Banche e stretta del credito: sino ad oggi hanno depositato 84% di quello che è stato dato dalla BCE

Scritto il alle 11:25 da Agata Marino

Sono veramente perplessa, nonostante l’immensa l’immensa liquidità le banche continuano a non erogare soldi alle imprese, il risultato è la contrazione dei consumi e l’economia non parte.

Dato drammatico emerge dal wall street jornal sui risultati dei dati del terzo trimestre, una dozzina tra le più grandi banche europee hanno dichiarato di aver depositato un totale di 1,43 trilioni di dollari di liquidità in diverse banche centrali al 30 settembre.

QUI STIAMO PARLANDO DEL SESTO TREMESTRE CONSECUTIVO IN CUI I LORO DEPOSITI BANCARI, PRESSO LE BANCHE CENTRALI SONO AUMENTATI. accumulando un 84% di quello che è stato erogato.

Strategia fantastica che rende sicuri i loro bilanci, ma tutto ciò significa che non stanno usando fondi per fare prestiti e quindi stimolare l’economia in Europa.

In questo periodo si ha un piccolissimo segnale di stabilizzazione, visto che i depositi  dei dodici istituti di credito presso le banche centrali alla fine del terzo trimestre sono aumentati solo del 3% rispetto al secondo, quando invece erano cresciuti del 6% in paragone al primo.

E per la prima volta dal 2010, quando si è intensificata la crisi finanziaria in Europa, alcune grandi banche hanno in parte ridotto le loro riserve detenute presso le banche centrali, ma la situazione rimane comunque grave.

QUESTO SIGNIFICA CHE: alcune banche stanno trovando una posizione di equilibrio anche se la grande quantità di liquidità che gli istituti di credito continuano ad accumulare nelle banche centrali è un segnale delle sfide che il sistema finanziario europeo continua ad avere di fronte.

Vi faccio degli esempi:

Bnp Paribas, ha sempre aumentato l´ammontare delle riserve depositate presso le banche centrali, almeno da metà 2011. “Abbiamo un approccio prudente e tentiamo di costruire un buffer in vista delle prossime regolamentazioni sulla liquidità, che non sono ancora state completate”, spiega al Wall Street Journal un portavoce di Bnp.

Kinner Lakhani, analista di Citigroup, ha dichiarato che le banche potrebbero mettere fine a questa eccessiva politica di accumulo di scorte di liquidità presso le banche centrali se avessero un segnale chiaro dai regolatori sulle norme in materia, cosa che, secondo l´esperto, potrebbe succedere a inizio 2013.

Le banche londinesi guardano invece nella direzione opposta. Tre dei quattro maggiori creditori nel terzo trimestre hanno ridotto i loro depositi presso le banche centrali, e ciò potrebbe dipendere dal tentativo di alleggerire i vincoli sulla liquidità per persuadere le banche a concedere prestiti più in libertà.

Un analista vicino a Lloyds Banking Group Plc sostiene che le banche dispongano anche di troppa liquidità e, nel terzo trimestre, Barclays ha ridotto i suoi depositi del 19% nel terzo trimestre.

Grande rischio sul mercato immobiliare: La fase travolgente e veloce di cambio di paradigma è oggi in atto.

Dati e statistiche confermano che il settore immobiliare è in forte crisi.

Difatti, i dati esaminati degli ultimi mesi ne mostrano chiaramente gli effetti. La tendenza culturale predominante, che scommetteva sul rilancio infinito del mercato immobiliare, perde oggi vigore abbattuta dalla inarrestabile forza dell’onda ribassista, provocata in parte dalla forte tassazione e dalla stretta creditizia, situazione insostenebile che, visto il governo che abbiamo( tecnici ma purtroppo imparentati con le banche) non vede sbocchi.

Mi auguro che nel 2013 la situazione possa cambiare anche perchè i soldi non ci sono e non entrano( quindi non vengono pagate le tasse che il governo si aspettava) a fronte di prospettive di ripresa economica modeste, lo scenario delineato nei prossimi anni si caratterizza, quindi, per una domanda di credito ancora molto debole e per politiche di offerta particolarmente selettive, orientate al mantenimento della qualità del credito e alla necessità di conseguire il rafforzamento patrimoniale, l’italiano ha dalla sua un grande spirito di sacrificio e chi può tira la cinghia ma chi non può dispera! e lo stato non può essere socio maggioritario quando c’è da prendere le tasse e non aiutare quando c’è bisogno di lui!

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