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MPS e assemblea straordinaria: tutti contro i politici, anche i politici stessi, ma cosa rischiano i correntisti e azionisti?

Scritto il alle 13:40 da Agata Marino

MPS e assemblea straordinaria: tutti contro i politici, anche i politici stessi, ma cosa rischiano i correntisti?

Oggi assemblea straordinaria su  Mps  che continua a crollare in Borsa( anche se in questo momento sta recuperando un 10%), rischia la terza banca d’Italia e rischia praticamente l’intera città di Siena.

E tutti si scagliano contro il Pd, visto il legame stretto che c’è tra le bancarie e le  non dobbiamo dimenticarci che Banca Mps è controllata dalla Fondazione Mps, la cui deputazione è formata da 16 consiglieri dei quali 13 vengono nominati dal comune e della provincia di Siena, da anni governati da amministrazioni di centrosinistra.

Quindi la responsabilità a livello politico sono altissime e ha voglia il partito a prendere le distanze ma le banche senza fondazioni non hanno voce in capitolo.

E neanche  risparmia critiche al PD, sottolineando la responsabilità del partito e che bisognerebbe mettere fine a queste fratellanze e interessi tra banche e politica… Sarà vero? o è pura campagna elettorale? :roll:

QUI il video

Donazioni e finanziamenti al PD:

Come le donazioni finanziamenti fatti al Pd di  sono leciti: è tutto dichiarato, nero su bianco, sulle carte di Montecitorio.

Tuttavia, quei 700mila euro danno l’idea di quanto fosse stretta la vicinanza tra l’ex presidente dell’Abi e il partito di . Può dire ciò che vuole  ma che ci siano interessi comuni e’ chiarissimo e spiega come mai i politici sopportano i peggiori insulti per il Dio interesse

 

 

Ora vediamo le battute di scambio tra Profumo e : e video direttamente dall’assemblea MPS

 

 

 

 

10.10 – Botta e risposta tra Beppe Grillo e Alessandro Profumo in assemblea. Il leader del movimento a 5 stelle parlando ai soci ha lanciato l’allarme di «un buco nei conti di 14 miliardi di euro, bisogna subito aprire un’inchiesta». Dichiarazione che ha fatto subito intervenire il presidente Profumo che ha chiesto: «Mi dica da dove viene questa indicazione? Qui non c’è nessun buco».

10.08 – «Questa è un’azienda che dovrà licenziare migliaia di persone, tra breve. E’ un’azienda che dovrà riscattarsi, ma non si ricatterà con una gestione come questa». Così Beppe Grillo nel passaggio conclusivo del suo intervento all’assemblea dei soci di banca Mps. «Come cittadino vorrei fare chiarezza. Chi ha preso questi soldi deve essere processato dall’opinione pubblica, dai cittadini, dai lavoratori che non devono rimetterci nemmeno una lira».

10.02 – «Con il Monte dei Paschi io ho perso 30 euro e lei capisce che a Genova 30 euro sono importanti». Così Beppe Grillo rivolgendosi al presidente di banca Mps, Alessandro Profumo, anche lui genovese, durante l’assemblea dei soci.

9.55 – «Profumo è completamente inadatto a gestire questa situazione perchè è indagato per frode fiscale». Così Beppe Grillo durante il suo intervento all’assemblea stroardinaria dei soci di banca Mps, in corso a Siena.

E poi leggiamo le opinioni dei politici, giusto per farci l’idea:

Per una volta sono d’accordo Pdl e Beppe GrilloLega e Idv.

Pd e Mps sono stati, del resto, legati per decenni. Prima Pc, poi Ds: Siena, come la Toscana, rossa da sempre. E con la politica ben radicata nella banca, attraverso la Fondazione e i suoi membri scelti direttamente da sindaco e provincia che ricordo essere del PD.

Così dopo gli attacchi alla Banca d’Italia e al governo Monti, ora tocca al Pd.

Le accuse non sono più, o non solo, per i quasi 4 miliardi di Monti-bond che sarebbero stati, secondo alcuni, comprati con gli introiti dell’Imu.

Ora al centro del mirino è la gestione politica di Rocca Salimbeni.

Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, bolla i colleghi democratici come “marziani”: “La vicenda Monte Paschi di Siena è gravissima e scandalosa. Quattro miliardi sono stati dati a questa banca prendendoli dalle tasche dei cittadini anche attraverso l’Imu”, è la sua tesi. “Il Monte dei Paschi è vicino al crack, è stato governato di fatto e di diritto della sinistra. Questo è l’esempio di come la sinistra governerebbe il Paese”.

Dalla Lega Roberto Maroni attacca:  ”I cittadini italiani devono sapere perché Monti ha messo l’Imu, 4 miliardi di gettito, per finanziare Mps e cercare di salvare la banca del Pd: è uno scandalo, è una vergogna”.

Ma non mancano le accuse al Pd dalla stessa sinistra e da coloro che non si riconoscono negli schieramenti principali. Attaccano Paolo Ferrero e Antonio Di Pietro, Antonio Ingroia e Beppe Grillo.Proprio il “portavoce” del Movimento 5 Stelle è il più duro con il Pd: “I colpevoli sono Mussari, che non sa nemmeno fare un bonifico in banca, e la Fondazione che ha smembrato una banca e al suo interno c’erano i Ds e il Pd da vent’anni”. E chiosa: “E’ il più grande crac finanziario d’Italia, peggiore di quello di Parmalat”.

Per Oscar Giannino, candidato premier di Fermare il declino, la vicenda Mps dimostra che la politica deve stare fuori dalle banche e dalle imprese. Ci pensi bene chi a sinistra afferma di non averne nulla a che vedere, quando ripropone con la Cgil massicce rinazionalizzazioni”.

Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema tentano labili repliche: “Il Pd fa il Pd, le banche fanno le banche”, semplifica il segretario. “Il Pd non è il sindaco di Siena”, aggiunge D’Alema.

Ma il tiro al bersaglio è iniziato.

QUI I DETTAGLI DEI PARTECIPANTI ALL’ASSEMBLEA E QUI COSA RISCHIANO I CORRENTISTI

In tanto il titolo graficamente sta recuperando un bel 10% delle perdite fatte 0.20 è il supporto importante come lo è il livello da cui siamo rimbalzati oggi, i livelli di finito allarme sono ben lontani e passano a quota 0.29/030, sino a quel punto il titolo è nettamente ribassista ed è da stare lontano lontano

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