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Blocco ai prelievi … attacchi hacker e furti: è la fine dei Bitcoin ..?

Scritto il alle 10:55 da carloscalzotto@finanza


Qualche dato sulla settimana più difficile che la moneta virtuale ha vissuto negli
ultimi anni. E anche se il valore è ritornato a salire, la tempesta non è ancora finita.
Grande colpo alla credibilità dei Bitcoin, quando la moneta sembrava pronta per fare il grande passo e diventare un metodo di pagamento sempre più comune. Quanto accaduto negli ultimi dieci giorni rappresenta infatti il perido più difficile della storia recente della cripto-valuta.
I tre principali exchange – Bitstamp, Mt.Gox e BTC-e – sono stati costretti a bloccare i prelievi a causa di diversi attacchi hacker e ancora 2,7 milioni di dollari (4,474 Bitcoin) sono stati rubati dal sito Silk Road 2.0 (la nuova versione del portale chiuso lo scorso ottobre dall’Fbi). Il colossale furto è stato causato da un difetto nel protocollo, lo stesso che ha cotretto gli exchange a congelare i passaggi di denaro. Questo buco ha permesso agli hacker di entrare nel sistema e copiare l’ID di transazione (che di norma è protetto) facendo centinaia di richieste per trasferire denaro.
Sabato mattina Bitstamp – il più grande exchange di Bitcoin al mondo – ha annunciato di aver fatto ripartire il suo servizio di prelievo. Già da venerdì alcune funzioni erano ritornate alla normalità, notizia che aveva fatto balzare la criptovaluta a 700 dollari dopo il crollo che aveva portato in basso il suo valore fino a 550 dollari.
Per Mt.Gox, la terza piattaforma di scambio al mondo con sede in Giappone, la situazione resta difficile. Il gruppo è stato il primo a porre fine alle transazioni ed è ancora chiuso: ha annunciato che darà informazioni più dettagliate sulla situazione lunedì. Per ora tutto il denaro virtuale dei suoi clienti resta congelato. Sempre la scorsa settimana anche BTC-e, con sede in Bulgaria, ha dovuto chiudere i rubinetti per poi ripartire.
L’amministratore delegato di Mt.Gox, Mark Karpeles, giovedì ha ricordato che la chiusura è stata causato da un problema tra il wallet personalizzato dell’exchange e alcuni aggiornamenti fatti da Bitcoin Foundation, la fondazione nata nel 2012 con l’obiettivo di migliorare gli standard e rendere più stabile la valuta. Il gruppo ha subito smentito questa affermazione, affermando tuttavia di essere al lavoro per apportare dei miglioramenti ai protocolli.
Di certo questa serie di inconvenienti hanno fatto aumentare le preoccupazioni sulla sicurezza del sistema, in un periodo nel quale la moneta sta diventando sempre più popolare e sta attirando l’interesse di investitori e delle istituzioni che vorrebbero regolarizzarla. Nello stato di New York si sta valutando in che modo regolamentare gli scambi. Inoltre ci sono alcuni locali che vorrebbero istallare uno sportello per prelevare Bitcoin direttamente sul proprio smartphone. source

Ma anche su questo versante la situazione non è delle migliori: da qualche giorno Apple ha deciso di bandire dal suo App Store tutte le applicazioni che permettevano di avere un portafogli Bitcoin sul proprio iPhone. La mossa non è stata gradita di migliaia di clienti del colosso di Cupertino che minacciano di abbandonare iOS.

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