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La crisi economica la sentono anche i ricchi, Berlusconi taglia le sue spese personali: ” non posso più permettermele “
L’ ex- premier Silvio Berlusconi dichiara di sentire la crisi economica: “Devo tagliare, non me lo posso più permettere, prima avevo 11 palazzi, ora solo uno, se prima le mie azioni valevano 11, ora valgono uno“. Le sue spese personali che ammontano a 100 milioni di euro l’ anno, non sono più sostenibili per il Cavaliere, anche i ricchi piangono o sono in difficoltà: “troppe, devo tagliare!“.
- 25 milioni di euro l’anno per mantenere le ville (ora quella di Antigua è in vendita – così come lo yacht di famiglia – ma ne ha acquistata un’altra in Sardegna: “era un’occasione“);
- 12 milioni l’anno per la ex moglie, assegno da 1 milione al mese, che vorrebbe ridurre;
- 41 milioni l’anno circa da suddividersi tra spese per i quotidiani di famiglia, a partire da Il Giornale, spese per il Milan, prestiti concessi ad amici e conoscenti;
- 20 milioni di euro l’anno per il Pdl.
- Più di un milione l’anno per il mantenimento delle ragazze che hanno avuto “la vita rovinata dai Pm“: assegno da 2.500 euro al mese. Le olgettine sono circa una quarantina.
La possiamo chiamare la Spendig Review di Silvio. La cifre riportate qui sopra, non tengono in considerzione però in alcun modo i costi di gestione delle aziende. Non contemplano quanto serve all’ex premier per portare avanti le sue imprese in un momento di difficolta’ generale con un calo della pubblicita’ che sfiora il 20%. Dai tagli viene salvato il suo Milan ” per questioni di cuore” e per il prestigio aziendale.
Silvio Berlusconi, sottolineano le stesse fonti, ha firmato fidejussioni per circa 85 milioni di euro. Ma fino a quando c’era il finanziamento pubblico a sostenere il Pdl nessun problema. Ora con il taglio del 50% (ed e’ possibile in futuro un’ulteriore ‘sforbiciata’) si pone una questione non da poco. Quelle fidejussioni firmate dal Cavaliere non sono piu’ ‘virtuali’.