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Borse, da Unicredit con il suo aumento di capitale alle valute
L’ultima seduta della settimana si è conclusa a ribasso per Piazza Affari dove il Ftse Mib si è fermato a 14.645 punti, con un ribasso dello 0,82%, dopo aver toccato un massimo a 15.024 e un minimo a 14.566 punti. Negativo anche il bilancio settimanale visto che nelle ultime cinque sedute l’indice delle blue chips ha lasciato sul parterre il 2,95% del suo valore. Il Ftse Mib è riuscito dapprima a spingersi in avanti, ma dopo aver testato l’area dei 15.700 ha subito una pesante correzione che lo ha spinto venerdì ad un passo dai 14.500 punti. L’attenzione si sposta ora su questo livello perchè dalla tenuta o meno dello stesso potrà dipendere l’evoluzione del mercato nel breve come avevo già detto nella precedente analisi. Ora diamo uno sguarda al grafico visto che ci avviciniamo all’apertura dei mercati, siamo sempre sotto la media momobile 100 e sotto la dinamica media del canale in formazione, la resistenza passa a quota 14800 e il supporto dinamico da non rompere passa a quota 14000 circa, questo minimo è molto importante sia per zona di supporto sia perche’ ci troviamo in presenza di forti volumi, ad un eventuale test del livello dinamico tenterei un long con stop in area 13900( 100 punti di stop loss) lo stop è da mettere in questo punto perchè la violazione di questo livello porterebbe continuità al ribasso con una forte probabilità di rivedere il minimo di questa estate, ma io rimango fiducioso( mi sento solo in questo) la tottura della mediana del canale e della media mobile 100 periodi darebbe la possibilità al long di fine settembre di riprendere.
, Per la prima seduta della prossima settimana segnaliamo che sarà chiusa la Borsa giapponese. In America non sono previsti aggiornamenti macro di rilievo, mentre in agenda troviamo un intervento di Dennis Lockart, presidente della Fed di Atlanta, che parlerà dell’economia americana. In Europa l’attenzione sarà focalizzata sulla Germania dove sarà diffuso il dato sulla bilancia commerciale di novembre, mentre per la produzione industriale, sempre a novembre, si prevede una variazione negativa dello 0,3%, rispetto al rialzo dello 0,8% precedente. Sul nostro mercato i riflettori saranno puntati ancora su Unicredit nel giorno in cui prenderà il via l’aumento di capitale che avrà ad oggetto azioni ordinarie di nuova emissione, senza valore nominale, da offrirsi in opzione agli azionisti titolari di azioni ordinarie e/o di risparmio, al prezzo di sottoscrizione di 1,943 euro ciascuna, nel rapporto di opzione di 2 azioni ordinarie di nuova emissione ogni azione posseduta. I diritti di opzione potranno essere esercitati in Italia, a pena di decadenza, dal 9 al 20 gennaio prossimi, inserisco qui l’articolo di Agata che spiega l’aumento di capitale su Unicredit, potete leggerlo andando QUI. Uno sguardo infine ai titoli del settore petrolifero e analisi sul Natural gas, troverete l’analisi su Eni, natural gas e oil andando QUI.
Per quanto riguarda le valute, in questi giorni è la debolezza dell’euro a catalizzare l’attenzione dei mercati valutari, ora siamo a 1,2730 sui minimi dell’agosto/settembre 2010, ricordiamo che siamo in area di possibile rimbalzo, mi mancherebbe un minimo al test della dinamica del canale, ma un possibile long sarebbe da tentare ora con stop in area 1.25, quindi dividerei l’entrata con obbiettivo area 1.28
Segnalo l’interessante analisi SU I TITOLI BIOTECNOLOGICI fatta da Sal.Vi che potete leggere andando QUI
aggiornamento…
euro fx sembrerebbe partito