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Crisi e povertà: la comunità europea ha stanziato 3 milioni di euro a chi incoraggia il consumo di insetti in cucina

Scritto il alle 17:07 da Agata Marino

 

 

Nel totale disinteresse dei media, all’oscuro dei cittadini, lo scorso Gennaio il Parlamento europeo ha stanziato un’ingente cifra per qualcosa di veramente fantascientifico.

Si tratta di 3 milioni di euro che verranno versati ad ogni Paese membro dell’Unione europea che incoraggia, con iniziative di vario tipo, l’uso di insetti in cucina.

La notizia è vecchia ed è passata quasi sotto silenzio, ma cercando sul web si può trovare, per esempio, un articolo di Repubblica.

Il fatto che le istituzioni europee abbiano deciso di investire immense cifre per agevolare l’introduzione degli insetti nelle abitudini alimentari europee, fa pensare che probabilmente i potenti, in vista di un futuro in cui il numero dei poveri è destinato a crescere, vogliono affidarsi anche agli insetti per permettere al popolo di cibarsi.

Questo provvedimento e questa prospettiva la dice lunga sull’Europa che verrà. Nulla è a caso in questa Europa mondialista.

 

La stravagante legge va interpretata come la soluzione europea al rapido incremento della popolazione mondiale e ai conseguenti problemi dovuti al loro nutrimento.

Le Nazioni Unite stimano che nel 2050 vi saranno altri 2 miliardi e mezzo di abitanti del pianeta terra, che si aggiungeranno ai 7 oggi esistenti, ne deriva che sarà necessario quasi raddoppiare la produzione di cibo.

La ripugnante soluzione gode, evidentemente, di un nutrito numero di estimatori, tanto che i promotori di questa iniziativa asseriscono che moltissimi insetti contengono proteine, alta quantità di calcio, basso contenuto calorico.

E come le alghe, gli insetti hanno un ulteriore vantaggio: sono piccoli. La loro produzione, anche su larga scala, non richiede tanto spazio.

E non inquina l’atmosfera.

Sarebbe un buisiness colossale!

Come dire, vogliono farci abituare a cibarci di insetti, già parte integrante della tradizione alimentare dei paesi asiatici.

Come mai è passato tutto in sordina?

In un periodo di recessione così cupo, non sarebbe corretto che l’opinione pubblica sappesse che nelle stanze dei bottoni di quell’enorme macchina burocratica chiamata Unione Europea, c’è chi pensa bene di spendere i “nostri” soldi per finanziarie questo stomachevole progetto?

Soprattutto mentre l’agricoltura a chilometro zero viene distrutta a colpi di leggi e di ricorsi e il settore agrario e sementiero è in mano a poche multinazionali senza scrupoli.

Non sarà anche questo un cavallo di troia per introdurre cibi geneticamente modificati?

La paura di future guerre e carestie potrebbe convicere la gente ad accettare di buon grado cibi creati in provetta piuttosto che una dieta a base di insetti.

Peccato che noi dimentichiamo di vivere in una frenetica società consumista.

Difatti le ultime stime ci dicono che noi, lungo la filiera, tra scarti di produzione e spreco domestico, perdiamo circa il 30% della produzione totale di cibo.

E’ quanto emerge da uno studio inedito sullo spreco del cibo, curato dal Barilla Center e presentato lo scorso maggio a Milano.

In particolare, nei Paesi industrializzati vengono buttate 222 milioni di tonnellate di cibo ogni anno: una quantità che sarebbe sufficiente a sfamare l’intera popolazione dell’Africa Sub Sahariana.

Soltanto in Europa, la quantità ammonta a 89 milioni di tonnellate. L’Italia “contribuisce” a circa il 10% dello spreco totale con 8,8 milioni di tonnellate: 27 Kg pro capite che corrispondono ad un costo di 454 euro all’anno per famiglia.

Infine, se ne vogliamo fare semplicemente un fatto economico, posso citare Sandro Castaldo, ordinario di Marketing alla Bocconi secondo cui il fatturato della grande distribuzione in Italia supera i 100 miliardi di euro l’ anno, mentre lo spreco alimentare vale circa un miliardo, e la cifra tiene conto solo della grande distribuzione.

Numeri pazzeschi che fanno rabbia e che non giustificano per nulla le decisioni prese dall’Unione europea.source

Vista la situazione mondiale sono numeri che fanno tremare i polsi.

Secondo le stime della F.A.O. un terzo degli alimenti viene buttato nella spazzatura!

Follia!

E allora dove poggiano questi finanziamenti per incentivare l’uso degli insetti in cucina?

Manca qualche pezzo del puzzle.

