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Il nuovo pericolo dell’ Eurozona, la riforma del lavoro
Cè un nuovo pericolo in circolazione che mette a serio repentaglio l’ economia Europea, la riforma del lavoro. Non solo da noi si stà trattando sull’ articolo 18, ovvero licenziare più facilmente rischiando di aggravare la recessione in atto, ma anche in altri paesi la riforma stà prendendo campo. E’ il caso della Spagna, che col governo Rajoy ha approvato nei primi giorni di febbraio un disegno di legge che è stato approvato alla camera l’ 8 marzo dal Parlamento. Ma cè pure Grecia e portogallo, veniano adesso ai 4 punti fondamentali spagnoli:
E’ stata introdotta un’unica forma di contratto a tempo indeterminato nelle aziende con meno di 50 addetti e la liberalizzazione dei licenziamenti nelle piccole e medie imprese, introdotto il divieto di assumere un lavoratore per più di due anni a tempo determinato. L’indennità di licenziamento è ridotta da 45 a 33 giorni per ogni anno di lavoro nell’azienda.
La riforma del lavoro prevede, inoltre, che in caso di crisi le imprese possano derogare dagli accordi collettivi di categoria, in pratica potranno modificare come più le agrrada le mansioni, gli orari di lavoro e le retribuzioni. I contratti di impresa prevarranno su quelli nazionali o regionali.
Le aziende che chiameranno a lavorare un disoccupato sotto i 30 anni di età, riceveranno agevolazioni fiscali per tremila euro, con la possibilità di utilizzare il primo anno il 25% dell’indennità di disoccupazione del giovane per integrare il suo stipendio. Inoltre, le imprese che assumeranno disoccupati potranno usufruire di uno sconto di 3.600 euro l’anno per un triennio sul versamento dei contributi previdenziali se la persona assunta ha meno di 30 anni e di 4.500 se ha oltre 45 anni ed è disoccupato di lunga durata. La Spagna attualmente ha un tasso di disoccupazione al 22,85%, il 49% fra i giovani, un record nell’eurozona e le previsioni per l’ anno in corso non sono tranquillizzanti…………….. 24,3%
La grecia deve fare i conti col nuovo pacchetto di austerity, che prevede una drastica deregolamentazione del mercato del lavoro e la diminuzione del 20% del salario minimo. Il tasso di disoccupazione attuale è al 20,7%.
Il Portogallo che oggi ha proclamato uno sciopero generale, il 2° in quattro mesi, ha una disoccupazione al 14% circa, le riforme attuate principali sono:
tre giorni di ferie annuali in meno, l’indennità di licenziamento è ridotta da venti a dodici giorni per ogni anno di lavoro, mentre l’indennità di disoccupazione sarà corrisposta per un periodo massimo di 18 mesi.
Le aziende hanno la facoltà di far lavorare i propri dipendenti fino a un massimo di 150 ore l’anno in più senza retribuzione quando c’è un picco di attività.
Inutile dire che scioperi e manifastazioni regnano sovrani, anche se dubito serviranno a qualcosa, vedi il caso nostro dove la CGIL vuole organizzare il fermo dei lavoratori per 16 ore. La musica non cambia nei paesi Europei più colpiti dalla crisi, si teme infatti lo spettro greco, tutti hanno paura di fare la solita inesorabile fine. Ma siamo sicuri che queste riforme del lavoro serviranno davvero a qualcosa? Ma se la cancelliera Angela Merkel dichiara: “L’interesse del governo tedesco è rafforzare la crescita e l’occupazione in Europa in modo permanente, necessario per costruire la fiducia”…………………… cè qualcosa che non torna……………
@Sturmer: non mi lancerò in una diatriba sulla legittimità o meno della riforma in oggetto… potremmo non uscirne più. Ciò che ti mi chiedo è: si è tenuto conto degli effetti secondari (destinati a diventare primari) legati alle peculiarità della situazione italiana? Ritengo di no.
Un esempio chiarificatore: dato per scontato un aumento dei licenziamenti potenzialmente illegittimi, come potrà un lavoratore (rimasto senza lavoro e pertanto senza stipendio) ad attendere la decisione di un giudice -pagando le relative spese legali nel frattempo- considerati i tempi della magistratura Italiana?
E poi… da 15 a 27 mensilità… saranno un vero deterrente? Ne dubito proprio.
Nemmeno io voglio flammare… evidentemente proveniamo da esperienze diverse..
