800 banche europee ricorrono all’ LTRO ( Long term refinancing operation )

La seconda operazione chiamata LTRO, cioè operazione di rifinanziamento a lungo termine, ha coinvolto 800 banche europee che hanno chiesto quasi 530 miliardi di euro in prestito alla BCE ad un tasso agevolato dell 1% per tre anni. Superiore alle richieste del 21 dicembre 2011 ( il 1° LTRO ) dove la richiesta era stata di 489 miliardi e le banche coinvolte erano state 523. Le banche italiane hanno chiesto 116 miliardi, più o meno quanto la volta scorsa quando l’ importo richiesto era 110 miliardi di euro. Intesa Sanpaolo che ha partecipato ha chiesto fondi per 24 miliardi, il 4,5% del totale europeo, il doppio rispetto ai 12 miliardi della volta passata. Unicredit, secondo una fonte vicina alla banca, ha partecipato per un ammontare poco sotto i 12,5 miliardi contro i 15 di dicembre 2011,  Ubi Banca per 6 miliardi, per Banco Popolare la partecipazione è stata di circa 3,5 miliardi di euro e Mediobanca attorno ai 3,5 miliardi di euro.

Questa operazione se da un lato funziona come ossigeno per il sistema bancario in difficoltà, dall’altro conferma come il comparto bancario sia ancora in crisi. Questi soldi si riverseranno nell’ economia reale, dandoli in prestito ad imprese e famiglie? Secondo JpMorgan no, infatti le banche taglieranno comunque 2.500 miliardi di euro di prestiti entro i prossimi 18 mesi e 4.500 miliardi entro il 2018.Quindi il credit crunch resterà in essere…………………………che bello………….

Anche i prestiti concessi a dicembre, se la storia ci insegna, furono quasi tutti depositati presso la solita BCE, ad un tasso dello 0,25%, l’ ultimo dato che abbiamo è di 481 miliardi di depositi overnight al 28 febbraio 2012, ma si era arrivati all’ incirca anche a 500. Che dire, almeno che tu non sia una banca, se hai bisogno di soldi, non ottieni niente……….