in caricamento ...
Da ieri sulle ricette rosse del SSN, sarà inserito il principio attivo e non più il nome del farmaco
Ieri 15 agosto è entrata in vigore sulla ricetta rossa del SSN, l’inserimento dell’indicazione del principio attivo, cioe’ il nome della sostanza contenuta nel farmaco, che possiede proprieta’ terapeutiche. Per fare un’ esempio al posto di “Aulin” verrà inserito “nimesulide”. In caso in cui il paziente voglia un prodotto più costoso del generico sia equivalente che di marca, pagherà di tasca propria la differenza di prezzo rispetto al farmaco meno costoso.
Il medico ha però la facoltà di indicare anche la denominazione di uno specifico medicinale a base dello stesso principio attivo, questa indicazione è vincolante per il farmacista ove in essa sia inserita la clausola di “ non sostituibilità” con aggiunta di una motivazione sintetica da parte del medico curante.
Il Ministero della Salute in una nota esplicativa ha sottolineato che queste disposizioni «non riguardano le terapie croniche già in corso» per evitare possibili, seppur rari inconvenienti nel passaggio da un medicinale all’altro, sia pure di uguale composizione. Precisa inoltre, che “in attesa che i sistemi informatici per la compilazione della ricetta on line e per la trasmissione dei relativi dati, vengano adeguati alle nuove norme con l’indicazione del principio attivo, i medici prescrittori dovranno ricorrere a una compilazione parzialmente o totalmente manuale della ricetta, a seconda del software di cui dispongono”. I sistemi informatici saranno adeguati “nel corso dei prossimi due mesi”.
Da “addetto ai lavori” non è così semplice.
La legge è fatta all’italiana (cioè male).
Con la spiegazione data nell’articolo sembra che da oggi in poi tutte le ricette dovranno avere il principio attivo.
Invece è previsto che le prescrizioni in essere (già iniziate, ovvero tutte quelle fino al 14 Agosto) possono continuare a essere prescritte come prima, cioè senza principio attivo.