Solo due precisazioni: per mie esperienza il lavoratore non paga quasi mai le spese legali, ed anzi è prassi di certo sindacato fare aspettare più di un anno in modo da sfruttare al massimo le stupide ed assurde previsioni di una legge che è divenuta obsoleta ed intoccabile.
Credimi, sono assai lontano da posizioni estremiste, ma ti posso garantire che la situazione è ormai intollerabilmente squilibrata a favore dei lavoratori.
Lo so che può sembrare assurdo, ma vorrei avere il tempo per farti un esempio slegato dal mondo del lavoro per fare capire l’assurdità di certe regole e prassi nostrane.
E’ per quello che davvero vorrei ci fosse un manuale di diritto comparato, per capire se davvero (come intimamente credo) quelli più “furbi” siamo noi… peccato che però poi dobbiamo competere con gente meno “cretina”… fino a quando ce la potremo fare???
Eppoi… solo per porre un dubbio: parli di peculiarità della situazione italiana: e perchè mai? allora chiunque potrebbe accampare assurdi distinguo sulla base di certe peculiarità più o meno (penso meno… alla fine i nodi vengono al pettine, prima o poi) valide…
Di sicuro io non posso permettermi, economicamente e moralmente, di regalare tanti soldi a qualcuno che, se è stato licenziato, lo è stato per motivi validi (e parlo dal punto di vista interiore, quando hai la certezza morale di avere fatto le cose per bene, ed invece la controparte ha agito scorrettamente).
So che possono sembrare solo parole, ma lo sono sulla base delle mie esperienze.
sturmer@finanza,
MI dispiace fai parte di una minoranza, chi continua a criticarvi non ha ancora capito che in italia il sindacato non ha fatto gli interessi del lavoratore, ma bensì l’interesse del singolo sindacalista come punto d’arrivo l’essere eletto alla camera o al senato. Ora stanno difendendo la causa degli extra comunitari ma nel verso solo di garantire i diritti e dei doveri…. chi se ne frega.
@Sturmer: io invece mi lancio nella diatriba e dico che dovresti vergognarti:
Leggo stupito le loro norme sull’evasione fiscale e mi chiedo…ma siamo nella stessa Europa?…le loro norme sul falso in bilancio; …le loro norme sui finanziamenti pubblici ai Partiti;…le loro norme sugli stipendi dei parlamentari;…le loro norme sui pagamenti delle PA;…le loro norme sui condannati che ancora siedono sugli scranni;… le loro norme su consulenze, doppi e tripli incarichi;…le loro norme sulle aliquote irpef per scaglioni;…le loro norme sulle concessioni edilizie, sulla gestione delle emergenze, sulle provincie, sulle autostrade, sulle tasse su casa, automobile, sanità;le loro norme su auto blu, privilegi, concessioni, favori alle cricche ed agli statali con i nostri soldi…
No, non siamo nella stessa Europa. Peccato che il 90% degli italiani se ne accorge solo quando le ultime ruote del carro, ormai allo stremo, iniziano ad alzare la voce, in un evidente e perdurante conflitto di interesse che mi fa dubitare dell’onestà di chi in questi giorni sbraita contro gli unici (operai nel Privato) che ancora lavorano in questa Nazione.
Esempio per tutti, la notizia del giorno di Marchionne che pontifica contro lo sciopero delle bisarche, causa di tutti i mali del crollo del 30% di Marzo nel settore auto.
Mi domando se è possibile che ormai l’Italia sia diventata una cloaca di parassiti Statali che hanno un posto di lavoro grazie al politico amico o al concorso truccato, di evasori fiscali che hanno accumulato gruzzoletti ed ora vorrebbero vivere di rendita a spese del solito 10%, di piccoli fannulloni protetti dalla Casta nel loro lavoro blindato dalla concorrenza (vecchi marpioni avvocati, medici, farmacisti, palazzinari,lecchini dei politici, etc.)
E’ una vergogna, io almeno avrei l’ardire di starmi zitto. Se non c’è un minimo di pace per i deboli, prepariamoci a non avere pace, nessuno di noi.
Continuando la mia diatriba, gentilmente per rispetto di quel 10% che ancora lavora in Italia e ci mantiene, gradirei che chiunque volesse continuare a pontificare contro l’art. 18 di una Nazione che vive nell’illegalità a tutto campo, scriva CHE LAVORO FA, COME E’ STATO ASSUNTO O COME HA ACCUMULATO il proprio gruzzoletto che gestisce con tastiera e terga a riposo. GRAZIE.