Continuando la lettura dell’articolo apparso su Repubblica lo scorso Gennaio troviamo delle sorprese.

Si tratta della così detta “carne artificiale”. Sono già partiti gli esperimenti per fare crescere hamburger e polli in laboratorio. Questi “studi” sono a uno stadio avanzato e promettono risultati entro due anni.

Nonchè  dei cibi geneticamente modificati.

Per esempio, i cinesi hanno dato il via alla sperimentazione di un “super riso verde”, più facile da far crescere e più nutriente.

C’è chi studia banane con extra vitamine, pesci che maturano più in fretta, vacche resistenti alle infezioni.

Cibi sintetici che nel prossimo futuro verranno sostituite da pillole prodotte direttamente dalla case farmaceutiche in combutta con le multinazionali alimentari.

Insomma, ci prendono per fame, e noi accetteremo di “buon grado” le loro decisioni.

Saremo le loro cavie, il più grande esperimento che la storia scientidica ricordi.

Fame e paura sono le armi con cui verremo schiavizzati e forse addirittura decimati.

Sarà un mondo dominato dell’eugenetica e dall’ingegneria sociale, sempre più simile a quello descritto da Aldous Huxley nel suo distopico e profetico capolavoro “Brave New World“.

“.

 

10 commenti Commenta
ilcuculo
Scritto il 6 Novembre 2012 at 17:41

A parte il fatto che con 3 milioni di euro non fai neanche una sagra paesana…

L’idea di utilizzare gli insetti a scopo nutritivo non mi pare una assurdità, ovviamente non penso che si vada verso la presentazione di piatti come quello nella foto ma verso un utilizzo industriale , per esempio per produrre mangime ad alto potere nutritivo, poco grasso, per l’allevamento animale.

Del resto gli insetti sono già alla base di molte catene alimentari per cui non lo troverei affatto assurdo.

Trovo assurdo invece il continuo approccio complottistico che la blogsfera assume nei confronti di QUALSIASI notizia, vera o falsa che sia.

lampo
Scritto il 6 Novembre 2012 at 17:45

Complimenti per il post molto interessante.
Essendo stato per motivi di lavoro anni fa in Asia, conosco le loro “abitudini” culinarie, anche in termini di insetti, visto che hanno anche molti fast-food che propongono tali cibi (e che vogliono invadere anche l’occidente).
Secondo me, prima di radicalizzare anche da noi tali abitudini, ci vuole un progetto di educazione alimentare. Credo che sia improponibile che un italiano, abituato soprattutto al sapore e qualità della nostra sconfinata capacità eno-gasttronomica, decida di sua iniziativa (anche per sentito dire) di iniziare nel suo menù settimanale, qualche pasto a base di insetti. Mi immagino già gli scaffali delle librerie con le varie ricette di cucina, per renderli meglio e più saporiti…
Non so se qualcuno ricorda che fine ha fatto il Mac Donald’s che aveva tentato di aprire ad Altamura e gli ultimi esperimenti in materia:
http://www.altamuralife.it/magazine/notizie/continua-la-contrastata-love-story-tra-altamura-e-mcdonald-s/

Scritto il 6 Novembre 2012 at 17:45

ilcuculo@finanza:
A parte il fatto che con 3 milioni di euro non fai neanche una sagra paesana…

L’idea di utilizzare gli insetti a scopo nutritivo non mi pare una assurdità, ovviamente non penso che si vada verso la presentazione di piatticome quello nella foto ma verso un utilizzo industriale , per esempio per produrre mangime ad alto potere nutritivo, poco grasso, per l’allevamento animale.

Del resto gli insetti sono già alla base di molte catene alimentari per cui non lo troverei affatto assurdo.

Trovo assurdo invece il continuo approccio complottistico che la blogsfera assume nei confronti di QUALSIASI notizia, vera o falsa che sia.

allora buon pranzo! ;-))

Scritto il 6 Novembre 2012 at 17:47

lampo:
Complimenti per il post molto interessante.
Essendo stato per motivi di lavoro anni fa in Asia, conosco le loro “abitudini” culinarie, anche in termini di insetti, visto che hanno anche molti fast-food che propongono tali cibi (e che vogliono invadere anche l’occidente).
Secondo me, prima di radicalizzare anche da noi tali abitudini, ci vuole un progetto di educazione alimentare. Credo che sia improponibile che un italiano, abituato soprattutto al sapore e qualità della nostra sconfinata capacità eno-gasttronomica, decida di sua iniziativa (anche per sentito dire) di iniziare nel suo menù settimanale, qualche pasto a base di insetti. Mi immagino già gli scaffali delle librerie con le varie ricette di cucina, per renderli meglio e più saporiti…
Non so se qualcuno ricorda che fine ha fatto il Mac Donald’s che aveva tentato di aprire ad Altamura e gli ultimi esperimenti in materia:
http://www.altamuralife.it/magazine/notizie/continua-la-contrastata-love-story-tra-altamura-e-mcdonald-s/

