LE BANCHE RIMBORSANO IN ANTICIPO BCE MA CONFINDUSTRIA DA ALLARME CREDITO ALLE IMPRESE

Scritto il alle 16:13 da Agata Marino

Continua la saga delle banche i dei loro prestiti partendo da una notizia ansa, che riporto qui sotto, le banche gioiose e paffute rimborsano in anticipo alla Banca centrale europea 8,123 miliardi di euro la prossima settimana, ricevuti attraverso i due maxi-prestiti ‘Ltro’ fra dicembre 2011 e febbraio 2012.
Lo comunica la Bce. Ad oggi la cifra complessiva rimborsata sul finanziamento del febbraio 2012 sale a quasi 101 miliardi di euro su 529 assegnati.
Sul finanziamento del dicembre 2011, invece, la liquidita’ rientrata anticipatamente raggiunge oltre 194 miliardi sui 489 prestati dalla Bce.

Mentre, come riportato da sempre in questo blog, in credit crunch per i comuni mortali è sempre più serrante. e altra notizia amara è che finalmente anche Squinzi si è reso conto della cosa, mettendo in rilievo quanto sia pericoloso il blocco del credito per le aziende… Le stesse aziende che sono l’unico vero motore della nostra economia e che hanno come primo ricattatore, a parte lo stato che chiede, le BANCHE.

Senza credito niente investimenti, niente investimenti e quindi niente lavoro, niente lavoro e poche tasse caro stato! QUI l’articolo fatto da me ieri su questo argomento

Vi riporto la notizia del sole24 ore riferita a Squinzi

(Il Sole 24 Ore Radiocor)  E’ l’allarme lanciato dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, secondo il quale “e’ di primaria importanza l’immissione di liquidita’ nel sistema”.
Squinzi ricorda che “lo stock dei prestiti erogati alle imprese e’ calato di 50 miliardi negli ultimi 18 mesi. Un taglio senza precedenti nel dopoguerra” per cui “quasi un terzo delle imprese ha liquidita’ insufficiente rispetto alle esigenze operative.

Il presidente di Confindustria, davanti all’assemblea annuale, osserva che “dobbiamo contrastare la terza ondata di credit crunch. Per questo guardiamo con interesse e attese alle misure annunciate dalla Bce per sbloccare il mercato del credito”.

Per Squinzi, “a livello nazionale e’ pero’ necessario potenziare gli strumenti esistenti e lavorare con le banche a un nuovo accordo sul credito per sostenere le imprese in questa delicata fase congiunturale, ponendo le basi per lo sviluppo futuro”. Chi lo sa quando lo stato interverra’ su questo problema? NEL FRATTEMPO ALLARME LAVORO E CONSUMI!

 

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