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Non è solo la Grecia a far paura all’ eurozona
Non è solo la Grecia a preoccupare l’ eurozona ( vedi QUI ), anche Dublino e Lisbona sono nell’ occhio del ciclone. Dall ‘ Irlanda sono in fuga i fondi del mercato monetario, hanno ritirato la loro liquidità ben in 92, quasi la metà di quelli presenti adesso sul territorio irlandese, tra questi anche Goldman Sachs e Allianz. Forse lo hanno fatto in via preventiva, ma di certo è che non è un bel segnale, successe anche alla nostra penisola ad aprile 2011. restano elevate le perdite anche della banca centrale, pari a 136 miliardi di euro al 30 dicembre 2011. Dato che il Prodotto interno lordo (Pil) irlandese per il 2011 è stimato in 198 miliardi di euro, le perdite della banca centrale sono il 68,7% del Pil.
Per la tabella completa QUI.
In Portogallo abbiamo dei bond a 10 anni che rendono oltre il 14% e quelli a 3 anni circa il 19%, considerati spazzatura dopo il taglio del rating delle 3 agenzie, gli investitori temono che si stia prendendo la via greca, andando verso una ristrutturazione del debito. Secondo le previsioni macroeconomiche della Commissione europea, il Portogallo registrerà una contrazione del Pil del 3% nel corso dell’anno, fa paura la recessione in corso e aumentano i timori fra gli analisti sul fatto, che potrebbero essere necessari più soldi rispetto ai 78 miliardi di euro del bailout varato l’anno scorso.
Cè pure l’ Ungheria che è minacciata di sanzioni da parte della comunità europea per l’approvazione di leggi liberticide che minacciano l’indipendenza della Banca centrale, della giustizia e la privacy dei cittadini. I sostenitori del primo ministro vogliono lasciare l’Ue e preparano una marcia su Budapest per sabato. Budapest non potrà sperare nel credito di 15-20 miliardi di dollari chiesto a Ue e Fondo monetario internazionale, senza il quale il paese rischia il default.