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Crisi economica Goldman Sachs dice: l’europa ha bisogno di austerità!

Scritto il alle 11:36 da carloscalzotto@finanza

GOLDMAN SACHS: (se ne sentiva il bisogno) detta la sua ricetta sul debito PIIGS

L’Europa ha bisogno di più austerità, ma d’altro canto c’era da aspettarselo, dopo tutto chi proviene dalla Golman? Monti! che tutelerà gli interessi di chi l’ha voluto al governo di uno stato, ovvero le banche d’affari e le multinazionali. È un dato di fatto ed è inutile prenderci in giro o far finta di non vedere. Monti è l’uomo delle banche, membro della Trilaterale, del gruppo Bildeberg, appunto proviene dalla Goldman Sachs .

Ma ora vediamo cosa suggeriscono:
Il Chief European Economist Huw Pill di Goldman Sachs e il suo team, sono usciti con un nuovo rapporto sulla situazione fiscale della zona euro, e si son parecchio focalizzati sul debito della medesima.
In particolare, la relazione prende di mira alcuni delle più grandi economie della zona euro.

Mentre le economie più piccole come la Grecia, Portogallo e Irlanda, si sono sottoposte a programmi di salvataggio di stato, per placare i timori sui carichi del debito fuori misura, le altre, per così dire, rimangono
“troppo grandi per essere salvate”.
Nella relazione si legge: ” la sostenibilità del debito del governo è realizzabile nelle più grandi economie della zona euro, ma un ulteriore consolidamento sarà necessario per garantire questo risultato in Italia, in Francia e Spagna.”
Gli economisti di Goldman vedono in Europa delle fonti centrali di tensione nella crisi dell’euro e dell’incapacità nei governi della zona euro, nel soddisfare i preventivati obiettivi di bilancio.
Gli economisti di Goldman, inoltre sottolineano:
Mentre la crescita debole può portare nel breve termine il rischio di accumulazione del debito, i rischi a medio termine si concentrano sulla capacità dei governi di mantenere elevati gli avanzi primari di bilancio, in modo da evitare la “pressione fiscale”. Semplicemente raggiungendo il nostro caso di scenario base della dinamica del debito, è plausibile che dopo la metà di un decennio di austerità, come inizia la crescita ed una normalizzazione della pressione del mercato, nessun alleggerimento fiscale successiva si dovrebbe verificare.

Ma i governi,  in passato, hanno avuto non poche difficoltà nell’impedire l’aumento della spesa pubblica, quando i “bei tempi” lo permettevano.
Detto questo, mentre il requisito primario è grande, i nostri dati principali di bilancio sulle proiezioni in Italia, Francia e Spagna specialmente, rimane in deficit per la maggior parte per i prossimi 20 anni.

Con l’attenzione del pubblico concentrata sulle cifre principali, il deficit in corso può aiutare a contenere le pressioni di spesa fiscale.
Le regole di bilancio e le istituzioni, dovranno assicurare che gli avanzi primari saranno mantenuti, divenendo la questione più importante.

Obiettivo di bilancio recenti e potenziali, mancano di credibilità nelle regole fiscali europee e sono ancora in discussione.

Le regole di bilancio a saldo strutturale sono state attuate, ma loro efficacia è ancora da testare.

E obiettivi più ambiziosi potranno essere necessari per garantire una riduzione sufficientemente veloce del debito. source
La sostenibilità del debito in alcuni paesi dell’area euro, sulla capacità dei governi nell’evitare eccedenze future, dovrà essere compatibile con l’erosione da pressioni di spesa.

Garantire la credibilità delle istituzioni europee nel far rispettare a medio termine, il surplus di bilancio, sarebbe, a nostro avviso, andare incontro a un lungo cammino nel ridurre l’attuale rischio di bilancio nell’area euro.
In pratica, che cosa ha in mente Goldman?
La tabella sottostante mostra le proiezioni della banca per quanto l’austerità di ciascuna delle quattro maggiori economie della zona euro, che dovranno impegnarsi per arrivare al pareggio di bilancio entro il 2016.

Gli economisti della Banca d’Affari Americana, riconoscono che nel breve periodo, ci potranno essere rischi per la stretta fiscale.
Nel corso di un periodo di tempo più a medio termine, tuttavia, suggeriscono due soluzioni per la riduzione del debito pubblico:
Proteggere sufficientemente elevati avanzi primari attraverso bilanci austeri, riducendo  la spesa pubblica e/o aumentare le entrate statali.
Implementazione di riforme strutturali, consentendo la ristrutturazione economica che pone la crescita nominale, sia tramite una maggiore crescita della produttività reale seguendo  miglioramenti, o via meno deflazione a seguito di una riduzione esterna del  requisito riequilibrio.
Indipendentemente da ciò che sceglieranno, le più grandi economie d’Europa sono in una posizione molto difficile.

Sembra una sentenza già scritta..!!
Non illudiamoci!! L’austerità (secondo GOLDMAN SACHS) sarà la nostra compagna negli anni a venire.

2 commenti Commenta
dfumagalli
Scritto il 22 Febbraio 2013 at 12:36

“Non illudiamoci!! L’austerità (secondo GOLDMAN SACHS) sarà la nostra compagna negli anni a venire.”

Che vadano a farsela loro l’austerità. Proprio loro che sono stati salvati essi stessi.

Ma perché MAI uno dovrebbe rovinarsi la vita per loro?
Possibile che ci sia solo l’Islanda di intelligenti su questo pianeta?

Scritto il 22 Febbraio 2013 at 13:03

dfumagalli@finanza,

sa più di messaggio promozionale il consiglio di goldman… d’altro canto noi abbiamo l’onore d’avere Monti che oggi è anche appoggiato dai portieri :mrgreen:

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