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Obbligazioni, dall’analisi passando dal singolo titolo, all’analisi delle scadenze (tramite la curva dei rendimenti)
Ricordo che in questa sezione del blog non contiene consigli operativi ma vuole fornire un supporto teorico per comprendere gli strumenti che usiamo.
Proseguo quindi nell’analisi delle obbligazioni passando dal singolo titolo all’analisi delle scadenze (tramite la curva dei rendimenti)
la curva dei rendimenti
Yield curve
Quando si parla di curva dei rendimenti ci si riferisce alla forma curvilinea che assumono i rendimenti dei titoli di diversa scadenza riportate su un grafico (il grafico qui riportato dal sito FT, piu’ sotto il link).
Perche’ si guarda la curva dei rendimenti? Perche’ la curva rappresenta le aspettative del mercato rispetto alla crescita economica e alle aspettative di inflazione ancora meglio di quanto puo’ fare un singolo bond (come abbiamo visto la volta precedente).
Per avere un’idea di quando puo’ cambiare la forma della curva nel tempo date un’occhiata a questo link:
http://www.smartmoney.com/investing/bonds/the-living-yield-curve-7923/
cliccando su play vedrete l’evoluzione della curva USA degli ultimi 30 anni in pochi secondi.
A seconda della forma che la curva assume si parla di curva ripida (steep) piatta (flat) o invertita (inverted), ciascuna con un diverso significato economico.
Normalmente la curva presenta un leggera pendenza positiva (i titoli piu’ lunghi rendono piu di quelli piu’ corti).
Quando questa pendenza aumenta si parla di curva ripida (ma non esiste un livello sotto il quale la curva e’ normale e sopra il quale e’ ripida).
Una curva ripida e’ generalmente associata con aspettative di crescita economica e di inflazione crescente, i tassi a piu’ lunga scadenza crescono perche il mercato si aspetta piu’ inflazione e si suol dire che la banca centrale e’ “dietro la curva” (behinde the curve) perche’ il mercato gia’ anticipa i futuri rialzi dei tassi ufficiali;
Una curva invertita viene associata ad una recessione in arrivo (i tassi a lunga scendono perche’ si aspettano meno crescita e minore inflazione e quindi che la banca centrale tagli i tassi) che comportera’ un calo dell’inflazione. Ovviamente perche’ cio’ si realizzi l’inflazione di partenza deve essere abbastanza alta e in effetti le curve invertite sono poco frequenti.
Quello che e’ importante osservare (anche per chi tratta azioni, commodities etc.) e’ come la curva cambia nel tempo.
Per fare cio’ non serve tenere sotto controllo tutta la curva (questo lasciamolo ai gestori dei portafogli bond) ma almeno 3 punti sono significativi: il 2 anni; il 10 e il 30.
Semplificando il differenziale 10-2 (rendimento del 10 anni meno rendimento del 2 anni) esprime le attese di crescita, il differenziale tra il 30 e il 10 le aspettative di inflazione (a medio lungo termine).
Perche’ questo e’ importante per i mercati finanziari? Perche’ crescita economica (e fino ad un certo punto anche inflazione) significa profitti in crescita e quindi azioni che salgono; crescita vuol dire domanda di commodities, inflazione vuol dire calo del potere di acquisto.
Ovviamente la relazione vale anche nell’altra direzione: se ci aspettiamo inflazione in salita e crescita economica dovremmo posizionarci sui titoli a breve e vendere i titoli piu’ lunghi, viceversa se le nostre aspettative sono piu’ pessimistiche del mercato dobbiamo aumentare la duration del portafoglio comprando titoli a lunga scadenza.
Possiamo trovare le curve dei rendimenti in rete, sul sito di FT c’e quella corrente, di 1 settimana e di un mese prima per i tassi UK, Eurozone, USA e Japan
http://markets.ft.com/markets/bonds.asp
sul sito della BCE la curva (anche storica, usate lo spot rate)
http://www.ecb.int/stats/money/yc/html/index.en.html
La forma della curva cambia nel tempo, non solo con movimenti paralleli ma anche diventando piu’ ripida (steepening) o piu’ piatta (flattening) a seconda di come cambiano le aspettative del mercato.
Qui sotto l’evoluzione della curva tedesca (quella di riferimento in Europa)
Ricordate che dicevamo che la duration spiega il 90% (circa) dei movimenti di portafoglio; questo 90% e’ il movimento parallelo della curva, il rimanente 10% dipende dalla forma che la curva assume in termini di pendenza e di convessita‘ (cioe‘ l’angolo di curvatura).