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Titoli Biotech: Peregrine Pharmaceuticals (PPHM) Un commento sui dati

Scritto il alle 11:05 da gooser

Quello che vedete nella foto è proprio lui il falco Peregrine !!!!

Ringraziamo l’amico Galbusera che oltre a mandarmi tutti gli alert via-mai adesso mi chiede anche di lavorare nel weekend…. grazie amico.

Bene come anche segnalato da Grazia e Galbu vediamo adesso cosa è successo a Peregrine.

I risultati aggiornati del mid-studio del Bavituximab  per il cancro del polmone sono stati rilasciati Venerdì mattina ed hanno rivelato di non essere molto più di un placebo. Ottantasei pazienti con cancro polmonare trattati con Bavituximab più carboplatino e paclitaxel (chemioterapia) hanno riportato un tasso di risposta complessivo del 25% rispetto a un tasso di risposta globale del 23% nei pazienti trattati con carboplatino e paclitaxel da solo.

Bavi ha ritardato la progressione del tumore o la morte di 6,7 mesi rispetto a 6,4 mesi per i pazienti nel braccio di controllo – una differenza di soli 9 giorni.

Peregrine ha chiuso venerdi a -24% con oltre 7M di volume.

I dati deludenti di Bavi capovolgono un rapporto più che positivo dallo stesso studio pubblicato lo scorso dicembre, quando Peregrine ha registrato un tasso di risposta del 39% con Bavi nei pazienti trattati, rispetto al 26% nel braccio di controllo.

Che cosa è successo?

I nuovi risultati provengono da una recensione “centrale” o indipendente dello studio di fase II. Quando si analizzano i risultati degli studi clinici occorre dare sempre più peso ad analisi indipendenti condotte dagli investigatori rispetto ai dati di coloro che in realtà partecipano alla sperimentazione.

Sicuramente il crollo di Venerdi è dovuto anche all’articolo apparso su the street del Pelatone che sulle disgrazie altrui ci va giù pesante di solito. In particolare ha criticato l’azienda sui dati di Dicembre facendo il paragone con gli attuali.

L’azienda invece sembra entusiasta infatti così commenta:

“Siamo lieti che i risultati PFS per Bavituximab effettivamente hanno raggiunto o superato le nostre aspettative dello studio. Mentre i dati delle valutazioni di ricercatori sono stati in linea con i precedenti rapporti pubblicati di carboplatino e paclitaxel e ha suggerito una differenza incoraggiante tra i bracci di trattamento, la stima lunga PFS per il braccio di controllo basato sulla centrale letture confonde la nostra capacità di interpretare pienamente questo endpoint secondario di efficacia “, ha detto Joseph Shan, vice presidente, Peregrine. “Attendiamo ora i dati medi del sistema operativo di questo studio, che è l’endpoint clinicamente più rilevante dal punto di vista per lo sviluppo di farmaci”.

Ulteriori dati dello studio hanno dimostrato che sulla base di una revisione indipendente di imaging centrale di pazienti idonei, i pazienti trattati con Bavituximab più carboplatino e paclitaxel hanno dimostrato un ORR del 25%, contro il 23% nei pazienti trattati con carboplatino e paclitaxel da solo. Tassi di risposta Investigator-determinato sono il 32% per Bavituximab più carboplatino e paclitaxel rispetto al 31% per il carboplatino e paclitaxel da solo.

“Continuiamo ad essere entusiasti del programma Bavituximab e attendiamo con ansia i prossimi dati provenienti da sette studi clinici in corso in diversi tumori solidi tra cui le indicazioni dei dati della sopravvivenza globale di questo studio. Mentre noi speravamo che i risultati PFS in questo studio sarebbero stati più coerente, siamo incoraggiati da quello che abbiamo visto finora e ora attendo con ansia il punto finale e forse più importante dello studio, la mediana OS, “ha detto Steven W. King, presidente e Chief Executive Officer di Peregrine. “Nei prossimi mesi, abbiamo in programma un unblind studio di seconda linea NSCLC di Fase II e di annunciare i dati provvisori della nostra fase studio II nel cancro del pancreas. Inoltre, ci sarà la presentazione dei dati Bavituximab in occasione della riunione annuale al prossimo AACR”.

Nel frattempo oltre alla trimestrale l’azienda ha inoltre comunicato che di volta in volta potrà offrire e vendere qualsiasi combinazione di azioni ordinarie o warrant in una o più offerte per il totale fino a 150 milioni di dollari.

Per concludere se dovessimo basarci sui dati rilasciati Venerdi non ci sono ulteriori commenti da fare. Troviamo da una parte l’azienda che continua a credere sulla bontà del farmaco, dall’altra però troviamo dei dati brutti. Il titolo negli ultimi mesi aveva già perso gran parte del suo valore qualcuno forse già sapeva?. Sarà che non mi fido molto in generale di nessuno nel mondo biotech ma se per fine anno invece i dati successivi ci diranno il contrario ?. Del Bavituximab se ne parlava molto bene in effetti questi dati attuali ci lasciano abbastanza perplessi. Rischiosa anche una operatività sul titolo diciamo scommessa molto rischiosa, la domanda che mi sorge spontanea però è la seguente: Perchè se il farmaco non da i risultati sperati non sospendere tutto?. Qualche dubbio resta.

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