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Anadys si fa comprare da Roche. E fa +250%… ma gli altri?

Scritto il alle 11:07 da cerealkiller

Ne ho parlato qualche giorno fa e torno a parlarne oggi. Anadys (ANDS) ha fatto il botto e con lei gli azionisti, complimenti a loro. La notizia è positiva anche per altre compagnie che gravitano nell’orbita del trattamento dell’epatite C. Achillion (ACHN) si era mossa venerdì, passando dai 4,9 ai 5,8$; Idenix (IDIX) ne ha beneficiato meno anche se in apertura si era portato da 5,15 a 5,5$. Inhibitex (INHX) ieri ha chiuso a +13%. Parlerò di tutte e tre, ma oggi comincio dall’ultima.

Queste sono le performance dei titoli coinvolti nello sviluppo di farmaci per epatite C a bassa capitalizzazione, da inizio anno a ieri.

L’acquisto di Roche ha una motivazione semplice, quella di Anadys potrebbe essere la prima efficace terapia orale non comprendente interferone pegilato ad essere immessa sul mercato. E indovinate un po’ cosa vende Roche? Pegasys, interferone pegilato.

Lo standard of care, ossia il trattamento  per epatite C (HCV)che offre i maggiori vantaggi è rappresentato da un ciclo di 24 o 48 settimane di interferone pegilato ( Pegasys ) e Ribavirina ( Copegus ).

Allo stato attuale delle cose conosciamo 6 genotipi del virus dell’epatite C, pazienti con genotipo 2 e 3 rispondono meglio alla terapia rispetto ai pazienti con genotipo 1 (questi ultimi sono quelli investigati da ANDS nel trial di cui ho parlato l’altro giorno), la probabilità di risposta infatti è 2 o 3 volte maggiore.

La diagnosi di epatite C si effettua ricercando la presenza del genoma virale ( HCV RNA ) poiché questo consente di individuare l’infezione anche in pazienti nei quali non è rilevabile la presenza di anticorpi anti-HCV.

Durante epatite C cronica, si possono osservare aumenti plasmatici dell’alanina-aminotransferasi ( ALT ) e dell’aspartato-aminotransferasi ( AST ), generalmente 5 volte il limite superiore della norma.

I livelli di fosfatasi alcalina e di gamma-glutamil-transpeptidasi ( GGT ) sono generalmente normali; se elevati possono indicare cirrosi.

A settembre INHX ha iniziato una fase 2 che randomizzerà 90 pazienti con epatite c naïve con genotipo 2 o 3 in 4 bracci. I pazienti nei 3 bracci del trattamento con INX 189 riceveranno il farmaco in diversi dosaggi (25, 50 e 100 mg) più lo standard of care mentre l’ultimo braccio placebo più standard of care. i pazienti dei bracci attivi che otterranno una risposta virologica rapida estesa (eRVR, cioè livelli di HCV RNA sotto la soglia del rilevabile dopo 28 giorni e 12 settimane) termineranno la terapia, quelli che non a otterranno continueranno la terapia con interferone e Ribavirina. I risultati sono attesi nel primo trimestre del 2012.

Altro trial in corso vede  INX-189 in alto dosaggio come monoterapia o in combinazione con Ribavirina per 7 giorni. Qui ritorna ad essere interessante per il discorso della mancanza di interferone. Un braccio a 200 mg una volta al giorno,  100 mg due volte al giorno sempre in monoterapia, 100 mg INX 189 una volta al giorno con Ribavirina e cibo con basso contenuto di grassi ed infine dosaggi di INX 189 ancor più alti di 200 mg. Ogni braccio da 10 pazienti randomizzerà 8 malati al braccio attivo e due al placebo.

Il 31 marzo 2011 INHX è passata da circa 3$ a circa 5$. I dati sulla sicurezza e l’efficacia di INX 189 in fase 1b doppio cieco vs placebo in 70 pazienti con genotipo 1 (quello di ANDS) suddivisi in 7 dosaggi, anche qui randomizzazione 8:2.

Queste le caratteristiche della popolazione dello studio:

• 81.4% maschi

• 65.8% Caucasici, 32.8% Neri 57.0% Ispanici;

• età 45.6 (range 25 – 64 anni)

• 90% Genotipo 1a

• HCV RNA 6.27 logs

INX-189 ha dimostrato di avere attività antivirale e che questa è proporzionale al dosaggio del farmaco (ricordo che qui il dosaggio più alto è 100 mg) con una riduzione mediana dell’HCV RNA rispetto alla baseline di -0.64, -1.00,

-1.47, e -2.53 log10 IU/mL, per 25mg , 50 mg e 100 mg.

la riduzione mediana di HCV RNA del placebo è stata -0.20

log10 IU/mL.

Oltre a questo i livelli di ALT (alanina transferasi) hanno subito una diminuzione clinicamente significativa, son si sono segnalati eventi avversi gravi nei trattati con INX 189 mentre uno solo nel gruppo di Ribavirina e placebo.

Il 2012 si preannuncia un anno interessante per Inhibitex.

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