Guarda che penso tu abbia capito male: sono il primo a voler smettere di mantenere fannulloni e parassiti, e in essi ricomprendo politici, politicanti, una grossa percentuale di dipendenti statali, sindacalisti ecc…
Non ho il tempo di elencarli tutti, dato che sono al lavoro e sto sprecando troppo tempo… per cui mi limito a suggerirti
un paio di libri, così capirai da che parte sto:
Luigini contro contadini
Il sacco del nord
e, se ne hai tempo e voglia, ne avrei almeno un’altra dozzina da suggerire…
P.s: non ho proprio nulla di cui vergognarmi, credimi sulla parola…
LO so, hai perfettamente ragione, e sono così cretino da voler cercare di aprire gli occhi a persone che vengono evidentemente da esperienze differenti… d’altronde l’erba del vicino è sempre più verde… o sbaglio???
Buon lavoro, a tutti…
sturmer@finanza, e allora gentilmente smettila di temperare le supposte di povera gente che male che va ruba 1200 euro al mese, e deve pure stare con il patema di perdere il posto di lavoro e finire nel calderone della globalizzazione voluta da NOIALTRI…
Apri gli occhi, ti rendi conto che Monti in un anno guadagna MILLE STIPENDI di uno di questi poveri cristi? Tre anni di Monti manterrebbero cinque anni di Fiat Pomigliano, e Monti è uno dei piu’ poveri… Se continuiamo a infierire sulle masse, salta il Capitalismo e tutte le nostre calde sedioline dove “lavoriamo”… Prendetevela con tutto il resto e poi con l’operaio.
il sacco del Nord… aah ho capito di che pasta sei fatto… quelli che hanno il gruzzoletto grazie a chissà chi o cosa… ed ora vogliono preservarlo per “diritto di nascita”… 🙂 Sai come si svuota il sacco del tuo Nord se migliaia di giovani meridionali e extracomunitari non venissero a lavorare? Anzichè digitare su una tastiera wireless e pontificare sui licenziamenti dell’operaio, staresti in qualche fabbrica al posto loro… Cerchiamo di avere un briciolo di moralità con noi stessi e con il prossimo, cerchiamo di prendercela con i veri mali del nostro sistema… Guarda che non ci vuole niente a far saltare il baraccone delle regole e delle tutele, se la gente si inca… sul serio!
Ma credi che non sappia quello che tu stai scrivendo???
Parlo per me… forse non ti rendi conto che, pur essendo dall’altra parte della barricata, sono più simile e con gli umori di un mio operaio, piuttosto che di quelli di qualche dipendente statale?
LO sai cosa vorrei (e cosa credo tema buona parte dell’itaglietta di m… che disprezzo profondamente?)
Una nuova configurazione politica, un partito dei produttori (io e te e tanti altri!) contrapposto a quello dei parassiti (i luigini di cui sopra!).
Peccato che la storia e soprattutto la politica abbia creato un fossato ideologico tra gli esponenti delle due parti produttive del paese (e ovviamente qualcuno ha solo interesse a continuare a versarci del sale!): invece non dovremmo essere avversari, cazzo, siamo noi che paghiamo il conto per mantenere tutti i parassiti!!!!
E qui mi fermo…
Mi sembra che tu la stia mettendo troppo sul personale… per cui mi limito a dire che:
a) se sei un provocatore, evita che tanto ho già le balle girate di mio…
b) se invece pensi davvero quello che scrivi… fatti tuoi..
Sturmer, non capisco che problema hai, da PRODUTTORE. Hai un operaio lavativo? Nella mia esperienza di MEDICO COMPETENTE (è il mio lavoro libero-professionale) so benissimo che potete fare quello che volete, un modo per mandare fora di i ball il lavativo ce lo avete.
Hai il problema che la crisi ti sta strozzando? E’ un problema anche mio, ma, gentilmente, vorrei chiederti: QUANTO HAI GUADAGNATO NEGLI X ANNI DELLA TUA ATTIVITA? Lo sai che un tuo operaio che lavora ininterrottamente tutta la vita (40 anni) accumula: 1200*12*40= 576MILA euro netti? Scommetto che tu te li spendi in 6 o 7 anni quei soldi. E ora lamenti crisi? Pensa a risparmiare nei tempi di vacche grasse, non è una legge che il produttore debba vivere come il Re. E anche se dovessi lamentare crisi (le lamentele sono sacrosante), prenditela con i veri problemi della tua crisi: la politica. Attenzione alle urne… non basta votare chi promette evasione fiscale o secessione, poichè questo è poi il prezzo da pagare quando si vota gente che non ha moralità ed equità ma solo tornaconto personale, quando si vota gente milionaria…
Ripeto, non capisco di cosa ti lamenti, in ogni caso non vedo il problema nell’art. 18… se hai problemi puoi solo prendertela con te stesso…
sturmer@finanza, non sono un provocatore, sono solo stufo di vedere gente che si lamenta e se la prende con il debole, gente che critica i provvedimenti che difendono il debole e non fa nulla contro i sistematici provvedimenti che tutelano la diffusa illegalità della Nazione.
