Manovra: la borsa festeggia la via della recessione

Scritto il alle 18:22 da balrock@finanzaonline

Grande corsa dell’ indice FtseMib che raggiunge in chiusura i 15926 punti.

Lo spread Btp/Bund torna sotto quota 400, la manovra varata dal première Monti, nonostante le lacrime della Fornero, piace ai mercati e all’ Europa in generale.

Ma agli italiani?

Ecco a voi alcuni calcoli approssimativi di quanto inciderà la manovra. Sigh,sigh!!

 

http://www.youtube.com/watch?v=jB9S0_QjOjs

 

 

 

 

Carburanti:

A partire dal 1 gennaio 2012, con l’aumento delle accise, si prevedono 10 centesimi in più per la benzina, 13,6 cent per il diesel e 17 cent per il GPL, accise che già pesavano molto sul prezzo del carburante, altri aumenti sono attesi dal 1 gennaio 2013.

Su ogni litro di benzina paghiamo quasi 74 centesimi di tasse!

0,0009 euro per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935

0,007 euro per il finanziamento della crisi di Suez del 1956

0,005 euro per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963

0,005 euro per il finanziamento dell’alluvione di Firenze del 1966

0,005 euro per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968

0,05 euro per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976

0.03 euro per il finanziamento del terremoto dell’Irpinia del 1980

0,10 euro per il finanziamento della guerra del Libano del 1983

0,011 euro per il finanziamento della missione UNMIBH in Bosnia Erzegovina  del 1996

0,020 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004

0,0073 euro in attuazione del Decreto Legge 34/11 per il finanziamento della manutenzione e la conservazione dei beni culturali, di enti ed istituzioni culturali

0.040 euro per far fronte all’emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011, ai sensi della Legge 225/92.

Da sommare anche l’ IVA al 21% a quello riportato sopra. Quindi col novo aumento, il prossimo anno, su ogni litro di benzina circa 0,85 cent saranno di tasse, e per ogni litro di gasolio circa 0,72.

L’IMU. È un’imposta sulle case ( tutte ) che mette insieme la vecchia ici e le addizionali comunali pagate sul patrimonio immobiliare.

COME SI CALCOLA. L’imposta si calcola sulla rendita catastale degli immobili rivalutata del 60%.

QUANTO SI PAGA. La rendita catastale (rivalutata del 60%) viene tassata con un’aliquota del 3,6 per mille per la prima casa e del 7,6 per mille per tutte gli altri immobili. Inoltre, per le prime case, non dovrà essere pagata se di importo inferiore ai 200 euro. La vecchia Ici, invece, era assente per la prima casa mentre partiva da un minimo del 5 per mille per tutti gli altri edifici.

L’AUTONOMIA DEI COMUNI I Comuni però potranno alzare o abbassare l’Imu fino a un massimo del 2 per mille sulla prima casa (che potrà quindi oscillare tra l’1,6 per mille e il 5,6 per mille) e del 3 per mille per gli altri immobili, oscillando così tra il 4,6 e il 10,6 per mille.

E per finire in bellezza, chi ha soldi sudati e risparmiati in banca, dove li mette, li mette, che sia sul conto corrente oppure sul dossier titoli, vengono tassati anch’ essi :

Sul conto corrente, parte un tributo dell’ 1 per mille, agganciato direttamente al saldo, si vocifera che sia una manovra molto peggiore e onerosa di quella di Amato del 1992, dove si prendeva il 6 per mille sulle somme depositate allo sportello. Ma tutto ciò non basta. Infatti anche sul deposito dei titoli arriva un “bollo” sulle comunicazioni periodiche che l’istituto bancario invia ai clienti per informarli dell’andamento dei loro investimenti.
Sulle rendite finanziarie, inoltre, è in arrivo un ulteriore bollo in più rispetto alla tassazione del 20% con le imposte sostitutive.

Lente d’ingrandimento anche per le transazioni finanziarie, che saranno colpiti da nuovi e massicci interventi fiscali che a tutt’ora non sono stati resi chiari.

