Threshold ($THLD): più le cose cambiano, più restano le stesse

Scritto il alle 14:30 da cerealkiller

 

Titolo dell’articolo rubato al grande guastatore Jena “Snake” Plissken, corpi speciali, due medaglie al valore, il più giovane decorato nella storia delle Forze Armate. Nel ’97 salvò la vita al presidente degli Stati Uniti.

Threshold (THLD) ieri ha vissuto di riflesso l’esito di due studi incentrati sul trattamento delcancro al pancreas, diretti concorrenti in un futuro di TH 302, farmaco loro di punta. I dati riguardavano Abraxane (nab-paclitaxel) di Celgene (CELG) e CO 101 di Clovis Oncology (CLVS) e sono stati diametralmente opposti, visto che Abraxane  ha centrato l’endpoint primario mentre il secondo ha fallito su tutta la linea. Risultato? Celgene ha chiuso a +5%, Clovis a -40%. E Threshold? Meno due.

Che Abraxane avrebbe avuto successo lo ipotizzavamo un po’ tutti, non abbiamo ancora i dati sulla sopravvivenza che arriveranno a gennaio, ma il concetto non cambia. Abraxane più gemcitabina è il nuovo standard of care e i dati che arriveranno ad inizio 2013 con molta probabilità saranno incredibilmente buoni. Attenzione: non ho scritto che Abraxane sarà il nuovo standard of care, ho scritto che già lo è, il motivo, come ho avuto modo di scrivere in passati articoli, è che la terapia di combinazione viene già impiegata attualmente off label.

Questo lo schema di dosaggio dei farmaci impiegati nello studio clinico MPACT di Celgene:

BRACCI INTERVENTO
Braccio attivo: Albumin-bound paclitaxel (ABI-007)/Gemcitabina 

ABI-007 125 mg/m2 in combinazione con gemcitabina 1000 mg/m2 settimanalmente per 3 settimane seguite da una settimana di riposo.
Farmaco: Albumin-bound paclitaxel (ABI-007)/Gemcitabina 

Altri nomi: Abraxane,Gemzar
Braccio di controllo: Gemcitabina 

Gemcitabina, 1000 mg/m2 settimanalmente per 7 settimane seguite da una settimana di riposo (ciclo 1), seguito da somministrazione settimanale per 3 settimane seguite da una di riposo (ciclo 2).
Farmaco: Gemcitabina 

Altri nomi: Gemzar

La notizia:

BOUDRY, Switzerland I November 9, 2012 I Celgene International Sàrl, a subsidiary of Celgene Corporation (CELG) today announced that its phase III study of ABRAXANE® (paclitaxel protein-bound particles for injectable suspension) (albumin-bound) in combination with gemcitabine in treatment-naïve patients with advanced pancreatic cancer met its primary endpoint of overall survival. In the study, ABRAXANE in combination with gemcitabine demonstrated a statistically significant improvement in overall survival compared to patients receiving gemcitabine alone.

[…] The primary endpoint for the study is improvement in overall survival. Secondary endpoints include evaluation of progression-free survival, objective tumor response and the safety and tolerability of this combination in this patient population.

The safety profile of ABRAXANE in combination with gemcitabine observed in the study is comparable with other ABRAXANE clinical trials in pancreatic cancer. A late-breaker placeholder abstract for this study has been submitted to the American Society of Clinical Oncology’s (ASCO) 2013 Gastrointestinal CancersSymposium being held in San Francisco on January 24-26, 2013.

Avevo detto che i dati di Abraxane avrebbero impattato sulla quotazione di Threshold (THLD), per il momento la notizia scontata del successo ha prodotto solo minime conseguenze, ma che vanno sommate alle perdite registrate nelle ultime settimane, che hanno portato il titolo dagli 8$ ai 4,5$ circa odierni. La magnitudo dell’impatto potrà essere verificata a gennaio, ma nel frattempo?

Tre possibilità di investimento da considerare.

