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Aggiornamento … accelera la battaglia per la separazione bancaria
Scritto il 24 Febbraio 2014 alle 11:30 da
Mentre dall’inizio del 2014 le notizie sono dominate dalla crisi strategica in tutto il mondo, continua la battaglia internazionale per separare il sistema bancario dalla bisca finanziaria, eliminando i titoli tossici.
Negli Stati Uniti, il disegno di legge per il ripristino del Glass-Steagall Act, presentato alla Camera dei Rappresentanti col numero HR 3711, identico a quello presentato al Senato
dalla Senatrice Elizabeth Warren (e 10 cofirmatari) ha ora 11 cofirmatari. L’altro disegno di legge simile presentato alla Camera da Marcy Kaptur è stato sottoscritto da altri 79 congressisti.
A livello degli stati, mozioni che chiedono alla Camera ed al Senato di approvare i disegni di legge per il ripristino della Glass-Steagall sono state presentate nel 2012 in sedici parlamenti statali. Esse devono essere ripresentate nel 2014, cosa che è già accaduta in numerosi stati. Queste mozioni hanno un impatto notevole sui parlamentari eletti a livello nazionale, perché riflettono le pressioni provenienti dalla base.
Una convinta sostenitrice della separazione bancaria è Nomi Prins, ex managing director a Goldman Sachs, ex senior managing director alla Bear Stearns a Londra, stratega a Lehman Brothers ed analista della Chase Manhattan Bank. In un’intervista esclusiva concessa all’EIR l’8 gennaio, la signora Prins ha dichiarato che la Volcker Rule non affronta i problemi. Benché si supponga che regoli il trading in conto proprio, “la natura della cartolarizzazione, dei derivati complessi, della loro distribuzione tramite il meccanismo del ‘market making’, dei rami assicurativi, di quelli di consulenza, tramite ogni tipo di entità nell’ambito dell’arena bancaria sotto l’ombrello di una singola holding bancaria – tutto ciò sfugge alla regolamentazione della Volcker Rule nella sua forma attuale”.
Italia: il Consiglio Regionale Veneto ha approvato il 29 gennaio una mozione che chiede al governo nazionale di stilare un disegno di legge per “separare le banche commerciali dalle banche d’affari secondi i principii ed il modello del Glass-Steagall Act”, e di promuovere le banche legate alle comunità locali. Chiede inoltre al Parlamento Europeo, alla BCE ed all’Ecofin di rivedere il meccanismo di prelievo forzoso escludendo tutti i conti correnti dei risparmiatori e delle imprese, “anche quelli non protetti”.
Mozioni simili sono state approvate anche dal Consiglio Regionale Lombardo, da quello del Piemonte e della Toscana.
Spagna: Il quotidiano nazionale ABC ha pubblicato il 3 febbraio un articolo molto favorevole alla legge Glass-Steagall, che riflette il panico per le condizioni da depressione economica in cui versa la Spagna. Notando che dall’inizio della crisi molte voci si sono levate in Europa per proporre disegni di legge simili al Glass-Steagall Act di Franklin Delano Roosevelt, il quotidiano osserva che Bruxelles “non contempla la possibilità di far rivivere la tradizione su cui Roosevelt e gli Stati Uniti costruirono parte del proprio futuro economico”.
In un articolo del 3 settembre 2012 ABC aveva citato la campagna del movimento di LaRouche per ripristinare la legge Glass-Steagall negli Stati Uniti. In questo nuovo articolo elenca varie iniziative in Europa, come ha fatto l’EIR Strategic Alert all’inizio dell’anno (vedi EIR 01/14). Scrive che più della metà dei parlamentari britannici approverebbero la separazione bancaria secondo lo standard Glass-Steagall, che sono stati presentati svariati disegni di legge al Parlamento italiano affinché essa venga ripristinata, e che si è espresso a suo favore anche il Premier belga Elio Di Rupo. Ma che la Commissione Europea, sotto pressione da Francia e Germania, ha optato “per mantenere lo status quo delle grandi banche” e invece di adottare un approccio preventivo, prende in considerazione solo misure per correggere le crisi dopo che si sono verificate.
Portogallo: Il 20 gennaio il leader socialista ed ex parlamentare europeo Paulo Casaca ha pubblicato un articolo che cita la legge Glass-Steagall come un “modo ragionevole, essenziale ed urgente per ridurre il potere sconfinato e incontrollato dell’industria finanziaria”. L’articolo è stato pubblicato dall’Istituto Democratico Portoghese, la cui missione esplicita è quella di fungere da forum per un dibattito nazionale lungo tutto lo spettro politico del Portogallo.
Svizzera: La Commissione Affari Economici e Tributari della Camera Alta del Parlamento Svizzero, il Consiglio degli Stati, ha respinto il sostegno dato alle due mozioni per la separazione bancaria approvate dal Consiglio Nazionale nel settembre 2013, e presentate dal partito socialdemocratico (SP) e dal Partito Popolare Svizzero (SPP). Prima del voto, la Commissione ha ascoltato alcuni ‘esperti’ delle banche: Jean-Pierre Dantine (Banca Nazionale Svizzera), Mark Branson (dell’ente di vigilanza svizzero FINMA, famoso perché promuove il Bail-in o prelievo forzoso), Axel Weber (UBS), Urs Rohner (Credit Suisse) ed il Prof. Ernst Baltensperger. Anche se i due partiti principali che hanno presentato le mozioni non hanno la maggioranza al Consiglio degli Stati, il voto (6 a 7) si è avvicinato inaspettatamente ad una vittoria.
Ma non è la fine della storia. Stando ad alcune fonti, i partiti continueranno ad insistere sulla questione Glass-Steagall per assicurarsi che i cittadini siano informati e pronti a mobilitarsi se sarà necessario. Come ha sottolineato il quotidiano NZZ (anche se con rammarico), “l’ultima parola non è ancora stata pronunciata” sulla questione. source
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