E menomale che non c’era la Patrimoniale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1

Tutto questo và sommato al fatto che l’ IVA dal 21%, passerà al 23% nel settembre 2012, l’ aumento dell’ imposta andrà a colpire i consumatori, già da tempo martoriati e tutte le famiglie che sono in difficoltà.

Non cè che dire, si prospetta un 2012 con i fiocchi, aumento dei bolli dei soldi depositati in banca, aumento del carburante, visto che per andare sul posto di lavoro, di solito si usa un mezzo di trasporto, reintroduzione della vecchia ICI e aumento di molti beni di consumo…………………….. ma tagli agli stipendi della politica SERI, no??????????????

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4 commenti Commenta
contex
Scritto il 5 Dicembre 2011 at 18:43

si andra’ al baratto, si ritornerà indietro di 40 anni,gia la casa costa tanto a mantenerla, senza che ci aggiungano ulteriori tasse, andremo in recessione…tipo sudamerica…meglio vendere tutto e andare a stare altrove chi puo

balrock
Scritto il 5 Dicembre 2011 at 20:17

ben detto Contex

Superbollo per le cosiddette auto di lusso. Tra le pesanti misure adottate nel decreto “decreto salva Italia”, come lo ha definito ieri sera lo stesso presidente del consiglio Mario Monti in conferenza stampa, non poteva non essere coinvolto in qualche modo il mondo dell’auto.

Come ormai è noto, infatti, quando in Italia c’è da stringere la morsa sulla pressione fiscale la categoria degli automobilisti è una tra le prime ad essere presa di mira, dando seguito una “tradizione” che si è mantenuta puntuale anche in questa occasione. Tra la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa e le modifiche all’età pensionabile l’ennesima manovra italiana ha infatti messo in atto una vera e propria stangata sul mondo dell’auto.

Una delle misure più dure è il cosidetto superbollo 2012, già introdotto dalla manovra dello scorso luglio: il testo messo a punto dal Governo prevede una “addizionale erariale”, cioè che si aggiunge al normale importo del bollo auto, con una soglia ancora più bassa rispetto alla precedente.

In particolare si andrà a pagare 20 euro per ogni chilowatt di potenza superiore ai 170 kW (a luglio erano 225 kW), per un esborso aggiuntivo che va a colpire così i possessori di veicoli caratterizzati da una potenza superiore a 231 cavalli. Il superbollo, che sarà valido fin dal 1 gennaio 2012, riguarda anche le imbarcazioni, gli aeromobili e gli elicotteri.

Da notare che la soglia di 170 kW va a colpire auto non solo auto di lusso, che erano già colpite dal precedente provvedimento, ma anche berline di classe media e vetture aziendali. Insomma, a pagare non saranno i veri ricchi…

balrock
Scritto il 5 Dicembre 2011 at 20:31

un’ altra bella notizia………………

Salute: esperto Oms, poverta’ taglia 8-10 anni vita, peggio con la crisi

Roma, 5 dic. (Adnkronos Salute) – “In alcune città dell’Europa occidentale, gli abitanti che vivono in aree più disagiate, o che appartengono a gruppi socio-economici svantaggiati, vivono in media almeno 8-10 anni in meno, con picchi di oltre 30 anni, rispetto ai residenti in aree abbienti o provenienti da contesti sociali benestanti. La crisi economica, e il suo impatto sulla percentuale di persone che vivono in povertà assoluta o relativa, sta esacerbando questo problema in un numero crescente di paesi, Italia inclusa”. E’ l’allarme lanciato da Erio Ziglio, direttore dell’Ufficio europeo per gli investimenti per la salute e lo sviluppo all’Oms, che domani chiuderà i lavori del Meeting europeo dell’Afar (Associazione Fatebenefratelli per la ricerca Biomedica e Sanitaria, riunita in questi giorni a Venezia con i ricercatori della rete europea.