Volendo, lo scenario offre tre possibili e credibili ipotesi di investimento da studiare:

  • Sfruttare il meno 40% di Clovis (o perché no, il tonfo del partner europeo che si chiama, scherzo del destino, Clavis) ipotizzando che il valore della restante parte della pipeline possa generare un recupero in prospettiva futura.
  • Andare long su Celgene, visto che il mercato per Abraxane, causa recente nuova approvazione nel trattamento del tumore al polmone e più che probabile veloce approvazione in quello al pancreas porteranno una quantità spropositata di sldi nelle casse della compagnia.
  • Puntare su Threshold e sulla capacità di integrare TH 302 el nuovo scenario.

 

Il primo aspetto va valutato lasciando sedimentare la vicenda. Clovis (CLVS) ha immediatamente eliminato (quasi) ogni traccia di CO 101 dal proprio sito, decisa a cambiare pagina dopo che on solo la fase 3 LEAP ha fallito totalmente, ma l’intera costruzione su cui si basava lo studio ed il farmaco si è dimostrata priva di fondamenta. Clovis, in poche parole, meriterebbe forse un articolo a parte.

Andare long su Celgene (CELG) è di sicuro la scelta più razionale e tranquillizzante. Abraxane ha un futuro di vendite enormi davanti a se e la compagnia svizzera ha altri assi nella manica e uno di questi, del quale ho parlato in passato, arriva dall’acquisto di Avila. Si tratta di un composto simile nel tipo di bersaglio da perseguire al “miracoloso” (un po’ meno ora) Ibrutinib di Pharmacyclics (PCYC), ossia un BTK inibitore.

La terza ipotesi, cioè puntare su Threshold (THLD) è rischiosa sia per l’impatto di gennaio con i dati sulla sopravvivenza di Abraxane, sia perché il farmaco di punta TH 302 potrebbe dover fare i conti anche con Palifosfamide di Ziopharm (ZIOP) che entro fine anno renderà noti i dati della fase 3 nel trattamento del sarcoma dei tessuti molli, altra indicazione per la quale Threshold è in corsa.

Incroci pericolosi insomma. Threshold (THLD) potrebbe perseguire una strada alternativa nel cancro al pancreas, contando sul fatto che gli ultimi eventi hanno messo un punto esclamativo su quello che potrà essere lo scenario nel 2015, anno in cui presumibilmente assieme a Merck avranno in mano i dati di TH 302. L’opzione, che continuo a trovare di difficile applicazione, è quella di studiare il proprio farmaco in combinazione con l’attuale (nuovo) standard of care: Abraxane. Altra ipotesi suggestiva quella di una combinazione “europea” con l’interessantissimo  Masitinib di AB Science, un cKit, Lyn, FGFR3 e PDGR inibitore per cui la compagnia francese ha fatto richiesta di approvazione in Europa .

Questi sono i meccanismi d’azione del farmaco:

 

Dieci giorni fa l’annuncio di aver individuato, sfruttando i dati della fase 3, alcuni biomarker che potranno essere sfruttati per meglio selezionare pazienti adatti a trarre i maggiori benefici da Masitinib:

Skuldtech, a genomic and pharmacogenomic company specialized in developing diagnostic tests, and AB Science (NYSE Euronext – FR0010557264 – AB), a pharmaceutical company specialized in developing tyrosine kinase inhibitors, announce the discovery of a new set of blood markers predictive of a higher survival rate in pancreatic cancer patients. Skuldtech and AB Science plan to exploit these new markers for commercialization of a future companion test associated with masitinib, a molecule developed by AB science for treating pancreatic cancer.

 

Ok, avevo detto che le opzioni di investimento erano tre, ma se contiamo AB Science arriviamo a quattro…

La cosa più positiva, ovvio, è che i pazienti possono contare su nuove opzioni terapeutiche. Se è vero che la guerra contro il cancro la stiamo perdendo, è anche vero che qualche battaglia la portiamo a casa, di tanto in tanto.

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