Banche: l’Italia potrebbe trovarsi nella situazione simile a quella spagnola e dover chiedere un aiuto esterno

Scritto il alle 14:00 da carloscalzotto@finanza

 

Permettetemi innanzitutto di spiegare le dinamiche del valore di una banca ripetendo una delle tesi di investimento più importanti: Per l’acquisto di banche di credito significa essere lunghi e leveraged 10-20 volte. Questo è il motivo per cui è estremamente importante capire in che fase del ciclo del credito siamo, in prima di decidere di acquistare titoli bancari .

Come sono messe le banche italiane?

Guardando le prestazioni del prezzo delle azioni delle maggiori banche italiane negli ultimi cinque anni vediamo che ci sono stati pochi segni di qualità del credito crescente.
grafico 1.

Tutte le banche italiane, ad eccezione Banco Popolare, sono scese del 70 per cento o più rammentandoci che la situazione globale è di estrema difficoltà nel settore.

Valutando saggiamente, il quadro è ancora peggiore. 

Dando uno sguardo alle aspettative per il 2012, il trading banche italiane ad un prezzo medio-to-Book (P/B) di 0,28 aspettando di arrivare al 4 per cento del proprio capitale (ROE), tabella 2, che non è davvero convincente rispetto alla storica medie al di sopra di 1 sul P/B e circa il 15 per cento sul ROE.

Se il capitale doveva essere sollevata ai livelli attuali, le azioni delle banche italiane sarebbero estremamente diluite, in alcuni casi fino al 50 per cento o più.

Questo scenario può velocemente rovinare qualsiasi buon investimento, trasformandolo forse nel peggiore che abbia mai fatto.

 

Ciò che gli investitori devono prestare attenzione è che questo quadro non si prevede un miglioramento nel 2013 e sia i premi di rischio incorporati nella struttura attuale valutazione delle banche italiane indicano un ROE al 13 per cento per ottenere un P/B del 1 che è il valore alla pari con equità.

Quindi più che un aumento del 200 per cento degli utili è necessario in quanto i livelli di capitale fino ad oggi è improbabile che scendano, figura 3.

 

Dannato se lo fanno, dannati se non chiedono per il capitale?

Quindi il rischio di continue perdite pesanti e/o la necessità per il capitale aumenta ulteriormente e diluisce così le partecipazioni esistenti. Per quanto vedo problemi di impianto nelle banche italiane, che potrebbero anche diventare l’opportunità di investimento nel lungo periodo , se la credibilità del settore finanziario è ripristinato in Europa e l’economia italiana torna nella sua crescita.

Ci sono troppi “se” in questa equazione. Io però credo che per questo ci vorrà troppo tempo nel loro recupero, il che significa che un sacco di nuove questioni preoccupanti potrebbero influire negativamente sul destino dei loro azionisti.

Prima della fine del 2012, l’Italia potrebbe trovarsi nella situazione simile a quella spagnola e dover chiedere un aiuto esterno. Mi chiedo se il mercato sarà così clemente poi come lo è stato per la Spagna? source

di Tomas Berggren … Equity Analyst presso Saxo Bank, con focus primario sulle aziende del settore finanziario.

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