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Allarme credit crunch: Banche elemento di pressioni sul rating

Scritto il alle 12:07 da Agata Marino

Moody’s, Italia a rischio aiuti Bce

Ci sono momenti in cui ho dato torto alle agenzie di rating ma effettivamente qui è impossibile farlo: gli italiani rinunciano veramente a tutto e non parlo dello squilibrato che, dopo aver sperperato nel gioco e rovinato la sua vita perdendo anche il lavoro ha sparato ad altezza d’uomo sui poveri carabinieri… no!

Parlo dei tanti italiani che con dignità affrontano la crisi rinunciando a tutto. Parlo degli italiani che per disperazione rinunciano a cercare lavoro, a comprare la macchina, la lavatrice, la casa.

E ora la crisi economica determina un altro passo indietro: non si chiedono più neanche i prestiti, almeno al sistema creditizio legale.

Una rinuncia che, per molti, rappresenta la drammatica anticamera dell’usura, è si cari amici il prossimo passo è questo.
La stessa Crif, che ritengo la responsabile dell’ampliamento insieme alle banche di questo problema, dice che

Nel 2012, stando agli ultimi dati del Crif (il database del credito), la domanda di mutui è crollata del 42% e nel 2013 le flessioni sono del 14, 10 e 9% rispettivamente a gennaio, febbraio e marzo.
Dall’inizio della crisi a oggi il calo complessivo è del 53%. Diminuisce anche la richiesta di prestiti che dal 2009 è scesa del 18%. Stessa Caporetto sul fronte delle imprese: a marzo, per la prima volta negli ultimi 12 mesi, c’è un meno nella domanda di prestiti, una flessione del 3,08%.

Da una parte, quindi, contrazione dell’offerta di credito da parte delle banche, dall’altra famiglie e imprese non hanno più fiducia nelle proprie capacità di onorare il debito e di superare l'”esame” di credibilità davanti alla banca o alla finanziaria.

Senza contare l’effetto dei tassi elevati, denunciato nei giorni scorsi dal presidente Bce, Mario Draghi, e ribadito dall’Fmi nell’ennesimo allarme credit crunch… e ora anche le agenzie sottolineano questo problema.
Basterebbe uno sforzo neanche tanto grave( a parte pestare i calli ai banchieri) di obbligare le banche a fare le banche e di ridurre le segnalazioni assurde che non concedono perdono! sulle banche dati tipo la CRIF.

SERVONO URGENTEMENTE:  mercato del lavoro più snello e sbloccare il credit crunch.

moodyNon si può escludere che l’Italia possa chiedere aiuti alla Banca centrale europea in futuro. «Bisognerà verificare il mandato dell’esecutivo appena insediato e quindi la sua capacità di affrontare con decisione le imponenti riforme strutturali di cui il Paese avrebbe bisogno per migliorare la propria «affidabilita» creditizia. Per ora, la situazione resta difficile», ha detto Dietmar Hornung, analista responsabile per il rating dell’Italia di Moody’s, l’agenzia che nei giorni scorsi ha confermato il rating italiano “Baa2″ con outlook negativo.
TEMI URGENTI: MERCATO DEL LAVORO. Tra i provvedimenti più urgenti Hornung annovera quelli sul mercato del lavoro. «Noi non diamo suggerimenti su quale politica economica attuare. C’è un insieme di misure che potrebbero «impattare» positivamente sulla competitività. «Pensiamo al mercato del lavoro. Da un lato eccessivamente regolamentato e dall’altro ancora vincolato ad accordi di categoria nazionali che potrebbero viceversa essere decentrati», ha detto.
MISURE CONTRO IL CREDIT CRUNCH.
Anche le banche sono nell’agenda delle priorità. «Le banche detengono ingenti stock di debito e sono incentivate a riacquistare titoli pubblici anziché assegnare il denaro alle aziende a prezzi ragionevoli», dice indicando una delle «cause primarie» del credit crunch. «Le banche oggi sono vulnerabili a ulteriori shock e sono un elemento di pressioni sul rating anziché di supporto alla ripresa». 

Comunque vi posto, con una certa amarezza, l’articolo di Paolo Cardenà che spero venga letto anche da chi può fare veramente qualche cosa per le aziende e i cittadini, non solo chiacchiere in televisione o sui Blog. QUI

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Icebergfinanza e Vincitori e vinti, tra l’altro devo ringraziare le 1075 persone che, in questi pochi giorni, hanno aderito alla nostra iniziativa… GRAZIE!

Ecco  

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