Commentiamo l’indice di Piazza Affari e la situazione italiana

Scritto il alle 22:50 da balrock@finanzaonline

Mi sarebbe venuto di intitolare il post ” Il rimbalzo dell’ indice stanco “, perchè solo di questo si tratta. E’ precipitato subito dopo l’ apertura violando il supporto statico fondamentale a 13100 punti circa, un pessimo segnale. Per il momento regge i 13000, soglia psicologica prima di sprofondare fino ai minimi di marzo 2009, anche se a mio avviso entro fine anno – metà 2013, le probabilità di vedere i 10000 -7000/8000 sono veramente alte. Ci possono stare rimbalzi ulteriori fino a 13600/14000 punti, ma la situazione che si respira in Europa e in Italia, non è certo delle migliori, si parla tanto di prendere provvedimenti per la crescita, ma per il momento restano soltanto delle parole pronunciate senza enfasi o senso. La Grecia in primis dimostra tutto quello che comporta l’ austerità, se come penso e pensano in molti, uscirà dall’ euro tornando alla dracma, si creerà un precedente che avrà ripercussioni enormi su tutti gli stati europei in difficoltà ( periferici ), che hanno già intrapreso quella strada fallimentare che porta solo un peggioramento recessivo. Questo grafico mostra come si contribuisce al pil dell’ Eurozona:

Pensate forse davvero che anche se riusciranno ad evitare l’ aumento dell’ IVA di due punti percentuali, nel Belpaese cambi qualcosa? Sicuramente sarà una tassa in meno da pagare, ma la situazione attuale, grazie alla pressione fiscale, all’ aumento della cassa intagrazione, la disoccupazione e il calo dei consumi, è soltanto all’ inizio. Con tutte le tasse che ci aspettano, micro o macro che siano, a fine anno – inizio 2013 ci renderemo ancora più conto della sofferenza delle famiglie italiote. Il governo Monti ha fallito, la fiducia che tanto si sperava recuperata dall’ uomo dei miracoli, si è dimostrata fumo negli occhi. Lo spread sta risalendo ai livelli di agosto 2011 ( si era bassato esclusivamente grazie all’ LTRO, perchè tutti i soldi dati ai bancari italiani, son serviti ad acquistare i nostri titoli di stato ), quando si rischiò seriamente di diventare tecnicamente insolventi per il rendimento stellare al 7% dove altri stati europei hanno dovuto richiedere gli aiuti ( aiuti ???? ), gli investimenti non arrivano, il debito pubblico segna un nuovo record, l’ indice di Piazza Affari ritorna ai minimi di settembre 2011. Cosa si poteva fare di peggio?

Ai posteri l’ ardua sentenza………….. qui l’analisi sullo spread di Agata

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