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Riforma del lavoro, tasse e risparmi: tre italiani su quattro non arrivano a fine mese
Si tagliano gli svaghi, ma anche la benzina. Il 39% non risparmia più.
Altro che risparmiare: il 75% degli italiani quando arriva la busta paga (il 27 del mese) ha già finito i soldi dell’assegno precedente. E il 27 di marzo i lavoratori hanno dovuto fare i conti con le nuove addizionali comunali e regionali. Nove italiani su dieci, quindi, sono costretti a rivedere il loro stile di vita (per esempio nel 53% dei casi tagliando le spese per attività ricreative)….
SI TAGLIA LO SVAGO, MA ANCHE LA BENZINA. Lo rivela un sondaggio effettuato su un campione di 100 italiani da Careerbuilder.it, il sito italiano per la ricerca di lavoro di proprietà di Gannett Co. Inc., Tribune Company e The McClatchy Company, quotate a Wall Street.
Il sondaggio mette in luce le strategie più gettonate per la difesa del portafoglio: la prima è appunto tagliare le attività ricreative (53%), ma anche usare buoni sconto e coupon (49%). C’e però anche chi, a causa del caro-benzina, decide di guidare meno (41%) e quindi di usare i trasporti pubblici (21%). E c’è anche chi è pronto a cancellare servizi considerati “di lusso” come la televisione via cavo etc..(15%).source
IL 39% NON RIESCE A RISPARMIARE NULLA. E i risparmi? Il 39% dei lavoratori dichiara di non essere in grado di risparmiare nulla, il 9% risparmia meno di 60 euro al mese e il 25% meno di 120 euro al mese. «I lavoratori stanno adottando una serie di tattiche per arrivare alla fine del mese. Che sia limitare il budget o trovare altre fonti di reddito, tutti i lavoratori stanno facendo del loro meglio per difendersi dalla crisi.
Ma il governo cosa fa?
Per ogni argomento troverete l’articolo
Aumento delle imposte con tasse allucinanti, imu, burocrazia che ostacola le imprese, crisidel credito, la casta che piange ma vive su altri pianeti, aumento della benzina
E noi stringiamo la cinghia ma queste buone abitudini finanziarie non saranno utili ai lavoratori solo nel breve ma anche nel lungo termine», dice Tony Roy, presidente di CareerBuilder.