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Salute e Titoli Biotech: Tumore al polmone crollo di ArQule ($ARQL) e del suo Tivantinib.
Tempo fa avevamo discusso se era il caso di tentare un ingresso sul titolo, dopo che il titolo era passato dai 6 ai 5$ per i problemi di sicurezza sul farmaco tivantinib. Il titolo aveva perso oltre il 35% per poi ripiegare e limitare i danni con un -23%. Nei giorni successi era poi ritornato sopra i 5,50$. Ieri invece il tonfo definitivo con un -56%. Vediamo cosa è successo:
I dati di fase II presentatati all’ASCO pochi mesi fa relativi all’impiego nel ca epatocellulare avevano impressionato positivamente ma dopo ieri gli entusiasmi su tivantinib si sono congelati. Il farmaco non ha raggiunto l’end point principale, rappresentato dalla sopravvivenza globale. Daiichi Sankyo e il partner ArQule hanno reso noto di aver deciso di interrompere il trial dopo aver preso in esame i dati ad interim dello studio.
Lo studio MARQUEE ha arruolato 100 pazienti precedentemente trattati e con tumore al polmone NSCLC non squamose localmente avanzato o metastatico. Lo studio ha investigato l’efficacia di due regimi: tivantinib associato a erlotinib o solo quest’ultimo. Le due aziende hanno reso noto che il farmaco ha aumentato in misura significativa la sopravvivenza senza progressione però questo benefico non si è poi tradotto in un miglioramento della sopravvivenza globale.
Tivantinib, è un inibitore orale del recettore della tirosin-chinasi MET. Nelle cellule adulte sane, questo recettore supporta alcune funzioni cellulari, mentre nelle cellule tumorali – a causa della mutazione delle stesse – il recettore MET è costantemente e inappropriatamente attivo per ragioni ancora sconosciute.
Quando è attivato in maniera anormale, MET è coinvolto nella migrazione e nella proliferazione delle cellule tumorali, nella diffusione del tumore, nell’angiogenesi (capacità del tumore di sviluppare nuovi vasi sanguigni) e nelle metastasi (la diffusione a distanza del tumore).
Tivantinib – attualmente in fase III di sviluppo – ha il potenziale per diventare il capostipite dei MET-inibitori per il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule ed è attualmente in fase di studio per altre indicazioni, come il carcinoma del fegato e del colon-retto.
Credo che già oggi il nostro amico cereal killer scenderà nel dettaglio. E’ importante capire adesso gli sviluppi per il futuro che riguarderanno l’azienda.