Io non sono andato a sbeffeggiare il Sig. Monti quando ha promesso equità e poi si è sbragato con le lobbies con la scusa che il Parlamento è sovrano. Non sono andato a lanciare una scarpa alla Fornero quando ieri in conferenza stampa faceva battutine e gaffes nel discutere l’ art. 18. No, sto qui seduto al caldo. Pertanto mi vergogno di prendermela con le vittime del mio comportamento passivo: la povera gente che si vuole licenziare per rendere le nostre aziende competitive…
Abbiamo in comune forse più di quanto tu creda… io invece sono stufo di dover spendere 38.000 euro all’anno per un dipendente, e poi vedere che in busta ne ha 1300 al mese (per 14 mesi però, non 12!), sapendo che il resto serve a mantenere parassiti inutili.
E’ lì che si deve tagliare! E ovviamente non lo lasceranno mai fare!!!
E non ho mai potuto fare quello che volevo… PURTROPPO!
Evidentemente viviamo in realtà differenti, non so che altro dire…
Una ultima cosa voglio precisarti, dato che forse ti è sfuggito: il licenziamento di un dipendente valido e capace è l’ultimo passo che fa un imprenditore prima del baratro, per quello sono così incazzato quando mi si obbliga a mantenere in azienda gente che invece valida non lo è: perchè ruba soldi a me ma contemporaneamente anche agli altri dipendenti validi!
Però ormai rischiamo che, per continuare al voler mantenere i fannulloni, ne vada di mezzo tutta la baracca!!!
Per cui ben venga ogni ulteriore possibilità di liberarsi di questi personaggi.
Non mi vergognerò mai di prendermela con fannulloni e parassiti, per me sono nulla più che ladri!
p.s.: i professoroni non hanno mai lavorato, per cui non penso sappiano nemmeno ciò di cui parlano…
cavolo che ne dici di assumermi come operaio? con il mio lavoro a picco del 50% e i pagamenti in ritardo di circa 8 mesi… guadagnerei di piu’ con te…NON SCHERZO
Lo so che non scherzi… e non lo dico tanto per dire… me l’ha proposto anche il mio commercialista…
Peccato che la situazione non sia tale da poter assumere, in realtà sto facendo una fatica del boia a non licenziare nessuno… anche se qualcuno meriterebbe (e mi riallaccio al “fattore morale” di cui parlavamo prima, dover mantenere in ditta gente che prende per il c… mentre gli stessi colleghi ti chiedono perchè lo sopporti ancora…).
E non parliamo di pagamenti, sennò piango: anche da me non siano messi bene, ormai neanche più le raccomandate di intimazione sortiscono effetto… però sono così “orgoglione” da non aver mai ritardato il pagamento degli stipendi…
Per ora… finchè riesco…
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Sono allibito!
Leggo stupito le loro norme sul lavoro e mi chiedo… ma siamo nella stessa Europa? O noi continuiamo a volerci credere i più furbi del mondo, quelli con la miniera d’oro sotto il letto???
Esiste un testo di diritto del lavoro europeo comparato, per poter capire quante “str….” assurde ci siano nel diritto del lavoro italiano, che in nessun altro paese al mondo ci sono?
Da noi parlano di indennità da 15 mesi a 27 mesi, e 100 km più in là sono pari a 12 o 33 giorni per anno di anzianità????
E poi c’è pure chi contesta le riforme??? SONO TROPPO POCO!!!
Via art 18 per tutti, via il limite dei 15 dipendenti, portatelo a 25 e vediamo quanti posti in più si creano!!!
Oppure, facciamo una cosa facile: perchè non prendiamo così come è la legislazione del lavoro di un QUALUNQUE ALTRO PAESE EUROPEO (e non dico Cina o Vietnam o chissàchecosa!) e la sostituiamo alla nostra, sic et simpliciter?
Tanto, peggio della nostra non può di sicuro essere…