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Crisi Immobiliare, banche e mutui

Scritto il alle 14:38 da balrock@finanzaonline
 Non è che tutto è risolvibile per magia eh… ora ci sono altri tasselli da mettere apposto
Il rapporto Afo (ABI Financial Outlook delle banche) preannuncia un’ operatività stressata dall’ EBA nei prossimi mesi.

“Nei prossimi mesi l’operatività delle nostre banche sara’ ulteriormente stressata dall’imposizione di vincoli ancora più stringenti sui requisiti patrimoniali in seguito alle recenti deliberazioni dell’Eba, che richiedono entro giugno 2012, una crescita al 9% del Core Tier 1 accompagnato dalla costituzione di un buffer patrimoniale a fronte della svalutazione dei titoli sovrani nel portafoglio bancario”. E’ quanto emerge dal
Rapporto di previsione Afo-Financial Outlook 2011-2013 dell’Abi.
“Nonostante tale situazione le banche dovrebbero riuscire a migliorare sensibilmente il loro grado di patrimonializzazione: il Core Tier 1 ratio dovrebbe aumentare a 9,3% nel 2013. Tale valore – continua il Rapporto – risulta piu’ elevato, anche se marginalmente, di quanto stimato in precedenza, nonostante il peggiore quadro di redditivita’: cioe’ indica la tensione cui sono sottoposte le politiche di bilanci delle banche per ottemperare le sempre piu’ pressanti ed estensive richieste dell’Autorita’ di Vigilanza” Ora la palla è passata in mano loro e altri effetti che si potrebbero sanare sono i mercati dei mutui retail nel 2012. In termini di pricing, gli aumenti degli spread si sono registrati a partire da settembre. Ad oggi la nuova produzione è nel range 250-300bps con punte di 370bps.
In termini di volumi, rispetto al 2008-2009 (mercato -9% anno su anno), nel 2012 il mercato dovrebbe contrarsi maggiormente perché la crisi impatta sia la domanda sia l’offerta ed è per quello che in parte le soluzioni dovranno essere trovate dalle banche visto che per Equita è dunque possibile un calo del 35-40%, di cui 20/30% per il nuovo business e la differenza per il collasso delle rinegoziazioni (30% del mercato nel 2010). Detto questo, il profilo di rischio dello stock di mutui esistenti non dovrebbe essere impattato dalla recessione. perchè il rapporto tra la somma richiesta dalla banca per un mutuo e il valore stimato per l’immobile che si sta comprando) è di circa il 70%. Sulla nuova produzione, oggi il LTV è di circa il 50-60%.
Con un calo a due cifre nel mercato immobiliare, è ragionevole ipotizzare impatti negativi sui prezzi degli immobili… Quindi attendiamo sviluppi e vediamo cosa faranno le banche.


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