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Fiat-Chrysler, la controllata supera la controllante nei ricavi
Marchionne si dice soddisfatto, commentando i dati che vedono la casa automobilistica americana tornare in utile nel 2011 con 183 milioni di dollari di profitti netti.
Per capire l’importanza del risultato ottenuto, basti pensare che una cosa del genere non accadeva dal lontano 1997, e che nel 2010 la stessa Chrysler ha fatto registrare perdite per 652 milioni di dollari, il che significa un aumento di ben 835 milioni. Nel 2011 la quota di mercato è cresciuta del 10,5%, mentre il quarto trimestre ha chiuso con utili netti per 225 milioni di dollari, il risultato trimestrale migliore dal 2009. !!:“Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Ora andiamo incontro a un nuovo anno di elevate aspettative con la testa bassa, concentrati a eseguire gli obiettivi che ci siamo posti”.
Ora commentiamo questi risultati del colosso di Detroit, questi dati non siano in realtà una grande sorpresa, e mascherano una realtà molto diversa da quella che si vuol far apparire si sapeva già che Chrysler sarebbe andata in pari, visto la ripresa dell’economia americana e visto che la casa americana nel 2011 è andata benissimo, è aumentata la quota di mercato e sono cresciutedi molto le vendite negli Stati Uniti e nel resto del mondo.
E la cosa paradossale è che la casa di Detroit, anche secondo gli analisti, guadagna molto di più di quanto farà Fiat e paradossale su paradossale, mentre da noi mette in cassa integrazione a Detroit fiat assumerà 1800 lavoratori…
Quindi la cosa pazzesca che la controllata guadagna più della controllante, ci sono delle spiegazioni in questo e sono tutte legate alla ripresa economica, visto che in america ci sono i primi segnali( non me ne vogliano i sostenitori del contrario ma i grafici parlano meglio di qualsiasi numero, ecco il future sp500 settimanale… in tutti i suoi ribassi e rialzi) e questo conferma che non c’è più nessun tipo di correlazione, che ritrovavo in passato e nella crisi precedente a questa, ulteriormente il fatto che abbiamo di fronte due mercati completamente diversi in una situazione che vede il mercato statunitense crescere( anche se lentamente), mentre quello europeo, e soprattutto quello italiano, ancora in fase di diminuzione e recessione .
I modelli cari con un basso rapporto qualità prezzo di Fiat la svantaggia rispetto gli altri gruppi e la perdità di molti poteri politici che aveva in passato ha evidentemente influito negativamente sulla vendita del prodotto finale… Aiutato non dimentichiamoci anche dalla crisi del credito, che ha contagiato anche questo settore.
Analizzando il grafico di Fiat è sempre improntato a rialzo e, sino a quando non perde la prima dinamica che vedete sul grafico( a parte operazioni di scalping) rimane long, l’obbiettivo rimane a quota 5.20. lo stop per domani passa a 4.70, alla sua rottura partirebbe lo short per la seconda dinamica sul grafico con obbiettivo 4.4150, zona di POC( volumi) quindi prendere profitto.