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Il numero uno della Banca di Francia, Christian Noyer, ha rilasciato dichiarazioni al vetriolo al Financial Times contro la Borsa di Londra

Scritto il alle 18:24 da carloscalzotto@finanza

 

Perchè la Francia si è scagliata contro la Borsa di Londra

Il numero uno della Banca di Francia, Christian Noyer, ha rilasciato dichiarazioni al vetriolo al Financial Times: a suo dire, il London Stock Exchange non può continuare ad essere il principale hub finanziario dell’eurozona.

Francia e Inghilterra non si sono mai sopportate, inutile girarci troppo intorno: la storia medioevale, ad esempio, è stata letteralmente dominata dalla cosiddetta “guerra dei cento anni”, con le due nazioni in aperto contrasto. La “guerra” del XXI secolo, invece, è più che altro
finanziaria. L’attrito tra i due paesi è stato provocato dalle ultime dichiarazioni rilasciate da Christian Noyer, governatore della Banca di Francia, al quotidiano britannico Financial Times. Che cosa ha detto di preciso?
Secondo Noyer, la City di Londra, la Borsa inglese (la quale controlla anche la nostra Piazza Affari), non dovrebbe essere più considerata il principale centro finanziario per quel che riguarda l’euro, visto che la Gran Bretagna non fa parte dell’eurozona. Parigi non sopporta che una piazza “offshore” possa svolgere questo ruolo, l’obiettivo è quello di far svolgere la maggior parte dei business denominati nella valuta europea all’interno dell’area. Noyer, inoltre, ha rincarato la dose, precisando che si tratta anche di una questione collegata alla liquidità. source
In effetti, bisogna ricordare che ben il 40% degli affari finanziari europei è svolto a Londra, una quota superiore a quella dell’intera eurozona. Noyer ha precisato di non avere nulla contro Londra, ma c’è una frase che dimostra il suo fastidio: lo spostamento degli affari sarebbe la conseguenza della scelta del Regno Unito di non far parte dell’area dell’euro. Il suo intervento, inoltre, non è affatto casuale, in quanto si tratta di una voce influente in seno alla Banca Centrale Europea.
Inoltre, domani i ministri finanziari dell’Unione Europea si incontreranno a Bruxelles per discutere dei poteri di supervisione bancaria da assegnare alla stessa Bce, il primo passo verso l’unione di banche che non includerà la Gran Bretagna. La polemica può essere alimentata ulteriormente, l’Europa ha però bisogno di meno litigi e più coesione.

5 commenti Commenta
kry
Scritto il 5 Dicembre 2012 at 18:51

Era ora. L’europa ha più bisogno di coesione, e va bene , lo si può fare senza Gran Bretagna. Che GB decida dove stare o con UE o con USA o meglio ancora restino soli , visto che sarebbero i primi a fare crack.

dfumagalli
Scritto il 5 Dicembre 2012 at 19:26

Io non capisco Christian Noyer.

Se vuole che i capitali circolino nell’Europa continentale hanno solo da smettere di fare schifo, di imporre cose inutili come la Tobin Tax e le altre 1000 diavolerie che fanno scappare i capitali.

Che fanno ora, impongono dove tenere i soldi per legge? Già me ce li vedo i grandi investitori a ridere di gusto a queste furbate.

Vincent Vega
Scritto il 5 Dicembre 2012 at 20:35

solite rivalità medievali tra FR, GB, DE….l’europa non esiste, se non formalmente
perchè non la fanno al 75% ta Tobin per far rimpatriare i francesi che sono scappati a londra 😆 😥

mikiass
Scritto il 5 Dicembre 2012 at 20:50

xnpt ed itmn

saranno titoli molto interessanti….da seguire

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