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Il Fondo Monetario parte in missione e oggi visita le banche italiane che continuano a ridepositare in BCE togliendo liquidità alle imprese
Siamo in un periodo di crisi folle, suicidi, fallimenti di imprese, lo stato che non paga per primo i conti ANCHE SE POI è IL PRIMO A CHIEDERE ALLE STESSE IMPRESE LE TASSE CON SALASSI DA USURA, fondazioni bancarie esentate dal pagamento sulla tragica IMU( quando è assurdo che i sacrifici li facciamo solo noi) e sempre inerente alle care banche sempre in primo piano la stretta creditizia con tagli sui fidi e finanziamenti alle imprese, mentre i soldoni regalati ad un tasso bassissimo dalla BCE… le nostre banche, continuano a ridepositarli sempre presso la stessa BCE
In questi giorni gli esperti del Fondo Monetario visitano le banche italiane che “fregandosene” continuano a ridepositare presso la BCE togliendo liquidità alle imprese
Fmi, parte missione in Italia, a Milano 8 esperti vedono banche.
E’ partita stamane la missione del Fondo monetario internazionale in Italia con alcuni incontri a Milano tra un nutrito gruppo di esperti dell’Fmi e funzionari di Unicredit e Intesa Sanpaolo.
“Siamo qui a Milano fino a domani, poi andremo a Roma”, ha detto a Reuters un componente del team dell’Fmi uscendo da uno degli incontri di stamane…
“Abbiamo appena iniziato”, ha risposto il funzionario a una domanda sull’esito dei colloqui di stamane.
Gli incontri partiti stamane si svolgono nella cornice della consueta missione annuale che i funzionari del Fondo monetario svolgono in Italia secondo quanto stabilito dall’articolo IV dello statuto dell’istituzione. I meeting nelle banche fanno parte degli incontri con esponenti del settore privato.
Nell’agenda milanese del team di otto persone figurano anche l’Università Bocconi e le agenzie di rating. In parallelo altri funzionari del Fondo iniziano oggi i colloqui istituzionali a Roma, partendo dal ministero dell’Economia.
Lo scorso novembre, prima che il governo guidato da Silvio Berlusconi lasciasse il posto ai tecnici guidati da Mario Monti, Roma aveva acconsentito a sottoporsi a una sorveglianza ben più stretta delle proprie politiche, attraverso il fiscal monitoring trimestrale, per recuperare la credibilità perduta sui mercati.
Il numero uno del Fondo, Christine Lagarde, ha annunciato, però, il mese scorso che, visto il recupero di fiducia registrato grazie alle riforme messe in campo dal nuovo governo, non era più necessaria una sorveglianza rafforzata.
source LE BANCHE RIDEPOSITANO IN MASSA PRESSO LA BCE MENTRE LE IMPRESE NON HANNO LIQUIDITA’
I depositi a scadenza un giorno, demominati overnight, attraverso i quali gli istituti di credito privato depositano i loro soldi presso la Banca centrale europea hanno superato ieri di nuovo il tetto degli 800 miliardi di euro. Non accadeva dallo scorso marzo. Lo ha reso noto stamani la stessa Bce da Francoforte.Rispetto a mercoledì ieri c’è stato un aumento di 14 miliardi di euro nei depositi, saliti complessivamente a 803 miliardi. La BCE ha prestato alle banche private al tasso dell’1%, senza nessun vincolo di destinazione, oltre mille miliardi di euro ad un tasso dell’1%. Le banche private in attesa di ulteriori “pranzi speculativi” sui debiti sovrani li lasciano fermi presso la BCE mentre le imprese e le famiglie sono costrette a rivolgersi agli strozzini. Se invece di prestare questa montagna di soldi alle banche private queste risorse fossero state destinate per la crescita e l’occupazione oggi l’Italia e L’Europa si troverebbero in tutt’altra posizione, giusto?