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Non c’è freno alla voglia di copiare dei cinesi, clonato un paese dell’ Austria
Scritto il 4 Luglio 2012 alle 17:02 da
I cinesi sono gli esperti in contraffazioni e copie, ma qui si rasenta l’ assurdo, non si fermano davanti a niente, fanno di necessità virtù, mi ricordo che nel 2007, quando andai in Cina, vicino alla grande muraglia c’ era uno dei negozi che vendevano souvenirs che aveva appeso un cartello con scritto Taroccolandia. E’ proprio vero, ” Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto “, ecco che per i cinesi che non possono permettersi di volare in Austria, spunta nel Guangdong a meno di duecento chilometri a nordest di Hong Kong, Hallstatt 2, ovvero la copia dell’ omonimo villaggio lacustre adagiato tra le colline dell’Austria, ai piedi dei grandi massicci, dichiarato patrimonio dell’Unesco. 
Hallstatt è stato riprodotto casa per casa, giardino per giardino e piazza per piazza. L’effetto è impressionante: chi arriva nel nuovo paese, collocato in una zona subtropicale non lontano da Huizhou, si convince di aver sbagliato meta e di trovarsi sulle alpi. Anche gli abitanti della nuova Austria “made in China”, recitano la parte di una comunità di montagna girando dentro un costume similtirolese, attirando circa 800mila turisti che lo scelgono come meta da visitare per ammirare la bellezza dei suoi chalet tradizionali in legno. La reazione degli abitanti della vera Hallstatt inizialmente è stata di incredulità e indignazione, poi l’idea ha cominciato a divertirli., tanto che alla cerimonia d’inaugurazione del clone cinese erano presenti anche il sindaco della cittadina austriaca, Alexander Scheutz, e qualche avvenente ambasciatrice in costume tradizionale alpino.
4 commenti Commenta
balrock
Scritto il 4 Luglio 2012 at 20:33
kry@finanza:
Dal minitalia al miniworld in cina non passerà molto tempo. Vedere riprodotte il colosseo la torre di pisa,la statua della libertà, la torre eifell in grandezza reale non mi meraviglirebbe,il governo cinese otterrebbe lavoro nel costruire,risparmio nell’uscita dei capitali e maggior controllo sui suoi abitanti,senza contare i turisti asiatici che non andranno in america e europa. Me lo vedo il sindaco di Roma a stingere la mano ai cinesi e congratularsi con loro per aver svolto un lavoro migliore dell’originale. Speriamo nel copryright.
siamo sulla buona strada
http://www.theparks.it/joyland-p1260/notizie/2012/04/il-parco-delle-contraffazioni-delle-copie-e-dei-br-n1169/
perplessa
Scritto il 5 Luglio 2012 at 01:01
però non si può dare la responsabilità solo ai cinesi di queste taroccolandie, ma anche ai turisti che ci vanno, evidentemente c’è un mercato. che ci sia una categoria di turisti a cui piacciono le schifezze si può verificare anche in Italia. Il mese scorso ho fatto un giro a Venezia, un pomeriggio, sono rimasta allibita dalle schifezze che vendono i negozi: pacchetti di pasta da 5 euro tricolore, ma chi è che ha inventato quella vergogna, che deturpa l’immagine della cucina italiana?e non è uno, ma una sfilza di negozi che vendono quella robaccia inqualificabile che vergogna!bisognerebbe fare una legge che vieta di vendere quella roba lì, che distrugge l’immagine dei nostri meravigliosi e buonissimi prodotti alimentari nazionali tipici. i negozianti veneziani distruggono l’immagine dell’Italia, quella vera, mi sono veramente schifata
andy74rc
Scritto il 5 Luglio 2012 at 06:19
Cosa vi aspettate da un Paese dove la menzogna e la manipolazione sono costumi sociali che permeano tutti gli aspetti della vita, a tutti i livelli?
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Dal minitalia al miniworld in cina non passerà molto tempo. Vedere riprodotte il colosseo la torre di pisa,la statua della libertà, la torre eifell in grandezza reale non mi meraviglirebbe,il governo cinese otterrebbe lavoro nel costruire,risparmio nell’uscita dei capitali e maggior controllo sui suoi abitanti,senza contare i turisti asiatici che non andranno in america e europa. Me lo vedo il sindaco di Roma a stingere la mano ai cinesi e congratularsi con loro per aver svolto un lavoro migliore dell’originale. Speriamo nel copryright.