Depositi bancari alla BCE: dati allarmanti, le banche non fanno prestiti!!

Scritto il alle 15:09 da balrock@finanzaonline

La nostra situazione economica si colloca nel quadro di una recessione ormai ufficiale, si continua a parlare di maxi finanziamento ma gli unici ad usufruirne sono le banche.

l’unica cosa positiva è che il bello e il cattivo tempo le agenzie di rating non lo fanno più.

Tuttavia notiamo che le imparziali agenzie di rating, che pochi giorni fa hanno bocciato mezza Europa ei merca ti, che qualcuno definisce erroneamente anonimi, non considerano le rilevazioni di una positiva riduzione di 6,85 miliardi del debito pubblico nel 2011 e le entrate tributarie aumentate dell’1,6%.
Bisogna uscire da questa situazione: dopo i sacrifici, e’ il momento degli investimenti per lo sviluppo, puntando sulle infrastrutture e sull’innovazione.

E’ necessario aumentare i consumi e ridurre l’enorme evasione fiscale
il Sentiment negativo 2012 per produzione, ordini e occupazione è ormai noto a tutti Il termometro  resta comunque molto importante per capire le condizioni di salute del nostro tessuto produttivo e, quindi, per capire dove va l’Italia.

Il quadro che emerge dal rapporto di quest’anno e’ lo specchio di un’economia in bilico tra nuove spinte recessive e qualche incoraggiante balzo in avanti.

Ma attenzione a non illudersi.

Il sentiment che si avverte tra le imprese  e’ improntato alla cautela e gli orizzonti di breve e medio periodo appaiono piuttosto grigi: sui livelli produttivi, sugli ordini e sull’occupazione le attese prevalenti sono per una riduzione.

Soprattutto l’occupazione, nonostante qualche segnale incoraggiante –  resta l’aspetto piu’ critico del quadro congiunturale se si pensa che ben il 25% degli imprenditori  prevede una riduzione dell’occupazione e solo il 6% si attende un aumento

Bisogna distunguere i diversi livelli di economia, quella reale fatta da imprese commercio e consumi delle famiglie e quella finanziaria, fatta di aiuti arrivati alle banche che non sganciano un quattrino per muovere l’economia.

Ieri depositi overnight presso la Bce hanno segnato ieri un nuovo record, mentre la Bce ha deciso che non drenerà la liquidità in eccesso che si accumula nelle riserve delle banche. I depositi sono arrivati a quota 528,184 miliardi di euro contro i 501,93 miliardi della vigilia. I prestiti chiesti dalle banche sono aumentati a 2,309 miliardi da 1,640 miliardi di ieri.

Nella riunione di dicembre, la Banca centrale ha deciso che a partire da oggi (nuovo periodo di mantenimento della riserva obbligatoria) non drenerà la liquidità in eccesso, fattore che favorirà nuovi record nel livello dei depositi. Sempre nella riunione di dicembre, la Bce aveva deciso di tagliare il ratio sulla riserva obbligatoria all’1% dal 2%, un altro fattore che spingerà al rialzo i depositi overnight.

Questi dati evidenziano che le banche, in questa fase di incertezza, preferiscono parcheggiare i propri soldi cash a Francoforte piuttosto che rischiarli facendoli circolare.

Tutto ciò è molto grave, le banche non ci danno soldi, le banche non vogliono rischiare, le banche non imprestano soldi ai lavoratori precari, le banche revocano i fidi costringendo le aziende a rientrare, ricordo che se l’azienda non può pagare i conti… non può regolarizzare i dipendenti e magari è costretta a fare tagli sul personale.

Il governo deve prendere dei provvedimenti velocissimi perchè la situazione si potrebbe fare ancora più grave… Il cittadino non serve solo per pagare le tasse e questo il governo lo deve capire e affrontare.

segnalo l’articolo sui Blitz della guardia di finanza a chi può interessare QUI

1 commento Commenta
opinionzine
Scritto il 16 Febbraio 2012 at 11:23

La situazione economica si è fortemente aggravata con la crescita dello spread che ha mandato letteralmente in tilt l’economia del paese creando non pochi problemi al nostro sistema produttivo. Le banche hanno letteralmente chiuso i rubinetti e girato le spalle ai consumatori sempre più in difficoltà e molto spesso costretti ad affidarsi a forme non regolari di finanziamenti e in alcuni casi di cadere nelle mani di usurai senza scrupoli

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