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Grecia in default già a settembre? Secondo lo Spiegel il Fondo Menetario Internazionale vuole bloccare gli aiuti
Secondo il giornale Spiegel, l’ FMI vorrebbe bloccare gli aiuti al paese ellenico, sembra che:
che alti esponenti dell’Fmi hanno gia’ comunicato questa intenzione alle autorita’ di Bruxelles, con la conseguenza di un probabile default di Atene nel prossimo mese di settembre.fonte
La Troika sta controllando il programma di riforme concordato, ma sempre secondo il settimanale dtedesco: “appare chiaro che il governo greco non riuscira’ a ridurre entro il 2020 il debito pubblico al 120% del Pil“. E non solo, sembra altrettanto improbabile che Atene riesca a restituire alla Banca Centrale Europea, i 3,8 miliardi in scadenza il 20 agosto. Questo è un’ altro campanello d’ allarme dopo il blocco della BCE all’ accettazione dei titoli greci come collaterale.
Nel caso in cui ad Atene venisse concesso piu’ tempo, cio’ causerebbe secondo la troika un esborso maggiore degli aiuti compreso tra 10 e 50 miliardi di euro, che molti Paesi dell’Eurozona non sono disposti ad accollarsi. In aggiunta a cio’, Olanda e Finlandia avrebbero posto come condizione della loro partecipazione agli aiuti alla Grecia che anche l’Fmi se ne assuma una parte. Lo Spiegel scrive inoltre che, secondo l’opinione dei Paesi dell’Eurozona, un’uscita della Grecia dall’euro sarebbe controllabile.fonte
L’ ipotesi di un ‘ Euro ma con alcune uscite dall’ area, prende sempre più campo…..
Mario Draghi, il governatore della banca Centrale Europea ha detto: “dall’euro non si torna indietro, non è possibile buttare un patrimonio acquisito”.
Altri invece sostengono che l’euro continuerà a rimanere in vita, anche se non tutti i Paesi che adesso ne fanno parte continueranno a starci. A temerlo è l’ex ministro socialdemocratico delle Finanze, Peer Steinbrueck, probabile sfidante di Angela Merkel alle elezioni per la Cancelleria del prossimo anno. In un’intervista al domenicale ‘Bild am Sonntag’ l’esponente socialdemocratico spiega che “in alcuni casi aumentano i miei dubbi che nell’Eurozona possano rimanere tutti i Paesi che adesso ne fanno parte. Non riesco a vedere come alcuni Paesi riescano a colmare la lacuna della loro competitivita. Sono sicuro che l’euro continuerà ad esistere, ma non faccio previsioni su chi farà ancora parte dell’Eurozona dopo il superamento della crisi”. fonte
Anche se Olli Rhen commenta così l’ articolo uscito sul giornale di Amburgo: “Non sappiamo da dove vengano queste informazioni dello Spiegel“.