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Attenzione all’ IMU-bis, altra stangata in arrivo sugli immobili?
Il tormentone di oggi dei quotidiani e telegiornali, si chiama IMU BIS, ovvero ci sarebbe la possibilità di un’ altra stangata in arrivo. E’ la vecchia “imposta di scopo” istituita da Prodi nella finanziaria 2007 e si candida ad essere l’Imu-bis. Uno strumento nelle mani dei sindaci per finanziare asili, scuole, parchi, biblioteche, strade, parcheggi. Imu bis perchè la base di calcolo si effettua sulle rendite catastali, l’ aliquota arriva fino ad un massimo del 5 per mille, colpisce tutti gli immobili. Aumentano poi anche le opere finanziabili (lo “scopo” appunto), come il restauro e la conservazione di monumenti e palazzi storici, oltre che nuovi spazi per eventi, potenziamento del trasporto locale, arredi urbani significativi, giardini, musei. I sindaci individuano le opere, scelgono l’aliquota e i tempi di imposizione ed emettono il regolamento che disciplina l’imposta. Il mancato inizio dell’opera, entro due anni dal progetto, impone la restituzione dell’imposta.
Come dicevamo istituita da Prodi, finita nel decreto sul Federalismo fiscale dello scorso anno, rimandata a un regolamento da emanarsi entro il 31 ottobre 2011 per arrivare al Semplifica-Italia che rende l’imposta più appetibile: applicata per il doppio del tempo, fino a 10 anni dai 5, finanzierà il 100% delle opere, non più il 30, estesa anche alle prime case.
Ok, ok, la tassa non è nuova, c’ era già, non si chiama Imu bis ma imposta di scopo, ma resa più allettante dalle ultime modifiche fatte per raccattare soldi per i comuni, la palla passa in mano ai sindaci adesso……………………….. quindi speriamo in bene………….
Non oso pensare quali problemi porterebbe la sua applicazione!!!!
Queste sono le ultime notizie della CGIA di Mestre, di Giuseppe Bortolussi:
“Se nel prossimo mese di ottobre il Governo Monti aumenterà l’Iva, nel 2012 i contribuenti italiani pagheranno 19,9 miliardi di tasse in più rispetto al 2011. Nel 2013, invece, si ritroveranno con un maggiore aggravio fiscale, rispetto a due anni prima, pari a 32,5 miliardi. Tra due anni, infine, il peso delle nuove imposte, rispetto a tre anni prima, sarà di 34,8 miliardi. Risultato? Salvo novità legislative, nel triennio 2012/2014 il raggiungimento del pareggio di bilancio costerà a tutti noi 87,3 miliardi di tasse in più”
“Ormai rischiamo di rimanere soffocati dalle tasse. E’ vero che il governo Monti è stato costretto ad intervenire in maniera molto decisa per salvare il Paese dal fallimento. Ma è altrettanto vero che si è agito solo ed esclusivamente sul fronte delle entrate. Nel salva Italia, ad esempio, l’effetto complessivo della manovra è costituito per l’81,3% da nuove entrate e solo il 18,7% da tagli alla spesa. Un sacrificio immane che rischia di schiacciare il paese sotto una montagna di imposte, con il rischio, così come ha sottolineato qualche giorno fa il Fmi, di raggiungere il pareggio di bilancio solo nel 2017 e non, come previsto dal governo Monti, nel 2013″