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Ma Monti non era il Premier ammazza spread?

Scritto il alle 17:25 da carloscalzotto@finanza

Tutto inutile….lo SPREAD torna a salire e non poco (siamo sempre intorno i 370-400 punti di differenziale con il BUND).

Che ci fosse un problema di credibilità politica prima di questo Governo lo abbiamo assodato, ma che un premier tecnico “ex novo” avesse la bacchetta magica nel far credere che bastava schiacciare sulla leva fiscale per recuperare credibilità e liquidità per sanare una situazione a dir poco disastrosa, era pura utopia.

Nell’asta odierna dei titoli di stato i rendimenti sono impietosamente saliti, segno di una mai debellata sfiducia verso il nostro paese….

Anche i CDS (Credit Default Swaps) ossia i certificati contro il rischio fallimento del bel Paese stanno salendo a vista d’occhio. I paragoni con la Spagna si sprecano, ma in pochi tengono conto della diversità oggettiva che esiste tra noi e il paese iberico.

Là le cose stanno andando decisamente peggio che da noi. Ieri i rendimenti iberici del decennale hanno sfiorato il 6% nonostante gli sforzi e manovre a ripetizione, come peraltro, era avvenuto tempo fa anche in Italia. Il problema di fondo rimane sempre lo stesso….l’effetto CONTAGIO.

E’ come se noi fossimo in balia del mare con tutti i rischi conseguenti della deriva. L’organizzazione europea del sistema monetario non è proprio quel che si dice “l’optimum“. Si si.. lo so, la Bce ha dato la possibilità alle banche di finanziarsi ad un “misero 1%” aiutandole così a far profitti speculando sui titoli di stato. Ma non dimentichiamo però che nella loro pancia le svalutazioni dei medesimi sono sicuramente importanti ed è per questo che ad una minima fibrillazione, il tutto si trasformi in ripetuti crolli di una ritrovata ma ancor flebile fiducia. Quest’ultima si rafforzerà se all’orizzonte si intravvederanno soluzioni di stimolo per l’economia reale e non com’è stato fatto finora, con iniezioni di liquidità a pioggia per i gruppi bancari che di sicuro non usciranno mai (se non in minima parte) dai loro forzieri.

Mentre scrivo poi, il nostro parlamento sta mettendo la firma definitiva su una legge che ipoteca un difficile e quanto mai improbabile pareggio di bilancio nel 2013, dinanzi a stime pessimistiche del Fondo monetario internazionale che invece ipotizza una recessione del 2,2% nel 2012 e dello 0,5% nel 2013. Come si possono raggiungere tali obiettivi con questi chiari di luna?

Si dovrebbe trovare un sistema da obbligare le nostre banche a ridistribuire la liquidità nell’economia reale (imprese, famiglie, commercio, ecc..) in modo che il volano si rimetta in moto.

Devo proprio farmene una ragione se, (come scrissi tempo fa in un post dedicato sulle stime di Bankitalia ( Con lo SPREAD attuale….recessione nel 2012 e crescita zero nel 2013) le indicazioni della nostra Banca Centrale verranno difficilmente rispettate. D’altronde l’eurosistema e gli annosi ritardi con cui si cerca di intervenire sul risanamento del debito pubblico, provocano discrepanze insanabili che altro non fanno che peggiorare una situazione in atto (secondo me) già molto compromessa.

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