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Grecia crisi: l’ odissea del malato terminale aggiornamento

Scritto il alle 22:42 da balrock@finanzaonline

Il 29 febbraio in Finlandia si voterà per approvare la concessione del pacchetto da 130 miliardi ad Atene. Il voto sarà discusso in un dibattito in parlamento, anche se il si per adesso è scontato da parte dei finlandesi.

Sempre in quella data gli imprenditori e i sandacati maggiori ellenici protesteranno con dei cortei contro le misure di austerità, ci sarà uno sciopero di 3 ore dalle 12:00 alle 15:00 con un corteo.

Mentre a livello europeo ci saranno manifestazioni, un portavoce della European trade union confederation (Etuc) ha confermato che tutti i 27 paesi dell’Ue hanno intenzione di partecipare all’ultima protesta prima del summit del 1 marzo, in risposta alla crescente ondata di austerità economica che è stata addottata da parte dei governi europei. «Mobilitandosi lo stesso giorno in tutta Europa per la prima volta, i sindacati europei intendono reagire allo stesso livello della loro rabbia ed esasperazione di fronte alle ingiustizie», ha affermato Bernardette Segol, responsabile dell’Etuc. «Alla vigilia di un importante summit europeo», conclude dicendo, «vogliamo dire forte e chiaro che ci sono alternative a questa Europa senza solidarietà, senza progetti, senza speranza e senza prospettive». Qui almeno si intravede un pò di unione vera.

 

Per quanto riguarda la situazione di piccole e medie imprese, si stima che entro il primo trimestre di quest’ anno saranno circa 12000 le aziende a chiudere i battenti. Inoltre, i posti di lavoro che il settore perderà quest’anno sono stimati intorno ai 240.000 a fronte dei 150.000 già andati persi lo scorso anno. A questo si aggiunga che negli ultimi sei mesi più della metà dei datori di lavoro nel settore (il 53.3%) non ha pagato nei tempi stabiliti i propri dipendenti.

Il governo greco chiede alle banche di fornire i dati di tutti i trasferimenti esteri superiori a 100.000 euro, il ministro delle finanza Venizelos ha dichiarato << per verificare se sono giustificati, dai livelli di redditi e proprietà dichiarati dai cittadini stessi >>. Per il semplice motivo che dei 65 miliardi ritirati dai conti correnti bancari dal 2009, soltanto 16 sono stati trasferiti all’ estero e si pensa che i restanti 49 miliardi siano ancora in Grecia, magari anche in forma di quadri, opere d’arte, oro, cassette di sicurezza, sotto il materasso ecc….

 

“La Banca di Grecia ha calcolato che in questo modo le famiglie greche hanno perso interessi per 2,5 miliardi di euro, avendo ritirato i loro depositi, mentre al tempo stesso hanno contribuito a tenere il sistema finanziario del paese sotto pressione.”

 

Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble non esclude che ci sia bisogno di un ulteriore salvataggio in futuro, nonostante la concessione del pacchetto di aiuti da 130 miliardi ( fonte ):

 

Non c’è alcuna garanzia che il percorso che stiamo percorrendo porti al successo. Probabilmente non è neppure l’ultima volta, che il parlamento tedesco si dovrà confrontare con gli aiuti finanziari per la Grecia”

 

Mentre al giornale tedesco Der Spiegel, il ministro dell’ interno bavarese Hans-Peter Friedrich, ha dichiarato che: “al di fuori dell’Unione monetaria le possibilità della Grecia di rigenerarsi e diventare più competitiva sono sicuramente maggiori di quelle che ha se rimane nell’euro”. “Non parlo di espellere la Grecia, ma di creare incentivi per un’uscita che Atene non possa rifiutare”. Ci si mette anche Norbert Barthle, deputato della Cdu che pure appoggia il secondo pacchetto in favore della Grecia, esprime dubbi sulla riuscita del risanamento greco, e precisamente sulla capacità di Atene di realizzare l’ obbiettivo di ridurre al 120,5% del PIL il debito pubblico entro il 2020 dall’ attuale 160%.

2 commenti Commenta
kry
Scritto il 26 Febbraio 2012 at 10:52

Del greco ci troviamo tutto,nel titolo l’odissea poi la tragedia ed infine arriviamo alle calende per capire che non è ancora stata trovata una soluzione. Anzi mi sembra di capire che dobbiamo prepararci a sborsare una seconda rata di miliardi di euro oltre ai 20 già previsti. Io non riesco a vedere da parte dei soggetti una valutazione corretta dei problemi.La banca centrale si preoccupa che le famiglie con il loro agire hanno perso 2,5 miliardi di interessi,secondo me li hanno fatti risparmiare a un sistema finanziario fallito e per questo avrebbe dovuto ringraziare,senza minimamente preoccuparsi di capire la ragione di fondo per cui si preferisce tenere liquidità in casa rinunciando agli interessi. Il sindacato di polizia che scrive la lettera dicendo che nelle eventuali sommosse non userà violenza contro i “propri” fratelli, ci mancherebbe più che giusto, e non si trova una parola nell’ impegnarsi d’ indagare e consegnare alla giustizia i responsabili. Spero che il problema greco non sia il pretesto per spostare l’attenzione da fatti finanziari ancor più gravi. Germania e Francia si stanno adoperando per salvare il loro sistema bancario con i nostri soldi,dopo aver beneficiato di enormi utili e essere entrati nel nostro sistema finanziario comprando quote di banche di interesse nazionale. Non resta che dire oltre al danno la beffa, dobbiamo essere orgogliosi del fatto che siamo riusciti ad esportare il miglior prodotto nazionale ” Chi sbaglia non paga”.

balrock
Scritto il 26 Febbraio 2012 at 17:31

kry@finanza,

dobbiamo essere orgogliosi del fatto che siamo riusciti ad esportare il miglior prodotto nazionale ” Chi sbaglia non paga”.

Questa è da incorniciare………………………. è proprio così

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