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Analisi tecnica in finanza: l’Oops! di Larry Williams configurazione d’inversione di tendenza

Scritto il alle 11:59 da Ferravix

Parliamo oggi dell’Oops! di Larry Williams, configurazione d’inversione di tendenza presentato nel celebre testo “I segreti del trading di breve termine”. Si tratta di un tipo di operatività in inversione che sfrutta i movimenti più violenti spesso generati da risposte emotive degli investitori e dei trader a particolari eventi: i gap.

Noi italiani siamo abbastanza abituati a questi “buchi” mattutini, in parte anche dovuto alla nostra chiusura anticipata rispetto a quella di Wall Street. I gap sono la massima espressione di forza del mercato (rialzista o ribassista), ma se a questi non segue una continuazione del trend in atto allora la forza è da considerarsi più come un eccesso del mercato; la strategia è costituita proprio su questo scostamento del prezzo di apertura rispetto al minimo o al massimo del giorno precedente. Il segnale viene quindi usato esclusivamente sul gap di apertura in quanto i gap intraday sul 5, 15 o 30 minuti non sono importanti come quello giornaliero e potrebbero essere causati da uno spread di book, da una ordine al meglio ecc ecc. Inoltre è indispensabile lavorare su titoli liquidi.

In caso di gap up l’entrata short avverrà al livello del massimo del giorno precedente ovvero quando il gap risulterà definitivamente chiuso, mentre nel caso di gap down l’entry sarà al livello del minimo del giorno precedente. Và anche per sottolineata la possibilità di anticipare leggermente l’entrata seguendo in intraday altri segnali della mancanza di forza del mercato. Di per sè non si tratta di un segnale fortissimo e duraturo e quindi può essere conveniente cogliere già i primi gain in intraday.

Ecco qui di seguito un esempio di gap up e entrata short con l’Oops di Williams:

Ora invece vediamo lo stesso segnale visualizzato sul grafico daily (ovviamente ricordo che questi sono esempi perfetti per la teoria, ma difficilmente il mercato si presta cossì gentilmente).

Come poi avviene spesso in analisi tecnica, il punto cardine del trading è la logica ed è proprio per questo che alla fin fine moltissime cose si assomigliano. Come per l’ABC di Elliott, 123 di Hook, 123 di Sperandeo, ecc, anche l’Oops non è certo una novità. Per chi conosce già almeno le basi dell’analisi tecnica non sarà difficile cogliere nella logica dell’Oops i presupposti per la formazione di candele di inversione rialzista quali Bullish/Bearish Engulfing o, nei casi meno direzionali, PiercingLine/DarkCloudCover.

E così abbiamo che anche l’ADX Gapper della Linda Raschke non è altro che un’implementazione di alcuni filtri (ADX e +/-DMI) per la selezione operativa degli Oops. Insomma, Se non è zuppa è pan bagnato…

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