“Le iniquità di salute – prosegue Ziglio – possono essere definite come quelle differenze sistematiche, evitabili e ingiuste nello stato di salute tra diversi gruppi sociali in una data società. Recenti studi hanno dimostrano che, negli ultimi decenni, vi sono stati dei miglioramenti nello stato di salute generale della popolazione nella gran parte dei Paesi europei. Tuttavia, anche in Europa persistono condizioni di iniquità sotto questo aspetto, sia tra differenti Paesi che tra diversi gruppi sociali all’interno della stessa nazione. I gruppi più vulnerabili, e persone che vivono in povertà, pagano il prezzo più alto in termini di salute-malattia”.

Le iniquità nello stato di salute stanno diventando motivo di preoccupazione per molti Paesi sia dell’Ue che nel resto del vecchio continente. “Oltre a rappresentare un problema nazionale – sottolinea l’esperto – la consapevolezza del bisogno di contrastare le iniquità di salute è aumentata anche a livello regionale e locale”. Secondo Ziglio, il sistema sanitario può contrastare questo stato di cose a diversi livelli, con azioni che spaziano dalla fornitura del servizio al ruolo di leadership e governance istituzionale. Azioni che possono “portare a un miglioramento delle prestazioni del sistema sanitario, e al tempo stesso portare valore aggiunto allo sviluppo umano ed economico e alla giustizia sociale, sia a livello nazionale che locale”.

così appena arriveremo all’ eta della pensione, se và bene, si camperà 5/10 anni

balrock
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 16:44

Manovra, gli evasori ancora la fanno franca
Tracciabilità del contante a 1.000 ero e non a 500 o meno.

Gli evasori ringraziano.

Nessuna misura sulla deducibilità (affitti in nero, idraulici, lavoro nero, fatture mancate eccetera). Gli evasori ringraziano doppiamente.

L’1,5 per cento in più per i capitali scudati al 5 per cento è ridicolo: chi ha scudato (senza l’obbligo di riportare e investire i capitali in Italia, tra l’altro) pagherà il 6,5 per cento (se va bene, perché già si dice che ci sarà una marea di ricorsi), quando la Germania lo ha fatto al 20 per cento e gli Usa al 25%. Gli evasori brindano.

E sempre per rimanere all’estero: nessuna tassazione sui capitali nascosti nei paradisi fiscali. Germania e Gran Bretagna, tanto per dire, hanno già stipulato accordi con la Svizzera che prevede la tassazione dei capitali garantendo l’anonimato ai propri clienti. I contribuenti britannici con conti in Svizzera, in base a un accordo stipulato lo scorso agosto, dovranno dichiarare i loro averi al fisco inglese o accettare un’imposta sui redditi e utili da capitali che oscillerà tra il 27% e il 48%. I proventi saranno versati alle autorità britanniche.

Con la Germania, l’accordo è simile (concluso il 10 agosto). L’imposta sugli utili sarà del 26,37%, praticamente identica a quella prevista per gli averi depositati nello stato tedesco. Come contropartita, le banche svizzere non dovranno rivelare l’identità dei loro clienti. Grazie all’imposta liberatoria, la Germania dovrebbe incassare un miliardo di euro l’anno. In più, riceverà una decina di miliardi a titolo di «risarcimento» per i casi di evasione fiscale del passato.

Le banche svizzere sono piene di conti di clienti italiani, sarà un caso che a nessuno è ancora venuto in mente che si potrebbero recuperare 10 miliardi senza andarli a prendere nelle tasche di chi le tasse le ha già pagate? Gli evasori ululano di gioia.

Non so com’è, ma da quando vivo all’estero l’evasione italiana la trovo ancora più odiosa. Perché è un’offesa alle persone oneste. Perché è un’ingiustizia. Perché tutti i commentatori esteri ripetono che senza lotta all’evasione non ci può essere crescita in Italia e senza crescita è inutile continuare a tassare e tagliare e raschiare il fondo del barile. La “cultura dell’evasione fiscale” in Italia è un caso di studio (tra i più recenti, leggasi il Washington Post). Solo da noi c’è molta miopia. Sarà un caso?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/06/manovra-gli-evasori-ancora-la-fanno-franca/175504/

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