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Monti ha ribadito niente anti spread per l’ Italia, non ne abbiamo bisogno, ma oggi è interessato agli aiuti dell’ ESM

Scritto il alle 21:09 da balrock@finanzaonline

Dopo gli annunci dei giorni passati, dove il premier Mario Monti ribadiva che l’ Italia non aveva assolutamente intenzione di avvalersi dello scudo anti-spread e di aiuti vari, oggi(fonte Reuters), arriva l’ annuncio sul fatto che il Belpaese sarebbe interessato all’ ESM( European stability mechanism) per stabilizzare i mercati. Ci hanno detto più volte, il 4 luglio l’ ultima, che l’ Italia è in linea con suoi conti pubblici con quanto richiede la Ue e non ha intenzione di fare domanda per usufruire dello scudo anti-spread definito nell’ultima riunione dell’Eurogruppo, svolta la scorsa settimana nell’ambito del Consiglio europeo di Bruxelles, a ribadirlo il premier tecnico Monti.

Il nostro Paese, ribadisce, ”non ha quindi bisogno di sostegno per far quadrare i conti e finanziare il suo disavanzo”, anche se ”ha una grande quantita’ di debito pubblico” e l’andamento del mercato dei titoli pubblici italiani ”risente della valutazione sulla politica italiana”.

Non vogliamo aiuti, come ve lo dobbiamo dire? In che lingua?

E invece come molti annunci fatti, succede che aimè, sono spesso disattesi, ed ecco che oggi arriva la notizia non tanto bella:

“Sarebbe ardito dire che l’Italia non avrà mai bisogno di aiuti di questo o di quel fondo. Quello che l’Italia ha voluto proporre, pensando eventualmente a sè, ma anche ad altri paesi, è una modalità di sostegno [attraverso l’ Esm] con acquisti sul primario e sul secondario per il contenimento delle fluttuazioni degli spread”.

«L’ Italia essendosi messa sulla dura strada, ma largamente condivisa, dei conti in ordine, non si appresta ad avere bisogno di interventi del primo tipo, ma possa essere interessato ad interventi del secondo tipo».

Queste sono le dichiarazioni di Monti all’ Ecofin, dove però si dice fiducioso sul fatto che che il paese, essendosi messo sulla strada di portare in ordine i conti, non si appresti a chiedere interventi di salvataggio sovrano tipo quelli di Grecia, Portogallo e Irlanda. Ricordiamo che il nostro spread tra Btp e Bund ha terminato la seduta in correzione a 465 punti base, facendo un minimo a quota 453 e un massimo a 479, con un rendimento del benchmark decennale a 5,96% dopo una puntata ieri al di sopra della soglia del 6%. Mica siamo al riparo è!!!

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