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La Spagna non ha soldi in cassa, evitato il default grazie all’ aiuto della BCE

Scritto il alle 14:29 da balrock@finanzaonline

http://finanzanostop.finanza.com/files/2012/07/20120430_091708_EE3F86E8_resize_253.jpgEcco che dopo la Grecia, arriva un’ altro “malato terminale”, la Spagna. Lo dichiara senza tanti peli sulla lingua il Ministro delle Finanze Cristobal Montoro: “La Spagna non ha soldi in cassa per pagare i servizi pubblici e se la Bce non avesse comprato i titoli di Stato, il Paese sarebbe fallito“. Aggiunge anche, riferendosi alla manovra austera più dura da 35 anni che: “La Spagna non ha danaro nelle casse pubbliche per pagare i servizi e il governo agisce per necessità. E’ la necessità a segnare il cammino, senza un aumento dell’Iva, il pagamento dei salari ai dipendenti pubblici era a rischio. E’ necessario ridurre i servizi pubblici per crescere, il governo sta ristrutturando l’economia e il settore pubblico. Ciò che non si può pagare, è ineludibile eliminarlo, l’azione dell’esecutivo risponde alle raccomandazioni della Ue, che sono obbligazioni. Se vogliamo essere Europa e costruire Europa dobbiamo lasciare da parte le nostre idee sulla riva, i cambi introdotti nella funzione pubblica sono finalizzati ad assimilare il lavoro dei dipendenti pubblici al regime dell’impresa privata, vale a dire chiedere ai funzionari della pubbblica amministrazione di lavorare di più. Non c’è una riduzione delle retribuzioni, c’è una trattenuta della paga di dicembre che resta rinviata alla sua integrazione nel fondo pensionistico”. Per Montoro, la Spagna sta vivendo una nuova recessione dopo il 2009 e deve affrontare le difficoltà con un debito che: “ci sta schiacciando e condizionando”.

Le difficoltà iberiche hanno condizionato in mattinata anche l’asta bond, sono stati venduti Bonos (titoli di stato spagnoli) con scadenza 2014, 2017 e 2019 per 2,98 miliardi di euro, appena minori delle stime di 3 miliardi di euro, però i tassi sono stati in forte rialzo e la domanda in calo.
Il rendimento medio del 2 anni è balzato al 5,204 per cento dal 4,335 per cento dello scorso mese, quello del 5 anni al 6,46% dal 4,832%. Invece il tasso sulla scadenza 2019 si è attestato al 6,70 per cento contro il 4,83% dell’ asta precedente.
La domanda oscilla tra 2-3 volte l’offerta, in calo rispetto alle 3-4 volte riscontrate nelle aste precedenti. E dopo il collocamento, vola lo spread sopra i 570 punti base, portando i titoli spagnoli decennali oltre la soglia critica del 7%.

 

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