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Arriva il si della Corte Suprema sulla costituzionalità della riforma sanitaria di Obama
Giovedì 28 giugno dalla Corte Suprema arriva la buona notizia per il presidente Obama, la riforma varata dai democratici nel 2010 è costituzionale, la più importante misura legislativa del suo mandato presidenziale. Entrerà a pieno regime tra dieci anni, la legge abbatterà i costi dell’assistenza sanitaria e soprattutto renderà obbligatoria l’assicurazione medica per i 50 milioni di americani che oggi non possono permettersela. Sono circa 32 milioni gli americani che attualmente non hanno alcuna forma di assistenza medica e permetterà loro di stipulare un’assicurazione privata con un sistema di aiuti pubblici, per il 2019 si stima che la copertura sarà per il 94-95% della popolazione (cittadini e residenti ‘legali’).
Ecco alcuni passaggi della riforma:
_Le famiglie composte di quattro unità che guadagnano non piu’ di 88.000 dollari all’anno, riceveranno sussidi federali per l’acquisto di una polizza.
_Le compagnie di assicurazione non potranno negare la polizza ai malati cronici o a chi chiede di assicurarsi avendo precarie condizioni di salute preesistenti.
_Vietato togliere la mutua a chi si ammala o far pagare di piu’ sulla base della storia medica o eta’ di una persona.
_Copertura per almeno il 60% dei costi di servizi e cure sanitarie. Nessuna famiglia dovra’ mai spendere di tasca propria piu’ di 11.900 dollari l’anno.
_Multa alle aziende con 50 o piu’ dipendenti nel caso non offriranno copertura sanitaria ai loro impiegati.
_Entro il 2020 la maggior parte degli assicurati non paghera’ piu’ del 25% del costo dei medicinali. Dopo aver raggiunto un tetto, la percentuale scendera’ al 5
Obama accoglie così la notizia: .”Questa decisione è una vittoria per la gente di tutto il Paese, le cui vite saranno più sicure grazie alla legge all’approvazione della Corte suprema. Se siete tra i 250 milioni di Americani che hanno un’assicurazione sanitaria la manterrete. La legge la renderà più sicura e conveniente. Le compagnie non potranno più imporre limiti alla durata della vostra vita o a quante cure ricevete”