GRAZIE LAMPO non lo sapevo… interessante
per quanto riguarda le librerie… le ricette ci sono già 🙁

Scritto il 6 Novembre 2012 at 18:44

Io ho assaggiato le cavallette in messico e degli insetti strani in thailandia…. erano buoni. Ho mangiato di tutto anche coccodrillo e serpenti. Inoltre gli insetti secondo me vanno bene per la mia dieta !! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Scritto il 6 Novembre 2012 at 19:02

Ciao Agata…le prospettive descritte in questo articolo sono a dir poco nefaste con sapore apocalittico, che con l’aria che tira….il “morale” ti va sotto i tacchi.

…Per rispondere al IlCuculo in merito…..
“Trovo assurdo invece il continuo approccio complottistico che la blogsfera assume nei confronti di QUALSIASI notizia, vera o falsa che sia.”

La Blogsfera come in tutte le forme Mediatiche può essere “cialtrona, grossolana, o addirittura imbrogliona”, ma può ANCHE essere seria, impegnata, ma soprattutto “appassionata” in nome di quel principio che si chiama “onestà di pensiero”.

Scritto il 6 Novembre 2012 at 22:57

carloscalzotto@finanza:
Ciao Agata…le prospettive descritte in questo articolo sono a dir poco nefaste con sapore apocalittico, che con l’aria che tira….il “morale” ti va sotto i tacchi.

…Per rispondere al IlCuculo in merito…..
“Trovo assurdo invece il continuo approccio complottistico che la blogsfera assume nei confronti di QUALSIASI notizia, vera o falsa che sia.”

La Blogsfera come in tutte le forme Mediatiche può essere “cialtrona, grossolana, o addiritturaimbrogliona”, ma può ANCHE essere anche seria, impegnata, ma soprattutto “appassionata” in nome di quel principio che si chiama “onestà di pensiero”.

Carlo sei un signore come sempre… Hai espresso in modo sintetico il pensiero di chi lavora con te nel blog… Per il resto mi auguro che il tempo ci dia torto…

Scritto il 6 Novembre 2012 at 23:11

gooser:
Io ho assaggiato le cavallette in messico e degli insetti strani in thailandia…. erano buoni. Ho mangiato di tutto anche coccodrillo e serpenti. Inoltre gli insetti secondo me vanno bene per la mia dieta !! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ahhhhhh non avevo dubbi… Sul fatto che hai mangiato di tutto 😀

futre
Scritto il 7 Novembre 2012 at 23:39

Ciao a tutti. Era un po’ che non mi collegavo a parlare con voi carissimi.
Bell’articolo Agata. Ti diro’ sono anni che c’e’ in giro questo argomento. Saranno una quindicina che ne sento parlare.Non e’ stoltezza o eccentricita’ di qualche burocrate ma e’ proprio un argomento serio: la produzione di proteine derivanti da carne animale.
Si’ siamo molti e molti altri arriveranno sara’ una necessita’! No personalmente non ho mai avuto il piacere (CHE schifo!) pero’… perche’ insetti di terra no e insetti di mare si? perche’ il granchio o l’aragosta o l’astice si’ e la cavalletta la tarantola ecc no? potrei continuare…
E solo una questione di abitudine. In realta’ solo noi europei non mangiamo insetti nel resto del mondo vengono tranquillamente consumati. Bisogna imparare da piccoli, da aduti da’ il voltastomaco solo a pensarci ma perche’ essere troppo choosy? (… voi! di me non se ne parla proprio!)

andrea4891
Scritto il 6 Maggio 2013 at 19:29

forse qualche stato si tirerà indietro, rinunciando ai 3 milioni? non credo

e allora sono 3 x 27 = 81 milioni di euro buttati nel cesso per favorire una pratica – quella di sfamarsi con gl’insetti – cui le profonde menti dei nostri commissari europei (eletti da nessuno e che non debbono render conto a nessuno) ci costringeranno sicuramente in un futuro molto prossimo, vista l’efficacia dimagrante (per i popoli) delle loro insensate politiche

con 81 milioni forse si organizza una festa paesana per il cuculo … anche nella mia città il sindaco preferisce di gran lunga organizzare feste per gli Africani invece di chiudere i buchi nell’asfalto delle strade

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