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Borse e mercati: ecco i titoli speculativi del mondo biotech, alert su Delcath Systems (DCTH)
Veloce articolo per motivare un possibile ingresso sul titolo Delcath Systems, Inc. (DCTH) anticipato ieri sera nei commenti del portafoglio biotech.
Dopo che FDA ha accettato la NDA presentata dalla compagnia, sulla quale c’erano anche forti dubbi, l’azienda avrà due importanti eventi catalizzatori per gli investitori nei prossimi mesi. Si crede che FDA chiederà un parere ad un panel di esperti prima della data di scadenza del 15 Giugno.
Si presume che tale meeting possa essere svolto nel mese di Maggio (data ancora da confermera). Come diceva se ricordo bene l’amico Tosco “non siamo in anticipo?”. SI.
Come detto oltre ad essere interessante graficamente come segnalato dall’amico Giorgio sul blog, la molla che mi ha fatto scattare è un’altra: La bassa capitalizzazione (circa 110M di $).
Forse qualcuno ricorda che avevo segnalato il titolo già al momento della presentazione della NDA, ma avevo dato semaforo rosso per la situazione dei conti.
Infatti dopo l’accettazione della NDA l’azienda ha subito battuto cassa recuperando circa 35M di $ vendendo azioni.
Ma vediamo un po’ cosa cercheranno di far approvare questi signori ? Vi dico subito che non è affatto facile spiegarlo, anche io sto cercando di capirci qualcosa, ma credo che sia anche difficile cercare di capire quante siano le possibilità di ottenere l’approvazione.
Quindi parliamo del Chemostat prodotto principale della società è il suo sistema chemioterapico. Il sistema prevede sostanzialmente una “rimescolanza” (consentitemi il termine ma non riesco a trovarne altri) delle forniture di sangue del paziente dentro e fuori dal fegato. La procedura utilizza una serie di “palloncini” che vengono inseriti nei vasi per essere chiusi mentre una dose concentrata di melfalan viene alimentata per via endovenosa nel fegato e mirata al tumore associato dove è permesso di risiedere per circa 30 minuti e il suo effetto sul rendering delle cellule tumorali.
Per chi non lo sapesse il Il melfalan è un agente chemioterapico appartenente alla classe dei farmaci cosiddetti alchilanti, sostanze che esercitano un’azione tossica a livello cellulare (per questo sono definite citotossiche), provocando in tal modo la morte delle cellule neoplastiche. Il melfalan si usa per il trattamento di diverse neoplasie, in particolare per il mieloma multiplo, il carcinoma dell’ovaio e della mammella, ma trova indicazione anche nel trattamento del sarcoma dei tessuti molli localizzato agli arti, del sarcoma di Ewing e del neuroblastoma infantile.
L’isolamento della fornitura di sangue nel fegato dal resto del corpo del paziente consente un dosaggio molto più alto dell’agente chemioterapico per aumentare l’efficacia risparmiando il resto del corpo del paziente da effetti collaterali tossici del farmaco. Una volta che il trattamento è completo, il melphalan-saturo nel sangue viene pompato fuori dal fegato e attraverso un filtro extracorporeo viene rimossa la maggior dell’agente dal sangue prima che venga restituito al corpo.
Spero di esser riuscito a spiegare.
Come avete letto c’era già un problema al momento della presentazione della NDA perchè? Per il semplice motivo che FDA aveva già respinto la domanda a Febbraio 2011 sollevando diversi dubbi (dati statistici, sterilizzazione, sicurezza). Quindi dopo circa un anno e mezzo l’azienda ha ripresentato l’NDA che questa volta è stata accettata.
In Europa è andata decisamente meglio l’apparato ha già il CE Mark ed è approvato anche in Australia. Per il momento direi di tralasciare la restante pipeline se volete poi approfondiamo ma comunque ho visto altre cose interessanti che l’azienda sta sviluppando.
L’azienda brucia dai 3 ai 4 Milioni di Dollari al mese. Proprio questo sistema nel 2013 dovrebbe iniziare a far entrare cash nelle casse. Sono previsti degli accordi per la commercializzazione in Italia e Spagna.
Quest’ultima notizia passata abbastanza in sordina, più tutto il resto scritto sopra fa capire che attualmente il titolo sembra sottovalutato. A voi