Archivi tag: pil

Scritto il alle 16:11 da carloscalzotto@finanza

Quale sarà il prossimo acronimo … che ci controllerà … VIDEO Dopo austerity, fiscal compact, MES, ERF…c’è un’altra sigla a tracciare i confini illimitati del sistema. Il suo nome è ELA e suona tanto di presa in giro. Ecco il … Continua a leggere

Scritto il alle 11:37 da carloscalzotto@finanza

Altro che ripresa nel 2° semestre….sarà RECESSIONE anche nel 2013 Mentre il Pd storce il naso e punta i piedi su alleanze con l’unico partito che aveva dato il possibile appoggio per la formazione di un governo, un governo che … Continua a leggere

Scritto il alle 09:26 da carloscalzotto@finanza

All’opinione pubblica internazionale: la verità sulla Grecia, una lettera dura e a tratti disperata che condanna l’austerity e annuncia un declino scontato, già unninciato un anno fa. Ecco l’articolo tradotto e qui trovate la Fonte, da leggere con molta calma, … Continua a leggere

Scritto il alle 10:53 da carloscalzotto@finanza

Ce lo chiedono i mercati… Bisogna rassicurare i mercati … i nostri VERI PADRONI Ce lo chiedono i mercati..! Bisogna rassicurare i mercati..! Come reagiranno i mercati..! Prima era la crescita economica, da qualche anno a questa parte l’impostura si … Continua a leggere

Scritto il alle 09:20 da carloscalzotto@finanza

Non ci può essere modo migliore di spiegare il mondo come attraverso delle mappe. Sia che si tratti di descrivere flussi di petrolio, cavi internet, o modelli di migrazione, una buona mappa è in grado di spiegare un concetto in … Continua a leggere

Scritto il alle 09:34 da carloscalzotto@finanza

Ce lo chiedono i mercati! Bisogna rassicurare i mercati! Come reagiranno i mercati? Prima era la crescita economica, da qualche anno a questa parte l’impostura si è tolta la maschera: è la finanza internazionale a dettare i compiti alla politica. … Continua a leggere

Scritto il alle 15:57 da carloscalzotto@finanza

  In tempi di crisi … ecco i 20 paesi con più rapida crescita nel mondo In questo mese, la Banca Mondiale ha tagliato le previsioni di crescita globale per  il 2013 al 2,4% (dal 3,0%), con previsione nel 2014 … Continua a leggere

Scritto il alle 17:53 da Agata Marino

In Italia nell’ultimo anno e mezzo sono state varate nuove imposte per un ammontare pari a circa 4 punti di Pil. Stime dell’effetto dell’inasprimento fiscale portano a prevedere una contrazione dell’economia intorno ai due punti e mezzo nei prossimi due … Continua a leggere

Scritto il alle 10:37 da carloscalzotto@finanza

  Se l’obiettivo del governo tecnico guidato da Mario Monti era solo quello di far calare spread e i rendimenti sui titoli di Stato, allora la missione può dirsi compiuta. In un anno, da novembre 2011 a novembre 2012, il differenziale … Continua a leggere

Scritto il alle 14:45 da Agata Marino

Crisi, famiglie italiane in ginocchio 4,5 milioni non arrivano a fine mese Secondo Censis e Confcommercio nel primo semestre 2012 il 18% dei nuclei familiari non è stato in grado di coprire tutte le spese con il proprio reddito. In … Continua a leggere

Scritto il alle 09:05 da Agata Marino

  “Mario Draghi ci fa sapere che la situazione migliora, ci sono segnali di ottimismo”. Forse è riferito alle banche o ai nostri indici di borsa perchè l’economia reale sta soffrendo un periodo nero. Comunque l’accenno alla ripresa lo ha … Continua a leggere

Scritto il alle 11:11 da carloscalzotto@finanza

  Quattro ISTITUTI AUTOREVOLI infatti l’hanno MESSA IN GUARDIA, in quanto nelle previsioni per il 2013 hanno ridotto della metà le stime della crescita tedesca. I quattro istituti – Ifo di Monaco di Baviera, IfW di Kiel, IW a Halle … Continua a leggere

Scritto il alle 00:21 da Agata Marino

Celentano ha toppato. E anche alla grande Il programma è stato deludente! Certo che inveire contro il capitalismo per venti lunghi anni  e poi trasmettere il concerto… il proprio concerto… sulla sua televisione è il massimo, ma per economy si … Continua a leggere

Scritto il alle 07:34 da Agata Marino

Tenendo conto di tutti i debiti, anche di quelli impliciti e cioè quelli che si formerebbero nel futuro prossimo calcolando l’invecchiamento della popolazione e le relative spese previdenziali, di assistenza sanitaria e di welfare in genere, troviamo come nella maggior parte dei paesi analizzati, la percentuale di debito su PIL sia molto più alta di quella indicata da Maastricht e di quella ufficiale esplicita. Continua a leggere

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