseguenze sono facilmente immaginabili, vale a dire mercati continuamente nervosi e difficoltà a ripetizione per i nostri istituti di credito. Secondo la britannica Barclays, l’instabilità politica può essere sanata solo in tre modi, la grande coalizione, la coalizione tra Beppe Grillo e il Centrosinistra oppure nuove elezioni. source
Due test fondamentali ci saranno già in giornata. Si tratta dell’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot), mentre domani sarà il turno dei Btp (Buoni del Tesoro Poliennali). Dunque, non bisognerà attendere molto per capire la reazione degli investitori ai risultati del voto. L’attuale rendimento dei Btp è salito al 4,85%, ma secondo JPMorgan questa percentuale aumenterà nell’immediato di altri quaranta punti base (lo 0,4%) a causa dei negoziati per trovare una maggioranza e un governo adeguati al paese

4 commenti Commenta
tesiag
Scritto il 26 Febbraio 2013 at 16:35

dovremo tornare ad analizzare i vari livelli di spread dove “entrare in azione insieme a BCE”?…..ricordate il livello 400? ricordi dell’estate 2011…..che adrenalina..

Scritto il 26 Febbraio 2013 at 17:21

tesiag@finanza,

è ricordo si

atomictonto
Scritto il 26 Febbraio 2013 at 17:35

Secondo me puntiamo dritti area 700, chiediamo l’OMT e ci ritroviamo commissariati tra un paio di settimane.

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